Ponte Galati, per gli interventi di messa in sicurezza “si quota” l’ipotesi appalto integrato

Ponte Galati, per gli interventi di messa in sicurezza “si quota” l’ipotesi appalto integrato

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Ponte Galati, per gli interventi di messa in sicurezza “si quota” l’ipotesi appalto integrato

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martedì 06 Marzo 2012 - 15:56

A presentarla durante la seduta della commissione lavori pubblici l’assessore Scoglio: «La mancanza di risorse mette gli uffici nelle condizioni di non poter predisporre internamente il progetto esecutivo». Necessario discutere con il dipartimento mobilità soluzioni viarie alternative

La relazione redatta dal dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università di Messina non lascia spazio a dubbi: il ponte di Galati Marina è a rischio crollo e l’unico modo per non mettere a repentaglio l’incolumità dei pedoni e degli automobilisti e la sua totale chiusura. Lo ha ribadito a chiare lettere nel corso della seduta della VI commissione di questa mattina, l’assessore ai lavori pubblici Gianfranco Scoglio, convocato insieme all’ing. Bartolotta dal presidente Restuccia per discutere di tempi e modalità d’intervento. Perché l’interdizione la traffico della struttura ormai erosa dal tempo e da sottoporre ad un necessario restyling, sta causando più problemi del previsto a causa, soprattutto, dell’assenza di un piano viario alternativo che consenta agli abitanti dei villaggi circostanti di poter comunque agevolmente uscire di casa per raggiungere le mete sperate.

«Se parlate di problemi attinenti la viabilità – ha però affermato Scoglio durante la seduta – non dovete parlare con il sottoscritto ma con il dirigente preposto (l’ing.Manna), a me spetta relazionare su ciò che bisognerà fare per procedere il prima possibile con gli interventi di messa in sicurezza». Su questo fronte il rappresentante di giunta ha spiegato cha la strada meno tortuosa da percorrere, pur con i dovuti tempi “tecnici” da rispettare, è quella dell’appalto integrato: ovvero mettere a gara, mediante procedura negoziata, (poiché l’importo dei lavori è al di sotto del milione di euro, 400 mila euro, somme ricavate da devoluzione di mutui residui) il progetto preliminare e l’impresa che si aggiudicherà l’appalto realizzerà il progetto esecutivo e poi quello definitivo. Un’ipotesi per certi aspetti obbligatoria perché, come spiegato dallo stesso Scoglio, «gli uffici tecnici mi hanno detto che il progetto non può essere redatto internamente per le note mancanze di risorse. L’eventuale scelta dell’appalto integrato piuttosto che la normale di assegnazione esterna, permetterà anche di abbreviare i tempi». Sempre a proposito di tempi, saranno circa 6/7 i mesi che, secondo quanto indicato da Scoglio, serviranno per trasformare in realtà le “carte”, con la collocazione di una struttura in acciaio poggiante su spalle di cemento armato, a campata unica e della lunghezza di circa 21 metri. Messa da parte l’idea di far ricorso ai poteri speciali del sindaco derivanti da OPCM perché sarebbe necessario l’utilizzo di somme che però anche in materia di emergenza traffico scarseggiano.

Tra le varie possibilità, un dato rimane certo: l’attesa, non certo breve, per gli abitanti del villaggio di Galati, i quali, tuttavia, come preannunciato nella scorsa settimana (vedi correlato), giovedì mattina (8 marzo) inizieranno nella piazza di fronte il bar “Suaria” di Galati Marina, la consegna delle schede elettorali da portare al prefetto. Un segno di protesta rispetto alla poca attenzione mostrata negli anni dalle amministrazioni che si sono succedute in merito alle problematiche della zona sud: non solo sul “caso ponte” ma anche per la mancanza di protezione e riqualificazione della litoranea costiera tra S.Margherita-Mili-Tremestieri.(E.DEP.)

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