Caro Putin ti scrivo. Tinaglia reo confesso. Come scoppiò la "paddazza" nel Pd

Caro Putin ti scrivo. Tinaglia reo confesso. Come scoppiò la “paddazza” nel Pd

Caro Putin ti scrivo. Tinaglia reo confesso. Come scoppiò la “paddazza” nel Pd

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giovedì 07 Agosto 2014 - 05:39

CittadinanzAttiva scrive al presidente della Regione Piemonte perchè intervenga per scongiurare la fine dell'ospedale che fu costruito dopo il sisma del 1908 grazie ai soldi dei piemontesi. Tinaglia confessa di aver istigato Messina al suicidio sostenendo l'amministrazione Accorinti. Infine vi raccontiamo come è scoppiata quella che i giornalisti chiamano "bagarre" nel Pd alla conferenza stampa di martedì.

1)CARO PUTIN TI SCRIVO…..

Sulla ventilata chiusura dell’Ospedale Piemonte CittadinanzAttiva ha scritto nientepopodimenoche al presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino. Vi chiederete perché. Ecco la missiva: “affinchè, forte dell’autorità morale che gli deriva dall’essere il diretto erede di quei generosi piemontesi che lo regalarono alla città di Messina, dopo il terremoto del 1908, intervenga sul presidente Crocetta per salvare l’Ospedale “Piemonte”. A questo punto suggeriamo a CittadinanzAttiva di scrivere a Putin, poiché forte dell’autorità morale che gli deriva dall’essere il diretto erede di quei generosi marinai russi che per primi attraccarono con una nave al porto di Messina dopo il terremoto del 1908 intervenga presso il Ministero dei Trasporti e la Regione per risolvere il problema dei tir e dare certezza dei finanziamenti per il porto di Tremestieri e la via Don Blasco.

2)TINAGLIA REO CONFESSO

Ferito al cuore come un innamorato lasciato sull’altare dalla donna della sua vita, Alessandro Tinaglia con cadenza periodica manda comunicati criticando aspramente l’amministrazione che ha sostenuto prima e dopo le elezioni. L’ultimo è una confessione in piena regola. Il comunicato inizia citando addirittura l’art. 580 del Codice penale che prevede nei casi di istigazione al suicidio la reclusione da 5 a 12 anni se il suicidio avviene e da 1 a 5 anni se non avviene. Reset nella nota si autoaccusa per aver istigato al suicidio Messina sostenendo l’amministrazione Accorinti, che si è rivelata autoreferenziale, inadeguata e incompetente. Sostenendo Accorinti quindi Tinaglia avrebbe contribuito al suicidio della città. Ma il reo confesso si rende conto che non tutto è perduto, anche se,aggiunge serve il MIRACOLO. E secondo lui qual è il miracolo? Non ci crederete: l’originalissima e mai sperimentata soluzione della Piattaforma programmatica. Due paroline che ci vengono propinate sin dai tempi di De Gasperi e che secondo Reset avrebbero doti miracolose al punto da resuscitare i morti. Seguendo questa tesi se ci aggiungi anche l’originalissimo tavolo tecnico che non si nega a nessuno Messina sarà come Lazzaro che si alza e cammina…. Prendendo alla lettera questa piena confessione e poiché a noi sembra che Messina abbia sì il colorito smunto ma è ancora viva e lotta insieme a noi, ci pare che si debba applicare al reo confesso quanto lui stesso cita nei casi di istigazione al suicidio non riuscita: la reclusione da 1 a 5 anni. Ma applichiamo la clemenza perché gli vogliamo bene.

3)NOI NON SIAMO CONTRO IL PD, E’ IL PD CHE E’ TROPPO A SINISTRA

La conferenza stampa convocata da renziani-civatiani-cuperliani per chiedere il Congresso straordinario è stata la fotografia della situazione attuale del Pd. A fine conferenza infatti, i genovesiani Paolo David e Giuseppe Santalco, invitati all’incontro, sono “entrati a gamba tesa” sui punti caldi, innescando un meccanismo che ha portato a quel che in gergo giornalistico chiamiamo “bagarre” e che in siciliano si chiama “paddazza”. Conclusione: la conferenza stampa è finita nel caos ed il trio David-Russo-Quero ha continuato a litigare a lungo. Tema del contendere le due visioni totalmente opposte su tutto. Cercando di spiegare il punto di vista dell’area genovesiana sui tir Paolo David ha detto: “Noi non siamo contro l’ordinanza, ma la battaglia ai tir si può fare dopo la realizzazione della via Don Blasco, utilizzando anche le aree che le Ferrovie ci potrebbero dare, o dopo il completamento del porto”, mancava solo che aggiungesse “no ai tir ma dopo il completamento della Salerno-Reggio, dopo la costruzione dell’aeroporto a piazza Cairoli e la messa in sicurezza del viadotto Ritiro”. Stessa frase sull’isola pedonale: “Noi non siamo contrari all’isola pedonale. Abbiamo cancellato quella in via dei Mille per fare un esperimento, vediamo come va”. Infine sulle Unioni civili: “Noi non siamo contrari alle Unioni civili, ma votiamo secondo coscienza”. A questo punto ci si sarebbe aspettati la logica conclusione: “Noi non siamo contro il Pd è il Pd che è troppo di sinistra”.

Ed è finita a bagarre…

Per tentate querele, segnalazioni, rettifiche, lamentele, suppliche, suggerimenti, pacchi bomba, biscotti al cianuro e quant’altro: la redazione di Tempostretto.

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