Al via la campagna "Fai un bimbo, rendi felice un consigliere". Pillole di David-pensiero

Al via la campagna “Fai un bimbo, rendi felice un consigliere”. Pillole di David-pensiero

Al via la campagna “Fai un bimbo, rendi felice un consigliere”. Pillole di David-pensiero

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sabato 07 Marzo 2015 - 06:48

Risolto il giallo della raccolta porta a porta, sappiamo in quale porta si è fermata. Dal Comune per Tempo di chiacchiere vi proponiamo le pillole del David-pensiero e la campagna promozionale per l'incremento delle nascite lanciata dai consiglieri comunali, per raggiungere la soglia dei 250 mila abitanti e tornare al vecchio gettone di presenza raddoppiato

PILLOLE DI DAVID-PENSIERO

Con il passare del tempo il capogruppo del Pd Paolo David ha affinato l’ars oratoria. Esempi illuminanti di questa migliorìa sono stati i suoi recenti interventi in Aula. Citiamo quello in occasione del voto sul Piano di riequilibrio: “Signor sindaco, lei non capisce di amministrazione, ha avuto la fortuna di essere collaborato di gente competente, con rispetto per la persona gestionale”. Ma questa frase è stata solo l’inizio di un crescendo che ha toccato vette di filosofia nello scontro successivo: “Signor sindaco la smetta di parlare del sesso degli angeli” rischiando che Accorinti stroncasse i presenti con una filippica di 27 ore su “elementi di corporalità negli esseri dotati di spiritualità” e sull’elenco in ordine alfabetico di tutti gli angeli di entrambi i sessi con i quali ha fatto amicizia in 40 anni di battaglie. Ma dove David ha superato se stesso è stato nell’entusiastica adesione alla proposta di cittadinanza onoraria per il Pm antimafia Nino Di Matteo: “Colleghi sono onorato di condividere questa delibera per dare la cittadinanza ad un giudice come…” e rivolgendosi al collega vicino “come si chiama?”, e dopo il suggerimento “ah, si, Di Matteo”.

FAI UN BIMBO, RENDI FELICE UN CONSIGLIERE

I consiglieri comunali, vedendosi abbassare i gettoni di presenza in seguito alle cifre emerse dal censimento che indicano una popolazione al di sotto dei 250 mila abitanti, hanno trovato il modo per garantirsi comunque l’entrata sicura: hanno raddoppiato le sedute di commissione. Lo schema è semplice: a gettoni dimezzati basta rispondere con sedute raddoppiate e il risultato non cambia. Ma adesso, stanchi del troppo lavoro stanno pensando ad una diabolica soluzione: in cantiere c’è una campagna promozionale per l’incremento delle nascite. In uscita lo spot: obiettivo 250 mila. Lo slogan sarà “fai un bimbo e farai sorridere un consigliere”. Molti di loro sono pronti a “sacrificarsi” pur di dare l’esempio. Una volta raggiunta la soglia dei 250 mila messinesi il gettone di presenza raddoppierà e non saranno più costretti a “faticare” inventandosi sedute a raffica sul nulla e della durata massima di tre minuti e mezzo.

SVELATO IL GIALLO: DI PORTA IN PORTA LA RACCOLTA E’ A TORTORICI

Alle prese con le polemiche sui rimborsi per Ciacci e company nonché per la vicenda della consulenza alla società del già consulente Rossi, l’assessore all’ambiente Ialacqua, dopo il solito ritornello contro quellicheceranoprima ha detto trionfante: “sono soddisfatto del lavoro di Ciacci, grazie a lui i messinesi portano la differenziata alle isole ecologiche”. Quindi secondo Ialacqua il fatto che i messinesi rispettino le regole è grazie al fatto che oltre 140 mila euro in otto mesi sono andati all’equipe dei superesperti…… Impossibile per l’assessore pensare che anche i messinesi siano come gli altri e facciano la differenziata, anche in virtù di una Tari alla tariffa massima che prevede SCONTI per chi si reca alle isole ecologiche. Più che la superbravura dei consulenti sono state convincenti le superbollette. Peccato che nonostante i superesperti la raccolta porta a porta, annunciata sin da settembre 2013 non sia ancora decollata. Il mistero è stato comunque svelato, dovendo procedere di porta in porta, la raccolta al momento si è fermata alla prima porta di Santo Stefano di Camastra e dobbiamo aspettare 349 mila porte prima che arrivi all’Annunziata. Frattanto, da Rometta a Villafranca più che chiacchiere si fanno i fatti. E persino senza esperti.

PALAZZO ZANCA 2.0

Palazzo Zanca si modernizza e la giunta annuncia il piano dell’innovazione e dell’informatizzazione che in 3 anni trasformerà gli impiegati del Comune in figli modello di Bill Gates. Previsti corsi per aggiornare i dipendenti comunali all’uso del computer. Il segretario generale Le Donne ha annunciato con giubilo che tra non molto saranno in grado di utilizzare con destrezza persino le mail… Attendiamo trepidanti quando apprenderanno come usare whatsapp e riuscire a fare il solitario nel pc in meno di 5 minuti.

QUANDO LA PENNA E’ PIU’ PERICOLOSA DELLA PINNA…

In occasione di una conferenza stampa il consigliere comunale Carlo Abate scopre che a seguirla non ci sono Danila La Torre, Francesca Stornante o Rosaria Brancato che abitualmente si occupano delle vicende del Comune e tira un sospiro di sollievo. Incontrandole poi nell’atrio ammette: “Non vedendovi in conferenza stampa mi sono sentito meglio, voi non siete donne… siete squali… vi manca solo la pinna”. A volte però è più pericolosa la penna della pinna….

PARI OPPORTUNITA’ INTEGRATE DELLO STRETTO

Dopo la sconvolgente notizia che ha gettato nello sconforto Accorinti e i suoi, e cioè che su 250 mila messinesi non c’era una donna con le competenze necessarie per prendere il posto dell’assessore Filippo Cucinotta, poi sostituito con Sebastiano Pino, gli esponenti di Cambiamo Messina dal basso hanno deciso di correre ai ripari. Sin da quel giorno hanno iniziato a diffondere un modulo da compilare destinato a tutte le donne che vogliano mettere a disposizione la loro competenza, settore per settore. In questi giorni è stato rispolverato in vista dell’8 marzo. La domanda è, se dovessero arrivare sul suo tavolo decine di curricula cosa farà Accorinti dopo che ha liquidato con un lapidario “la richiesta della Panarello di rispettare le quote rose era un atto dovuto…”? Cestinerà anche questo considerandolo come un volantino pubblicitario? Sarà uno choc per lui sapere che anche a Messina ci sono donne che fanno politica e che possono occuparsi di Patrimonio, risorse del mare, bilancio, turismo, esattamente come gli uomini? Al limite può guardare anche a Reggio e lanciare le “pari opportunità integrate dello Stretto”.

Per tentate querele, segnalazioni, rettifiche, lamentele, suppliche, suggerimenti, pacchi bomba, biscotti al cianuro e quant’altro: la redazione di Tempostretto

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