Stadi e Polisportiva: i piani futuri dei Lo Monaco

Stadi e Polisportiva: i piani futuri dei Lo Monaco

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martedì 07 Maggio 2013 - 08:42

San Filippo, quanti nodi da sciogliere. Servirà un'interlocuzione con la nuova Amministrazione. Celeste: ipotesi doppio utilizzo con il CdM. E negli altri sport...

Praticamente chiusa la prima stagione al timone del Messina con il ritorno tra i professionisti, la famiglia Lo Monaco getta l’occhio al futuro per costruire qualcosa di importante in riva allo Stretto. Il disegno non può che partire dalla gestione degli stadi cittadini. Per vagliare seriamente come muoversi sarà necessario attendere il prossimo giugno, quando la città tornerà ad avere un sindaco eletto e la proprietà potrà sedersi a tavolino a discutere con l’amministrazione comunale.

Lo confermano le parole pronunciate domenica dal patron, Pietro Lo Monaco: «La cornice di pubblico delle ultime partite è stata meravigliosa. Confermarla il prossimo anno? Magari migliorarla, con curva sud e tribuna sempre piene. E’ impensabile però che il San Filippo, uno stadio da serie A, possa essere gestito da una società di Lega Pro. Dovremo parlare con un interlocutore certo e capire cosa è possibile fare». L’idea è quella di avere in gestione lo stadio, sicuramente non per una sola stagione, senza escludere le aree limitrofe e magari il vicino palazzetto.

Approfondisce il tema il figlio Vincenzo, direttore generale del club: «Tra poco scadrà la concessione e dovremo valutare i termini del rinnovo. Ci sono realtà, come Cesena ed Udine, nelle quali i club hanno avuto in gestione l’impianto per una durata pluriennale, addirittura 99 anni. E parliamo di comuni che avrebbero anche risorse da investire per la manutenzione. Il Comune dovrà fare una scelta. Noi diamo la disponibilità a parlare e a portare avanti un progetto». Tra i punti sui quali discutere la viabilità, la copertura dello stadio, la riduzione della capienza, la manutenzione ordinaria e straordinaria, la possibilità di organizzare eventi collaterali.

Il giovane dirigente torna anche sul discorso “Celeste”: «Azzeriamo ogni sorta di “terrorismo” nei confronti del Città di Messina, non possiamo litigare tra noi messinesi né dare per scontato nulla o far finta che non esista un’altra realtà. Dovremo affrontare un colloquio con loro e lo faremo, anche se è consuetudine dare priorità alle squadre che militano in categorie superiori. Abbiamo vagliato l’ipotesi di allenarci nell’impianto di via Oreto, potrebbe essere una cosa che va bene anche al Città di Messina, considerando che con il doppio utilizzo si dimezzerebbero anche le spese». Si parla anche del settore giovanile: «I campi sono pochi e quest’anno abbiamo trovato parecchi problemi, specie con qualcuno che purtroppo ha impuntato i piedi. E’ giusto che si trovi spazio per tutti, la nostra volontà è di fare giocare anche i ragazzi in città senza essere costretti ad andare fuori in provincia».

Non solo stadi, ma è l’intera area sportiva di San Filippo che potrebbe interessare ai Lo Monaco. Magari per creare una cittadella in quella zona, unendo anche il palazzetto. L’idea, già smascherata parecchi mesi addietro, è quella di creare, in un futuro nemmeno troppo lontano, una Polisportiva che riunisca le principali realtà sportive del territorio. In primis basket e pallavolo. Una realtà sul modello spagnolo che il patron peloritano potrebbe importare ed affiancare al calcio.

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