Teppisti baresi in "guerra" a Messina. 5 arresti. VIDEO

Teppisti baresi in “guerra” a Messina. 5 arresti. VIDEO

Teppisti baresi in “guerra” a Messina. 5 arresti. VIDEO

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mercoledì 23 Gennaio 2019 - 10:52
MESSINA – Bombe carta, armi, fumogeni. Una "guerra" scatenata in città, alla rada San Francesco, in due occasioni, gli scorsi 21 ottobre e 4 novembre. Erano già stati emessi 18 daspo, di cui 15 a tifosi del Bari e 3 a tifosi del Messina. Ora, nei confronti di cinque tifosi baresi, le misure sono state inasprite: quattro di loro vanno ai domiciliari, uno in carcere.
Il 21 ottobre un piccolo gruppo di tifosi del Messina, appena sbarcato dopo la trasferta di Torre del Greco, veniva aggredito da un più cospicuo gruppo di tifosi baresi, provenienti dalla trasferta di Marsala. Reciproci lanci di fumogeni e bombe carta, fin quando i poliziotti intervenivano facendo risalire i baresi sul pullman e allontanando i messinesi. Danneggiati anche i tornelli per l'accesso agli imbarchi.
Ma è il 4 novembre che si scatena una vera e propria guerriglia urbana. Stavolta i baresi venivano da Acireale e, non avendo trovato ultras del Messina né di nessun'altra squadra, si avvicinavano minacciosamente a normali cittadini incolonnati in auto in attesa dell'imbarco. Anche in questo caso, pronto intervento dei poliziotti ma i baresi reagivano lanciando oggetti, fumogeni e bombe carta, che causavano lesioni lievi a tre agenti, fin quando venivano fatti risalire sul pullman.
Dopo le indagini della Digos di Messina, col supporto delle Digos di Bari e Ancona, e a seguito dell'ordinanza del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Messina, su richiesta della Procura, quattro baresi sono stati posti ai domiciliari:
1) Robero Conese, 33 anni, per interruzione di servizio di pubblica utilità, rissa e danneggiamento aggravato;
2) Cristiano Ladisi, 36 anni, raggiunto ad Ancona sul posto di lavoro, per concorso in reato, interruzione di servizio di pubblica utilità, rissa, danneggiamento aggravato, lancio di materiale pericoloso;
3) Nicola Sibillani, 25 anni, per concorso in reato e lancio di materiale pericoloso;
4) Vitangelo Spizzico, 35 anni, per concorso formale, aggravanti, resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di servizio di pubblica utilità, lesioni personali, danneggiamento aggravato e per non aver ottemperato al Daspo.
Una quinta persona, Marco Atzori, 26 anni, ha ricevuto i domiciliari per concorso formale, interruzione di servizio di pubblica utilità, rissa, danneggiamento aggravato, lancio di materiale pericoloso e per non aver ottemperato al Daspo, ma è stato portato in carcere perché, dopo la perquisizione domiciliare, la Digos ha trovato un chilo di hashish, un bilancino di precisione, una pistola giocattolo, tre proiettili di cui due del tipo munizionamento da guerra ed un tubo telescopico usato come arma in occasione degli scontri.
(Marco Ipsale)

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