"Piano spiagge", Letojanni da primato. L'Amministrazione comunale ha già inviato il proprio documento

“Piano spiagge”, Letojanni da primato. L’Amministrazione comunale ha già inviato il proprio documento

Enrico Scandurra

“Piano spiagge”, Letojanni da primato. L’Amministrazione comunale ha già inviato il proprio documento

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mercoledì 09 Marzo 2016 - 13:18

Il Comune jonico è stato tra i primi in Sicilia a redigere e presentare il proprio Pudm agli uffici dell'Assessorato regionale al Territorio e all'Ambiente di Palermo. Secondo la nuova legge, approvata nell'ultima finanziaria, gli enti locali potranno gestire "in house" l'arenile di competenza.

La riforma è arrivata come “manna dal cielo”. Come una necessità impellente che alla fine ha portato all’approvazione di una legge regionale grazie alla firma dell’assessore al Territorio e all’Ambiente, Maurizio Croce, che, dopo mesi e mesi trascorsi nei labirinti della Regione siciliana, ha dato ufficialmente il “via libera” al nuovo “Piano spiagge”. Un provvedimento, quello di Croce, che ha finalmente fatto felici i Comuni siciliani che d’ora in poi potranno gestire “in house” il demanio marittimo, concedendo ai proprietari degli stabilimenti balneari i tratti di arenile, prima sotto la giurisdizione di Palermo. Ma, prima che le spiagge passino del tutto sotto il controllo degli enti locali, questi ultimi dovranno redigere e presentare entro i prossimi novanta giorni il proprio Pudm (Piano di utilizzo del demanio marittimo). Un testo che il Comune di Letojanni ha già redatto e inviato all’Assessorato regionale che a breve dovrebbe vararlo.

Il provvedimento contiene al suo interno disposizioni per trattenere il 25 % degli introiti dei concessionari e porterà il sindaco Alessandro Costa e tutta la sua Giunta ad ottenere benefici per la gestione “in loco” di tutto il litorale. La Regione, che manterrà la titolarità delle concessioni, potrà estendere il periodo autorizzato alla gestione dei privati fino a 50 anni e potrà anche concordare forme di sgravi sul canone, quando gli stessi imprenditori saranno chiamati a fare investimenti per curare gli spazi concessi. “La riforma tenderà a responsabilizzare i Comuni, chiamati a compartecipare ai canoni – ha dichiarato nelle scorse ore Costa -. In questo modo noi amministratori potremo coordinare meglio interventi necessari per garantire ordine e sicurezza lungo tutto il litorale di competenza. Una prerogativa che prima era nelle mani della Regione e che adesso, per fortuna, ci è stata trasferita”.

Enrico Scandurra

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