Cavalcavia interdetto dal 20 luglio. Lo scetticismo del Comitato “La Nostra Città”

Cavalcavia interdetto dal 20 luglio. Lo scetticismo del Comitato “La Nostra Città”

Cavalcavia interdetto dal 20 luglio. Lo scetticismo del Comitato “La Nostra Città”

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lunedì 23 Giugno 2014 - 07:46

Il presidente del comitato, Saro Visicaro, nutre perplessità in merito all’annuncio da parte del sindaco Renato Accorinti. L’ordinanza anti tir – secondo Visicaro – non avrebbe prodotto gli effetti sperati

“Otto mesi fa si disse che, con l'ordinanza ‘Tolleranza zero’, i tir sarebbero scomparsi e che i lavori del porto di Tremestieri erano quasi ultimati. Oggi i vigili urbani ci informano che le deroghe concesse in questi mesi dai privati nel terminal di Tremestieri si sono moltiplicate vertiginosamente. Degli incassi dell'Ecopass si continua a non capire nulla mentre l'approdo di Tremestieri è sostanzialmente abbandonato al proprio destino. I rilevamenti dell'inquinamento dell'aria non esistono di fatto, i tir posso entrare e uscire da tutti gli svincoli della tangenziale senza limitazione alcuna (basta dare un'occhiata ai cartelli esistenti); il centro e la zona Sud sono letteralmente assediati notte e giorno dai tir, l'appalto della via Don Blasco è impantanato; la Rada San Francesco rimane il vero e unico approdo funzionante notte e giorno”.

E’ il quadro confezionato dal Comitato “La Nostra Città”, che adesso nutre perplessità anche sull’annunciata interdizione del cavalcavia ai mezzi pesanti a partire dal prossimo 20 luglio. “Potrebbe rappresentare una svolta – afferma il presidente del comitato, Saro Visicaro – ma ragioniamo sui fatti. Tempo fa il cavalcavia era già stato dichiarato pericoloso e inadeguato a sopportare il transito contemporaneo di centinaia di tir. Quando nei giorni scorsi l'assessore alla mobilità, ing. Cacciola, non escludeva la possibilità che i tir potessero transitare nelle ore di punta in mezzo alla città e proponeva una mitigazione e regolamentazione dei passaggi, delegando per l'ennesima volta quest'operazione alla Cartour, abbiamo ribadito per l'ennesima volta la necessità di un'area di stoccaggio che servisse a regolamentasse i flussi di arrivi e partenze. Ancora una volta, su questi argomenti, ci preoccupa il silenzio del Consiglio Comunale, delle Circoscrizioni, dei partiti e delle varie associazioni più o meno ambientaliste”.

Adesso, il timore che l’annunciata chiusura del cavalcavia si riveli un flop. “La tutela della vita e la sostenibilità – conclude Visicaro – non possono rimanere solo parole. Aspettiamo un atto concreto: il testo scritto della nuova ordinanza potrebbe chiarire già molte cose”.

4 commenti

  1. Occhio che per ritorsione la città non avrà approvigionamenti di tutti i beni(/generi di consumo trasportati dai tir, i commercianti saranno costretti ad andare a prendere tutto a Catania e quindi i prezzi…………………….!!

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  2. Occhio che per ritorsione la città non avrà approvigionamenti di tutti i beni(/generi di consumo trasportati dai tir, i commercianti saranno costretti ad andare a prendere tutto a Catania e quindi i prezzi…………………….!!

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  3. buddaci,andate nel tibet

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  4. buddaci,andate nel tibet

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