Presentata una interrogazione al sindaco dal consigliere Gioveni: "Parliamo di un percorso sociale che permette a dei giovani di usufruire per 10 mesi di un reddito di 600 euro mensili"
MESSINA – “Quando inizieranno la loro attività i 179 ragazzi inseriti nella graduatoria per i tirocini d’inclusione?”. L’interrogativo è stato posto al sindaco di Messina Cateno De luca, alla vice Carlotta previti e all’assessore alle Politiche sociali Alessandra Calafiore, dal consigliere comunale Libero Gioveni (FdI).
In una interrogazione il consigliere esprime “personale compiacimento per l’ormai imminente ripresa dei cantieri di servizio per i quali nei mesi scorsi avevo chiesto lumi e che daranno una nuova boccata d’ossigeno a tantissimi cittadini messinesi disoccupati. Di contro, tuttavia – prosegue Gioveni – mi preme ricordare e sollecitare la definizione di un’altra importante iniziativa sociale ed occupazionale portata avanti dall’ Amministrazione ma che sembra essersi arenata per 179 cittadini che nel giugno 2019 avevano presentato istanza di partecipazione al bando relativo ai tirocini di inclusione sociale finanziato con 1 milione e 79 mila euro dei fondi Pon Inclusione. Si tratta – prosegue il consigliere – di dare la possibilità di inserimento a questi ragazzi in un percorso sociale che avrebbe permesso loro di usufruire per 10 mesi, percependo un reddito di 600 euro mensili per 20 ore settimanali, di un tirocinio formativo in aziende pubbliche, private o del terzo settore (raggruppate in una long list), alla fine del quale le stesse aziende avrebbero anche potuto valutare di stabilizzarli.
La relativa graduatoria – ricorda il consigliere – era stata pubblicata lo scorso mese di febbraio, con l’obiettivo di avviare, al massimo entro il mese di maggio, i tirocini per questi ragazzi che avevano già firmato il cd “patto di servizio”, fatto questo non avvenuto evidentemente per l’avvento del lockdown e delle restrizioni Covid. Tuttavia, visto che le attività, seppur con delle ovvie limitazioni, hanno avuto una graduale ripresa proprio dal mese di maggio (quindi già 5 mesi), sarebbe più che importante a questo punto concretizzare il lungo lavoro svolto per questo interessante progetto di inclusione sociale”.
Gioveni chiede di conoscere “i motivi che ancora ostano all’avvio dei 179 tirocini di inclusione. E quanto tempo ancora occorrerà per dare seguito all’importante percorso formativo rivolto a questi ragazzi grazie al quale potrebbero avere in futuro degli interessanti sbocchi occupazionali”.
