Allarme ponti in Provincia di Messina: pericolo Agrò e Nisi

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giovedì 31 Maggio 2012 - 12:28

Da cinque anni sono stati dichiarati pericolanti, interventi: zero. Francilia a Ricevuto: “Solleciti l’Anas. Occorre accelerare i tempi per la messa in sicurezza”

Stamane il consigliere provinciale dell’Udc Matteo Francilia ha inviato una nota al presidente della Provincia, Nanni Ricevuto affinché solleciti l’Anas per la realizzazione degli interventi di messa in sicurezza dei due ponti sulla statale 114 che ricadono tra i comuni di Sant’Alessio e Santa Teresa (Agrò) e Nizza e Alì Terme (Nisi), i quali sono stati dichiarati pericolanti già cinque anni fa. Nella nota presentata da Francilia viene messa in evidenza la richiesta esplicita di intervenire presso il direttore regionale dell’Anas della Sicilia, Ugo Di Bernardo, e dell’Ingegnere capo del Genio Civile Gaetano Sciacca, cui tocca il compito di autorizzare di lavori di realizzazione delle due bretelle provvisorie nell’alveo dei rispettivi torrenti, le quali premetterebbero l’esecuzione dei lavori di ricostruzione dei ponti in totale sicurezza: il modello al quale si fa riferimento per l’intervento è quello messo in campo per il torrente Pagliara tra Furci Siculo e Roccalumera.

“Nonostante i due vecchi viadotti sull’Agrò e sul Nisi siano stati dichiarati dall’Anas pericolanti ben cinque anni fa – dichiara il consigliere provinciale Matteo Francilia – e nonostante sia stato disposto il restringimento della carreggiata e il divieto di transito per i mezzi pesanti, si continua tranquillamente a far transitare i mezzi senza alcuna misura di sicurezza. Nello stesso tempo non si può pensare minimamente a bloccare il transito sui ponti poiché questo causerebbe la morte dell’economia del comprensorio jonico. È vergognoso che in cinque anni non sia cambiato nulla nonostante le ripetute sollecitazioni portate in aula già due anni fa dal Consigliere Muscarello e, recentemente, dal nostro gruppo consiliare. Né l’Anas né il Genio Civile – incalza Francilia – hanno provveduto a fare quanto dovuto per evitare che si possano verificare disastri dovuti a fenomeni sismici, i quali si troverebbero ad impattare su opere non messe in sicurezza come previsto dalla normativa di settore”.

“Ecco perché – continua Francilia – chiedo al Presidente Ricevuto di farsi carico della questione intervenendo presso l’Anas, sollecitando gli interventi necessari alla messa in sicurezza dei viadotti o alla loro demolizione e ricostruzione e nei confronti del Genio Civile affinché vengano realizzate le bretelle di collegamento tra i comuni interessati. A tal proposito – conclude Francilia – sarebbe opportuno convocare i sindaci dei comuni interessati in modo tale da verificare la possibilità di costruire non delle opere precarie, ma dei veri e propri ponti che realizzino di fatto un unico lungomare per tutta la Riviera Jonica, contribuendo al rilancio del settore turistico”.

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