Bronzi di Riace "in prestito" a Messina, parte la raccolta firme

Bronzi di Riace “in prestito” a Messina, parte la raccolta firme

Francesca Stornante

Bronzi di Riace “in prestito” a Messina, parte la raccolta firme

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sabato 13 Luglio 2013 - 15:11

L'iniziativa è di tre consiglieri di quartiere e dell'associazione EcoDem che oggi ha spiegato com'è nata l'idea. Pronta a partire la petizione popolare.

Una petizione popolare per chiedere il trasferimento temporaneo a Messina dei Bronzi di Riace. L’idea è dei consiglieri di Circoscrizione Paolo Barbera, Alessio Mancuso e Andrea Aliotta, rispettivamente della V, IV, III, insieme all'associazione ambientalista e culturale "EcoDem". Una proposta che nasce sulla scia delle recenti vicende che hanno riguardato le due storiche sculture. I giovani consiglieri e rappresentanti dell’associazione oggi hanno dato il via all’iniziativa con una conferenza stampa di presentazione a Palazzo Zanca. Hanno spiegato come e perché è nata questa idea e soprattutto quanti riscontri positivi potrebbe avere. Intanto partono da un dato inconfutabile. I due Bronzi al momento, dopo una breve parentesi fiorentina, sono ospitati presso il Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale della Calabria. Un luogo non esattamente idoneo a due patrimoni come questi, una soluzione tampone in attesa che venga completato il Museo della Magna Grecia. Quella sarà la casa dei Bronzi di Riace, doveva però essere ultimata nel 2011. Nel tempo varie perdite di tempo e soldi hanno fatto perdere tempo e soldi, ecco dunque che un gruppo di giovani messinesi prova a dire la sua. “Seguendo la vicenda sulle pagine dei giornali anche nazionali abbiamo sentito l’esigenza di fare qualcosa per creare una potenziale opportunità di incremento turistico per la città” ha spiegato Paolo Barbera. Saranno allestiti banchetti per raccogliere le firme che poi saranno sottoposte a tutte le Istituzioni, nella convinzione che tutti possono contribuire a centrare questo importante risultato. “Le due opere potrebbero trovare accoglienza temporanea al Museo Regionale, al Palacultura e in tanti altri posti che abbiamo” ha spiegato Barbera. Attraverso questa operazione crescerebbe l’offerta turistica che la città può proporre ai turisti, ancor di più Messina sarebbe calamita per i visitatori, ricordando che sono circa 500mila i croceristi che sbarcano a Messina durante un anno. Sarebbe dunque un prestito, una volta completato il Museo i Bronzi tornerebbero nella loro terra. Nel frattempo però a Messina troverebbero una sistemazione più degna di quella che attualmente hanno. E si realizzerebbe, anche in modo virtuale, quell’area integrata dello Stretto che per natura dovrebbe puntare allo scambio continuo e reciproco tra le due sponde dello Stretto.

11 commenti

  1. bene datevi da fare per tirare fuori dalle secche il nostro MUSEO e tutte le opere nascoste negli scantinati…. magari un pò potrebbero andare anche in strada a completare piazze e vie !! SVEGLIA

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  2. Mi piace moltissimo questa idea dei ragazzi consiglieri di Circoscrizioni e firmerò la petizione subito! Ma chiedo: abbiamo adeguate strutture per ospitare i Bronzi? Mi ricordo che erano sistemati in una sala climatizzata e adeguatamente protetta. Noi abbiamo tutti i requisiti necessari? Se così fosse, sarebbe bellissimo: la cultura che unisce le due sponde dello Stretto!

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  3. strano, la città degli anfiteatri, di shakespeare messinese doc e della ritrovata tomba di antonello, che ha bisognoo di importare beni altrui. Ma voi che criticate tanto gli altri, ci dite quale sarebbe a Messina il luogo idoneo per i bronzi ??Forse quella specie di ex filanda-museo decrepito, con la parte–nuova-chiusa da 30 anni?O quale altro edificio molto adeguato??
    E poi quanto costa un’operazione del genere e quali sono i benefici??
    Barzellette messinesi.Messina non è Firenze, svegliatevi.

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  4. Caro gg61 la tua perspicace proposta fa il palio con la mia, quella di ricostruire a piazza Cairoli una delle porte della Real Cittadella, PORTA GRAZIA, oggi nel sito di Piazza Casa Pia, lontanissimo dal flusso dei nostri visitatori e della stragrande maggioranza dei messinesi, raggiungeremmo tre obiettivi, un itinerario alternativo al Duomo per i crocieristi e quotidiani visitatori, diretto nel cuore commerciale di Messina, la conoscenza dell’esaltante Storia della Urbs Messana, una prestigiosa piazza Cairoli, imbruttita da quel ferro sulle nostre teste. Sono proposte a costo ZERO, facciamole pervenire a R E N A T O sindaco.

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  5. […] “Nel tempo varie perdite di tempo e soldi hanno fatto perdere tempo e soldi”[….] “nella convinzione che tutti possono contribuire”[….]”Attraverso questa operazione crescerebbe l’offerta turistica che la città può proporre ai turisti”[…] “ricordando che sono circa 500mila i croceristi che sbarcano a Messina durante un anno”[….] “hanno. E si realizzerebbe”.

    Io non sono un professore di Italiano, non sono un “grammatico” e nemmeno esperto di linguistica ma mi chiedo quale mente malsana abbia partorito questo articolo. Se questo è il modo di costruire un discorso allora i robottini che leggono le notizie ai tg, non solo nazionali, non hanno colpe del loro “afonare dissociato”: Pensierini dei bambini sui Bronzi di Riace.
    Ma stiamo giocando a ‘Scopri gli orrori’?
    Chi non padroneggia un linguaggio condiviso eviterà di utilizzarlo per comunicare qualcosa. Una cosa è uno stile creativo un’altra sono l’ignoranza l’incompetenza e l’ approssimazione.

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  6. si costo zero ahahah

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  7. Bella iniziativa

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  8. Ancora non hanno capito che, grazie alla speculazione edilizia, quel poco di Messina che imitava una coerenza stilistica è scomparso e bisognerà aspettare il prossimo terremoto.
    I messinesi non sono coerenti, non sono per il sistema dei trasporti integrato, non sono per la bellezza del gesto, la pulizia della forma.
    Il Messinese è “saltafossi” per definizione. Messina è una città “JAZZ” se si vuole essere “positivi”, una città da improvvisazione: Sale il Messina in serie B.. si inizia a pensare ad uno stadio nuovo senza curarsi troppo dei dettagli, senza minimamente pensare che la cosa possa durare. Ed ecco il FLASH stadio S.Filippo che, ancora il Messina non era retrocesso ma già crollava a pezzi.
    Lo svincolo di Ritiro idem, un FLASH svincolo che è già una leggenda tra le flashate messinesi.
    E cosa dire del FLASH SINDACO? Si elegge un sindaco e poi subito dopo il ricorso. E’ una tradizione ormai.
    E delle FLASH mobilitazioni mediastiche? Degli articoli costruiti per indurre nel messinese un flash brivido di sdegno?
    Adesso avremmo anche i flash bronzi di Riace?
    A parte che le proposte non fanno il “Palio” con altre proposte, bisognerebbe “svuotare” piazza casa Pia per dare un senso a Piazza Cairoli?. E questa sarebbe una proposta a “costo zero”?
    Se porta Grazia attualmente è lontana dal flusso dei “visitatori” non lo si deve ai visitatori che invece li vedo arrancanti spostarsi a Messina alla ricerca di qualche coerenza toponomastica, quelli interessati si intende.
    Sul pulsante “cuore commerciale” di questa città ci sarebbe molto da dire e in realtà quasi nulla.
    Ma se si vuole potremmo spostare a Piazza Caitoli anche la chiesa dei Catalani, il museo, lo stadio e persino il porto di tremestieri che, peccato i croceristi non possano vederlo.
    Intanto Mariedit si armi di flex e di saldatrice per spostare a costo zero quella “orrenda struttura in ferro”… poi casomai se ne riparlerà.

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  9. Se tutti i “500000” crocieristi donassero 1 euro ciascuno alla città di Messina, potremmo placcare in ORO tutto il municipio. E se glielo chiedessimo, sarebbero felici di pagarne 2 di euro pur di trovare una città normale e non un paese in affanno per sembrare la città che non è. Altro che bronzi di Riace….

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  10. SG giacomoprimo, io sto più attenta ai concetti espressi che a qualche… disattenzione.. A Lei non mai capitato? Mi permetta un consiglio: Se per Lei la forma è più importante e questa idea non trova la Sua approvazione, cambi abitudini e legga altro! Grazie!
    PS. Vorrà dire che faremo a meno della Sua pregiata firma per sottoscrivere questa petizione. Tranquillo, ce ne faremo una ragione! Voltaire docet!

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  11. Vedo che Lei è più disattenta delle disattenzioni. Io non parlo delle “sviste” che possono capitare a tutti se la tastiera si inceppa e non ne vuol sapere. Per quelli ci sono ormai i correttori ortografici automatici che ti segnalano l’errore già in fase di inserimento.
    Parlo degli orrori semantici generati dalla incapacità a tradurre un discorso più o meno logico che sia in un linguaggio condiviso che segue regole condivise.
    Provi a cercare di regolare il traffico con un sistema semaforico in cui ogni semaforo ha il suo codice personale di colori (e non dico neanche colori differenti).
    Quindi non solo non le permetto il “consiglio”, sono stufo di questi consigli da trasandati.
    Quello che per Lei è solo forma per me è regola per comunicare. E non mi citi nemmeno Voltaire perché tra Voltaire e Vasco Rossi passa una differenza abissale. E non mi risponda che lei non ha parlato di Vasco Rossi perché lo so, ma in fondo pensava a Vasco Rossi quando citava Voltaire.
    Se io trovo la “sua” petizione stupida che ci possiamo fare? Anche io sono un cittadino messinese,.. se ne faccia una ragione, pago l’IMU, la Tarsu e le altre tasse e non vorrei ritrovarmi anche quella per una idea balzana “a costo zero” […].
    Però sono buono, il flex e la saldatrice per smontare realmente “a costo zero” qualche bruttura glielo posso prestare io.., nel caso volesse emulare Mariaedit

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