Costi e appalti dal 2009 a oggi, la Fp Cgil presenta un dossier e chiede chiarimenti

Costi e appalti dal 2009 a oggi, la Fp Cgil presenta un dossier e chiede chiarimenti

Costi e appalti dal 2009 a oggi, la Fp Cgil presenta un dossier e chiede chiarimenti

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giovedì 20 Marzo 2014 - 01:56

La segretaria Clara Crocè contesta l'atteggiamento di Palazzo deo Leoni. "La Provincia regionale non conosce le mezze misure. Da appalti piuttosto onerosis- spiega il sindacato- si è passati ad appalti che non garantiscono né i livelli occupazionali né la qualità del servizio”

Sindacati di nuovo sul piede di guerra sul servizio di trasporto e assistenza degli studenti disabili di Messina e provincia. Nell’ultimo anno scolastico, a causa della soppressione delle Province da parte del presidente della Regione Crocetta, sono state innumerevoli le difficoltà per garantire un servizio fondamentale. Adesso si è giunti all’ultima gara d’appalto che dovrà assicurare il servizio fino a fine anno, ma i dubbi e le lamentele continuano. Per questo i riflettori della Fp Cgil si sono accesi proprio sugli appalti per dimostrare che “la Provincia regionale non conosce le mezze misure. Da appalti piuttosto onerosis- spiega il sindacato- si è passati ad appalti che non garantiscono né i livelli occupazionali né la qualità del servizio”

La segretaria Clara Crocè ha presentato un dossier che esamina come sono cambiate le gare dall’anno scolastico 2009/2010 ad oggi affinché si possa verificare la congruità degli appalti, alla luce anche delle dichiarazioni dei responsabili della Provincia che hanno più volte puntualizzato di aver risparmiato quasi un milione di euro.

La Fp Cgil ha esaminato nel dettaglio gli effetti prodotti dai tagli lineari effettuati dalla provincia.

“Abbiamo preso come riferimento il penultimo bando emanato dalla provincia regionale che si riferisce a anno scolastico 2012/2013. Un bando da 3.166.043,32 per 216 giorni, 148 utenti e 144 lavoratori impiegati nel servizio da capitolato. A causa della soppressione delle province e della carenza di fondi la provincia Regionale ha provveduto ad una proroga dell’appalto e successivamente ha emanato due bandi di gara. Per l’anno scolastico 2013/2014 costo pari a 1.967.441,94 al netto dei ribassi d’asta giorni 166.

Da una prima disamina ci si rende conto che un primo risparmio per le casse provinciali deriva dal mancato servizio agli alunni e precisamente: l’assistenza ai ragazzi riprende ad anno scolastico inoltrato e precisamente il 28 settembre, in seguito alle proteste e ad un atto di indirizzo emanato dal Commissario per l’importo di 216.503,47, fino al 21 ottobre. Successivamente, il servizio è stato svolto volontariamente dai lavoratori fino al 14 di novembre. Successivamente il servizio è ripreso fino al 21 dicembre 2013, in seguito al secondo atto di indirizzo con il quale è stata destinata la somma di 501.563,47. con delle mini gare il servizio è stato affidato rispettivamente per 49 e 66 giorni. Un bel risparmio per la provincia regionale che però a conti fatti ha svolto il servizio per 50 giorni in meno per i lavoratori e i ragazzi.

Sul piano dei livelli occupazionali la FPCGIL non esita a parlare di una vera macelleria sociale .Questi i numeri impietosi :

Lotto Milazzo: su 47 unità lavorative soltanto 28 lavoratori hanno beneficiato del passaggio da una coop all’altra. Dal 30 giugno del 2013 , 19 lavoratori hanno perso il posto di lavoro . Precisamente : 12 assistenti scolastici . 3 autisti e 4 accompagnatori .

Lotto Cronia: su 36 lavoratori soltanto 28 hanno trovato occupazione.

Lotto Furci Siculo: sono 17 i lavoratori che hanno continuato a lavorare. Alla data del 14 settembre con il nuovo affidamento hanno perso il posto di lavoro: 3 assistenti scuola, 1 autista e due accompagnatori. Totale 6 unità lavorative.

Lotto Messina: i lavoratori impegnati sono 26 assistenti – 13 autisti- 11 assistenti. In atto sono mantenuti i livelli occupazionali ma a scapito dei lavoratori, i quali hanno scelto di lavorare a giorni alterni pur di mantenere i livelli occupazionali.

Lotto Barcellona: sono 34 i lavoratori che hanno continuato a lavorare. Dichiarati esuberi 6 assistenti – 2 autisti- 2 accompagnatori- 10 le unità che hanno perso il lavoro.

Durissimo il commento della Fp Cgil. “Un bel capolavoro, 43 esuberi. Mentre i lavoratori su Messina lavorano saltuariamente, alcuni sono fermi da oltre un mese, molti sono stati assunti con contratti a 12 o 15 ore settimanali, altri ancora non hanno percepito alcun stipendio. Molti di loro per raggiungere la sede sono costretti a pagare le spese autostradali e di trasporto. In queste condizioni tanto vale non lavorare” ammonisce Clara Crocè.

Abbiamo ripetutamente richiesto al dirigenti della provincia che i bandi dovevano essere rivisti a tutela dei lavoratori e dei ragazzi destinatari del servizio .

“Che fine ha fatto il contratto delle cooperative sociali sottoscritto da CGIL CISL E UIL e dalle centrali delle cooperative? Ricordiamo che il CCNL rappresenta la base dal quale discendono tutti gli obblighi e le prescrizioni che devono contenere i capitolati speciale di appalto. Non riusciamo a comprendere quali elementi siano stati presi in considerazione per stabilire la base dei costi per procedere all’indizione della gara. Nessuna menzione ai costo orario del lavoro di ogni singolo operatore impegnato nel servizio come previsto dal CCNL. Che fine hanno fatto i festivi, le malattie, le ferie e tutti gli istituti contrattuali? Come hanno potuto le cooperative partecipare a simili appalti?” Per la FP CGIL sono inammissibili le gare al massimo ribasso, in quanto a pagarne le spese sono gli operatori egli utenti. Se è vero che i precedenti appalti erano sovradimensionati è anche vero che gli attuali bandi non tengono conto. Per tale motivo è necessario rivedere tutto il sistema per garantire la continuità occupazionale ma soprattutto pensare anche al nuovo anno scolastico. La regione deve fare la sua parte e chiarire molti aspetti a partire dalle risorse da destinare al servizio.

Un commento

  1. Come sono cambiati i servizi sociali a Messina dal 2012 ad oggi:
    quasi 80 posti di lavoro persi
    oltre 200 persone hanno visto peggiorare i loro contratti di lavoro (vedi Provincia e casa serena)
    Casa Serena il 1 aprile chiude
    lavoratori che rinunciano alle ore contrattuali per fare lavorare i propri colleghi
    I lavoratori della futura riescono a prendere le loro retribuzioni solo grazie al pagamento da parte dell’INPS dopo la liquidazione della cooperativa (altro che vertenza futura tanto sbandierata da talune sigle sindacali)
    E c’è pure chi festeggia!!
    Ma festeggiare cosa???
    Festeggiano che adesso le nuove cooperative pagano mensilmente i lavoratori superstiti?
    Ma perché, tra il 1988 ed il 2012 non sono mai stati pagati questi lavoratori?
    Sarebbe interessante capire qual’é il bandolo di questa matassa troppo ingarbugliata!!!

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