Trasporto studenti disabili nella zona tirrenica, c'è la soluzione

Trasporto studenti disabili nella zona tirrenica, c’è la soluzione

Redazione

Trasporto studenti disabili nella zona tirrenica, c’è la soluzione

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venerdì 29 Marzo 2019 - 11:38

Dopo le gare andate deserte e i tantissimi disagi vissuti dal decine di famiglie, la Città Metropolitana ha risolto il problema

Alla fine si è scelta la strada dell’affidamento diretto. E’ stata questa la soluzione della Città Metropolitana al problema del trasporto degli studenti disabili nelle scuole superiori della zona tirrenica. Da settimane ormai non si riusciva a uscire da un’impasse che ha creato pesantissimi disagi a decine di famiglie. Tanti ragazzi hanno perso giorni di scuola. Tanti genitori hanno dovuto prendere giorni di ferie per accompagnare i propri figli a scuola.

Così la Città Metropolitana ha deciso di affidare in modo diretto il servizio alla cooperativa Genesi.

Una notizia che fa tirare un sospiro di sollievo anche alla Fp Cgil di Messina: «Apprendiamo con soddisfazione che la Città Metropolitana abbia invertito la rotta rispetto alle modalità di esecuzione del servizio. La cosa più importante è che gli utenti possano nuovamente tornare a scuola e che i lavoratori, fino ad oggi rimasti a casa, possono tornare a svolgere il loro lavoro. La decisione della Città Metropolitana è stata assunta a seguito dei confronti avuti con la Prefettura che sulla questione è stata più volte interpellata dalla Fp Cgil. Questa strada si sarebbe dovuta percorrere già da quando la prima trattativa privata è andata deserta, ma l’importante, comunque, è essere arrivati ad alla soluzione».

Questo il commento del segretario generale della FP CGIL, Francesco Fucile e della segretaria provinciale, Elena De Pasquale in merito alla questione che nelle ultime settimane ha letteralmente tenuto in “sospeso” sia utenti che lavoratori, in attesa di poter tornare alla normalità. «L’ipotesi di assegnare alle famiglie un contributo economico per sostenere il trasporto dei figli – affermano i rappresentanti della Fp Cgil – sarebbe stata una strada impercorribile, non solo sotto il profilo occupazionale, visto e considerato che decine di lavoratori sarebbero rimasti a casa, ma anche in termine di opportunità per le famiglie, che certamente avrebbe avute non poche difficoltà ad accompagnare i figli, nonostante il contributo economico. Ciò soprattutto in considerazione del fatto che molti ragazzi si trovano sulla sedia a rotelle e hanno bisogno di un trasporto effettuato con mezzi adeguati».

In prospettiva, la Fp Cgil auspica futuri bandi possano essere impostati con clausole economiche differenti, affinché non ci si ritrovi nella medesima situazione.

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