Gli Stati generali della cultura scrivono a Crocetta

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Rosaria Brancato

Gli Stati generali della cultura scrivono a Crocetta

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giovedì 02 Maggio 2013 - 05:14

Le associazioni e gli operatori dei settori del teatro, della cultura e della musica, hanno scritto al governatore ed all'Ars invitando ad un confronto sulle politiche di sostegno. I tagli fin qui operati se penalizzano i Teatri pubblici di fatto danno il colpo di grazia alle associazioni ed alle imprese private.

I tagli della Regione alla cultura comportano sempre maggiori proteste da parte degli operatori del settore. La situazione a Messina è a dir poco drammatica e nei giorni scorsi il Cda dell’Ente Teatro Vittorio Emanuele ha annunciato la sospensione dello spettacolo dedicato a Danilo Dolci, in programma dal 3 al 5 maggio alla Sala Laudamo. A rischio non c’è solo il finale di questa stagione, ma anche quelle future. Adesso in campo scendono gli Stati generali della cultura, che riuniscono una serie di associazioni e che, con un documento inviato a Crocetta, al presidente dell’Ars Ardizzone, all’assessore Stancheris ed alle Commissioni regionali, chiedono interventi immediati e risolutivi. Latitudini, Rete siciliana di Drammaturgia contemporanea, il Circuito Musicale Siciliano, il Coordinamento Regionale della Danza Organizzata, la Rete dei Festival di Teatro siciliani, l'antenna Siciliana di CReSCo, la Sezione Siciliana della Associazione Nazionale Critici Teatrali, Nutrimenti terrestri, Fondazione Teatro Pace del Mela, unitamente alle altre componenti del vasto comparto degli operatori culturali e dello spettacolo dal vivo, rappresentanti delle associazioni private di teatro, musica, cinema, festival, danza, da tempo sollecitano l’adozione di urgenti provvedimenti di sostegno al settore spettacolo dal vivo. “Purtroppo- si legge nel documento- fatte salve poche eccezioni, abbiamo constatato un generale disinteresse da parte dei politici della nostra Regione. In Sicilia, nonostante la ricchezza di private iniziative e imprese dello Spettacolo e della Cultura, si sta determinando un progressivo depauperamento e deterioramento di questa immensa risorsa di crescita e sviluppo, con la conseguente la definitiva chiusura di buona parte delle una volta fiorenti attività culturali”. Secondo gli Stati generali della cultura una delle principali cause dell’attuale situazione è da imputare ad una scarsa capacità della classe politica isolana di saper guardare “lontano” e che fin troppo spesso non ha mai dato risposte alle istanze provenienti dalle realtà più piccole, assicurando invece gran parte delle risorse a quelli che poi si sono rivelati “carrozzoni” della cultura. “Durante le passate amministrazioni abbiamo sempre e duramente criticato la politica delle scriteriate elargizioni di risorse destinate al Teatro e alla Musica- proseguono le associazioni- condannando nel contempo il dissennato spreco di fondi europei e di ingenti risorse destinate a dubbie faraoniche iniziative ed eventi di pseudo promozione turistica”. Nelle scorse settimane le associazioni hanno proposto alle commissioni competenti dell’Ars alcune modifiche al regolamento di settore e sollecitato il confronto sulle politiche di sostegno alle attività dello spettacolo dal vivo. Contestualmente, la rete dei Festival Siciliani ha evidenziato quanto sia interconnessa l’emergenza Cultura, turismo e lavoro nell’isola, con un intero settore che rischia di spegnersi insieme all'indotto creato, al turismo, alla ricaduta economica diretta ed indiretta, attraverso i lavoratori dello spettacolo e le varie maestranze. Il Bilancio regionale però oltre a tagliare i finanziamenti ai Teatri pubblici, prevede ulteriori riduzioni alle attività private del Teatro e della Musica che causeranno il colpo di grazia a un comparto già in agonia. “Il risultato- conclude il documento- sarà un pericoloso depauperamento di quel che resta del sistema culturale siciliano, il fallimento di gran parte delle imprese private, la cancellazione di migliaia di posti di lavoro. Riteniamo quanto mai opportuno un incontro sui temi attinenti il complesso delle politiche di sostegno al settore teatrale e musicale privato mediante una Conferenza Regionale delle attività teatrali e musicali; manifestando in alternativa la nostra intenzione di organizzare entro maggio gli STATI GENERALI DELLA TEATRO E DELLA MUSICA che realizzino un confronto delle diversificate componenti che si occupano di tali attività, con tutte le Istituzioni e le forze politiche”.

Rosaria Brancato

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