Triscele in Prefettura, manca ancora il famoso piano industriale

Triscele in Prefettura, manca ancora il famoso piano industriale

Francesca Stornante

Triscele in Prefettura, manca ancora il famoso piano industriale

mercoledì 31 Ottobre 2012 - 17:02

Sindacati e cassintegrati che hanno incontrato i vertici del gruppo Faranda speravano nella presentazione dell'importante documento durante la riunione convocata questa mattina in Prefettura. Si andrà verso la cassa integrazione straordinaria.

Per il momento la protesta è sospesa, tutto rinviato al prossimo 15 novembre. Soluzioni non ne sono arrivate per i 41 cassintegrati della Triscele che dopo una settimana di presidio davanti i cancelli dello stabilimento di via Bonino oggi hanno avuto il tanto atteso faccia a faccia con i vertici della società. Una discussione solo interlocutoria e a tratti molto tesa, al limite della rottura. Al centro del tavolo di confronto in Prefettura il futuro dei 41 lavoratori che dal 31 dicembre saranno senza alcun sussidio. Per loro scadrà la cassa integrazione in deroga, mancano ormai esattamente due mesi, dopo questa data potrebbero rimanere letteralmente in mezzo ad una strada. Dovevano essere ricollocati, il gruppo Faranda aveva promesso questo quando decise di interrompere la produzione di birra nello stabilimento di via Bonino. Doveva essere presentato un piano industriale, ma tutto doveva passare attraverso il cambio di destinazione d’uso dell’area. Questo iter è andato avanti, il cambio è avvenuto, manca solo un parere ma i lavoratori non possono rischiare di rimanere senza prospettive e sussidi per questo. Di tutto questo si è naturalmente parlato questa mattina in Prefettura. C’erano i tre segretari generali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil Messina Mastroeni, Cipriano e Orlando, le RSU e una delegazione dell’azienda guidata da Alessandro Faranda accompagnato da un team di tecnici. Fondamentale la presenza del Prefetto Alecci che ha caparbiamente sostenuto il percorso evitando la rottura della trattativa. L’unico obiettivo di sindacati è arrivare al piano industriale unico strumento che potrà dare respiro a questi lavoratori. E’ stato ipotizzato l’avvio della cassa integrazione straordinaria per altri 24 mesi in modo da continuare a garantire un sussidio nell’attesa della delocalizzazione della produzione, l’azienda ha dichiarato la sua disponibilità a impegnarsi su questa strada. Tutto però, lo ripetiamo, passa dal piano industriale. Senza quello ogni accordo sarà inutile. E’ stato così varato un calendario di incontri tecnici tra le parti, il primo dei quali si terrà giovedì 15 novembre sempre in Prefettura. “Parzialmente soddisfatto dalla ripresa di un’interlocuzione che era rimasta ferma all’ultimo incontro dello scorso giugno – osserva Giovanni Mastroeni segretario generale Flai Cgil Messina. Il nostro obiettivo resta comunque quello della salvaguardia dei posti di lavoro e della ripresa della produzione di un prodotto storico per la nostra città”. (Francesca Stornante)

Un commento

  1. puzza di bruciato 1 Novembre 2012 22:14

    La nascita della triscele è stato un favore fatto dai proprietari al sindaco del momento, per evitare ripercussioni sociali in città.. se un’azienda interessa a qualche imprenditore state tranquilli che non aspettano che scadano gli ammortizzatori sociali, intervengono prima con i piani di investimento… io la vedo nera, spero tanto di sbagliarmi…
    cmq auguri di cuore….

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