Il comma 8 del regolamento prevede che con un provvedimento del sindaco possano essere concesse deroghe nel periodo di Natale, purchè sia garantito un percorso alternativo.

Non è detta l’ultima parola sul Villaggio di Babbo Natale nelle vie limitrofe al Teatro. E a rimettere in pista le tradizionali casette destinate all’artigianato ed ai prodotti tipici, gli spazi per i laboratori teatrali per i bambini e tutte le iniziative collegate, è proprio quel regolamento occupazione suolo che si è tramutato nell’ostacolo maggiore. A dire l’ultima parola infatti, in base al comma 8 del regolamento, potrebbe essere, se lo volesse, il sindaco Accorinti.

“Sono ammesse deroghe per le concessioni temporanee sulle carreggiate stradali, nei periodi che vanno da 15 giugno al 15 settembre, dal 10 dicembre al 10 gennaio e nelle settimane pre e post Pasqua, su specifica determinazione sindacale sempre che le stesse siano chiuse al transito veicolare e sia garantito un percorso alternativo, anche con pedane provvisorie per i portatori di handicap”.

Se quindi il regolamento vieta che quelle aree siano destinate a “mercatini” (cosa che peraltro non è affatto prevista in questo caso dal momento che si tratta del caratteristico villaggio natalizio), è possibile, tramite una determinazione firmata dal sindaco, ottenere la deroga nel periodo 10 dicembre-10 gennaio, che è poi quello richiesto con il progetto targato Sud Dimensione servizi e Slow Food con il patrocinio della Confesercenti e rimasto impantanato nei “no” degli uffici di Palazzo Zanca e del Cda del Vittorio Emanuele (leggi qui l’articolo).

“Se Accorinti vuole esiste un modo per realizzare ugualmente il Villaggio di Babbo Natale e si trova nello stesso regolamento che noi consiglieri abbiamo in questi anni provato a modificare per renderlo più adeguato alla città- commenta il presidente della Commissione Patrimonio Daniele Zuccarello- Basta semplicemente firmare una deroga con determina sindacale applicando il comma 8. Porterò la questione alla prossima seduta di Commissione invitando tutte le parti coinvolte per vedere se è possibile riuscire a respirare aria di Natale anche a Messina. Non è possibile che un’iniziativa come questa venga cancellata. Tra l’altro se il Teatro continua ad opporsi si potrebbe realizzare nell’area dell’isola pedonale di Piazza Duomo e via I Settembre. I modi ci sono per aiutare gli artigiani, i piccoli imprenditori e soprattutto per far vivere l’atmosfera natalizia anche a Messina”.

Potrebbe non essere troppo tardi anche se in verità gli operai che erano al lavoro per allestire la pista di ghiaccio davanti al Teatro sono stati bloccati dopo il doppio no del Cda del Teatro e del Dipartimento Patrimonio.

Il progetto per il Villaggio di Babbo Natale è stato presentato il mese scorso dalla Sud Dimensione servizi di Lello Manfredi che ha agito in collaborazione con Slow Food Valdemone e prevedeva un programma articolato con eventi ed iniziative sia nelle vie limitrofe al Teatro che all’interno, in particolare alla Sala Laudamo, dove i più piccoli avrebbero potuto vedere i film di Natale in programmazione su Sky. All’esterno sarebbero state allestite le tradizionali casette destinate alla mostra mercato artigianale (quindi nessuna “cineseria”), con prodotti tipici e spazi per l’artigianato. Oltre alla pista di ghiaccio sarebbe stata allestita una giostra antica. In programma poi laboratori artistici per i bambini, lettura delle fiabe, teatro dei burattini. Al Vittorio, qualora il programma fosse stato accettato, erano in previsione anche tre spettacoli di particolare richiamo. La Confesercenti ha aderito con entusiasmo, non solo per dare “calore e colore” in una città piegata dalla crisi ma anche per dare un segnale ad un settore ormai agonizzante. L’imperativo degli organizzatori era quello di garantire massima selezione per evitare di trasformare il Villaggio in una fila di bancarelle.

Slow Food Valdemone aveva redatto i disciplinari di qualità con cui venivano selezionati tutti gli espositori. La qualità della mostra mercato era data dalla collaborazione con Slow Food, che aveva fra l'altro la responsabilità della selezione degli espositori. Tra le novità in programma anche il Teatro del Gusto con la presenza di alcuni produttori dei presìdi Slow Food e delle Comunità del cibo sempre di Slow Food, che avrebbero rappresentato al meglio le produzioni del nostro territorio.

Non sarebbero mancati i prodotti artigianali del Natale, il cioccolato di Modica, i nostri “tesori” che custodiamo gelosamente di generazione in generazione.

Come ormai noto ad alzare la bandierina dello stop è stato il Cda del Teatro. A seguire è venuto il no dei dirigenti di Palazzo Zanca. In realtà l’assessore Daniela Ursino aveva visto con favore l’iniziativa incontrando però il parere diverso del dirigente Giardina che ha fatto riferimento al regolamento sull’occupazione suolo che vieta appunto i “mercatini”. Inutile qualsiasi tentativo di superare l’ostacolo.

“Il regolamento è obsoleto e sta creando più disagi che altro- conclude Zuccarello- da anni tentiamo di modificarlo presentando emendamenti che vadano incontro ai commercianti. In questo caso basterebbe una deroga firmata dal sindaco e consentita dal regolamento stesso. E’ questione di buona volontà”.

Nel frattempo però Babbo Natale è stato fermato al casello. Ha pochi giorni per decidere se andare a rallegrare il Natale altrove o fare tappa a Messina.

Grinch dello Stretto permettendo.

Rosaria Brancato