Sono stati gli stessi migranti a raccontare agli agenti della Squadra Mobile le fasi che hanno preceduto il loro viaggio, indicando in un diciottenne del Gambia il timoniere dell’imbarcazione, mentre altri 2 minori erano addetti alla distribuzione dei viveri.
Ci sono due minorenni tra gli scafisti arrestati dalla Polizia dopo lo sbarco a Messina di 866 migranti, salvati nel Canale di Sicilia la vigila di Natale. Anche questa volta il racconto dei testimoni ed il lavoro tempestivo degli agenti della Squadra Mobile, attivi da subito sul molo Colapesce, ha permesso di individuare in poche ore i traghettatori. Musa Job, appena diciottenne, e i due complici poco più che adolescenti, tutti cittadini del Gambia, sono adesso in stato di fermo di polizia giudiziaria, indiziati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I migranti hanno raccontato le fasi che hanno preceduto il viaggio indicando il diciottenne come timoniere dell’imbarcazione e i due minori come addetti alla distribuzione dei viveri. I profughi, provenienti da varie parti dell’africa, hanno pagato agli scafisti circa 900 dinari libici, poi sono partiti dalla costa di Tripoli. Il diciottenne, su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di turno, Annalisa Arena, è stato rinchiuso a Gazzi. I due minori sono invece al centro di prima accoglienza della giustizia minorile, a disposizione del magistrato.