Fronte sindacale compatto contro il taglio dei treni e della navigazione nello Stretto

Fronte sindacale compatto contro il taglio dei treni e della navigazione nello Stretto

Francesca Stornante

Fronte sindacale compatto contro il taglio dei treni e della navigazione nello Stretto

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venerdì 23 Gennaio 2015 - 19:05

Uno stop deciso di tutto il sindacato regionale ad ogni ipotesi di taglio dei treni a lunga percorrenza nell'isola. E proprio mentre a Messina monta la protesta giunge ai sindacati da Fs la convocazione a Roma per il prossimo 2 febbraio quando il gruppo Ferrovie renderà pubblico il progetto di traghettamento nello Stretto.

E’ arrivato durante un'affollatissima assemblea tenutasi in un dismesso e polveroso Salone dei Mosaici, metafora reale dell'abbandono progressivo di Ferrovie dalla città dello Stretto, il no perentorio di tutto il fronte sindacale siciliano nuovamente compatto contro i paventati progetti di taglio dei treni a lunga percorrenza e delle navi ferroviarie del Gruppo FS. Un salone dei mosaici alla Stazione Marittima colmo di lavoratori, oltre 300 presenze tra le quali si è intravista anche una sparuta rappresentanza della politica locale cittadina, una grande partecipazione che ha di fatto dato fiato a quella "vertenza Stretto" che in realtà non si è mai fermata e che ha riunito Orsa Ferrovie, Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt, Fast Confsal, Sasmant, Ugl e Uslac. Dal giugno 2007, quando i convogli ad attraversare lo Stretto diretti al nord Italia erano ben 14 giornalieri, si è fatta progressivamente sempre più pressante l'opera di soppressione del Gruppo Fs, fino a ridurli agli attuali cinque. Il taglio dei treni a lunga percorrenza ancora rimasti – denunciano tutti i sindacati regionali – avrebbe ricadute occupazionali in tutta l'isola con oltre 900 posti di lavoro messi a repentaglio nel comparto ferroviario e almeno 100 nell'indotto degli appalti, un'emorragia che per oltre la metà interessa direttamente l'area dello Stretto.

"Riteniamo che la continuità territoriale, così come interpretata da decenni, non sia sostituibile con soluzioni alternative che prevedano per l’utenza il “capolinea” dei treni a lunga percorrenza a Messina e/o Villa S.G. e l’attraversamento dello Stretto da semplici pedoni – denunciano i sindacati – sarebbe un regresso di civiltà per la Sicilia ad ulteriore onta per un territorio lasciato ai margini dell’ammodernamento del trasporto ferroviario offerto in altre realtà del territorio nazionale." Pertanto i Sindacati Regionali hanno comunicato ai vertici ferroviari e alle proprie segreterie nazionali la indisponibilità a trattare l'eventuale riduzione del servizio universale ferroviario garantito dai treni a lunga percorrenza e dalle navi traghetto ferroviarie impiegate nello Stretto di Messina.

Il sindacato invece rilancia proponendo l'ammodernamento dei treni a lunga percorrenza e della flotta navale ferroviaria col fine di potenziare l’attuale offerta da più parti indicata come insoddisfacente e punta al rilancio del trasporto merci su rotaia nell'isola per accedere alle sovvenzioni destinate al Mezzogiorno nella recente Legge di Stabilità. "Nessuno vuol difendere unicamente l'attuale sistema -concludono i sindacati- ma occorre un confronto serio ed il coinvolgimento delle parti sociali al fine di ottimizzare le risorse disponibili, rendere efficiente il servizio salvaguardando l'occupazione garantendo ai cittadini siciliani e alle imprese del territorio le stesse opportunità di mobilità e di sviluppo del resto d'Italia.

Francesca Stornante

2 commenti

  1. Tradotta in soldoni, il Governo deve spendere qualsiasi somma per mantenere in vita un sistema di attraversamento unico al mondo, superato, pericoloso, sgangherato, lento, inquinante e costoso. Ma la cosa più importante è NON DIRE CHE L’UNICA SOLUZIONE E’ IL PONTE.
    Auguri.

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  2. Tradotta in soldoni, il Governo deve spendere qualsiasi somma per mantenere in vita un sistema di attraversamento unico al mondo, superato, pericoloso, sgangherato, lento, inquinante e costoso. Ma la cosa più importante è NON DIRE CHE L’UNICA SOLUZIONE E’ IL PONTE.
    Auguri.

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