"Un assessore leghista all'Identità Siciliana: scelta scellerata di Musumeci"

“Un assessore leghista all’Identità Siciliana: scelta scellerata di Musumeci”

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“Un assessore leghista all’Identità Siciliana: scelta scellerata di Musumeci”

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sabato 16 Maggio 2020 - 13:39

La riflessione di LabDem sull'ingresso della Lega nel governo Musumeci con delega ai Beni culturali

Di seguito la riflessione di Laura Giuffrida (LabDem Messina) sull’ipotesi dell’assessorato regionale ai Beni culturali ed all’Identità Siciliana ad un esponente della Lega.

La Lega nella giunta Musumeci

Dopo   un anno   e piu’   dalla  scomparsa del  compianto   Sebastiano Tusa  e’ accaduto ciò  che doveva accadere   quando    due   anime  sono       destinate  a  trovarsi, o  meglio  a  ritrovarsi,   per  iniziare  a  condividere  qualcosa di piu’,   per  tessere  insieme  un nuovo   capitolo  di    infamante   prassi  politico-istituzionale. In un tempo forse un po’  distratto  dagli  affanni vari  legati  alla pandemia  il  governatore    Musumeci  assesta    un   colpo da teatro  ed  annunzia  felice  l’ ingresso della Lega nord  nella sua  giunta ;  gli fa  eco da par suo   il leader  del Carroccio  che si  dice  orgoglioso di questo passo storico ;  loro  esultano , noi rimaniamo  attoniti  e  sgomenti  alla  notizia. 

La delega ai Beni culturali

Un  esponente  della Lega   viene quindi designato  come assessore  ai Ben i  culturali   di  un   isola   che  vanta una  cultura  millenaria, cultura   che  ai leghisti verosimilmente  è  sconosciuta,   con delega   inoltre     all’identità siciliana;  questi  dovrà occuparsi di templi , di musei, di  parchi  archeologici,  di chiese  e biblioteche , di  beni rari e preziosi  sparsi sull’isola   che fu  anch’essa  culla  della grecità,  sede di un patrimonio culturale   dell’umanità ;  proprio questa specifica   peculiarità   della  nostra  terra  avrebbe richiesto  che la scelta dell’assessore non fosse  separata  da  valori  che    capaci  di   trascendere   la sfera  della  grammatica politica mediocremente  intesa come  squallido   scambio di favori, di poltrone  ( con chiaro riferimento alla  passata campagna elettorale  cosi’  come a    possibili  futuri, prestigiosi, nuovi   incarichi).  Ma  tant’è….  Il governatore Musumeci  avrebbe dovuto  dare spessore e concretezza  al nesso tra  politica e cultura, nesso   sempre necessario  ma in questo caso   forse ancor di piu’  ,  invece lo ha  polverizzato  con una scelta che  ci offende e ci fa indignare.

Il Gattopardo

Tornano prepotenti   alla memoria  le parole   immortali    che  il  principe  Fabrizio  Salina  rivolge  al piemontese  Chevalley  , metafora  poetica   in un tempo  mai finito,  di  una Sicilia   che  Sciascia defini’   a sua  volta  come ‘’irredimibile’’. Dietro  questa  nomina  si nasconde    amaramente   per  tanti  siciliani il dissolvimento  della dignità  di una terra   da troppo tempo  pronta  a consegnarsi  al potente   di turno, quasi  piegata  da  secoli di storia  che non riescono purtroppo    a renderci   migliori e capaci   di reagire con orgoglio e fierezza   per    rivendicare  con   forza  la  nostra  identità  che   niente,  ma proprio niente, ha in  comune con   gli   pseudo valori  leghisti;    incapace di reagire anche    perche’   imbavagliata  dalla inesistenza   pressocchè  totale  (  al netto ovviamente  di qualcuno che   sembra  agire    piu’ invidualmente  e per coscienza  personale)  di una forza politica di opposizione  capace  di    svolgere   adeguatamente  il proprio ruolo  e di farsi  quindi interprete  di un sentire comune offeso e mortificato, oggi   piu’  che mai.

Una scelta scellerata

Musumec i   chiude   il  suo cerchio  con  un agire politico che va oltre ogni limite di opportunità e di decenza, un degrado senza fine  che tocca il fondo di una  catastrofe politica , ma ancor piu’ culturale  e civile. A noi cultori di una   sicilianita’    perennemente  inseguita e   non   ancora  raggiunta  rimane quindi  l’obbligo    impellente , morale e  civile,  di contrastare,   nei modi consentiti  dalla legge,   questa scelta scellerata.

Laura Giuffrida – Labdem Messina

6 commenti

  1. Concordo pienamente con pensiero espresso nell’articolo. Aggiungo che anche per chi in Sicilia ha votato a dx è un tradimento poiché non è quel tipo di politica che nobilita la dx liberale e democratica. La lega è per la Sicilia un un’ulteriore pericolo di marginalizzazione, con i leghisti potremo fare la riserva indiana. Sarebbero felicissimi, visto che l’Etna non si è deciso a seppellirci tutti.

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  2. Teniamoci a Musumeci per altri cinque , lui si che sa come si fa campagna elettorale, non in semplice sindaco di provincia. Questo è quello che vi rappresenta? Auguri…

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  3. Teniamoci a Musumeci per altri cinque , lui si che sa come si fa campagna elettorale, non un semplice sindaco di provincia. Questo è quello che vi rappresenta? Auguri…

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  4. Premesso che non mi convince la scelta di Musumeci, se non altro per coerenza ed opportunità, non posso rilevare che le dichiarazione di questa certa Laura Giuffrida, esponente politica miope e legata a ideologie ormai fuori dal tempo, capace solo di guardare il dito e non la luna, mi convincono ancora meno. Anzi, le trovo anche, proprio per questo, fastidiose. Detto ciò, tornando all’argomento, vorrei capire prima chi sarà il prescelto alla carica perché, avendo a cuore, indipendentemente dalla politica, gli interessi della Sicilia e dei Siciliani, preferisco mille volte un ottimo assessore, di riconosciuta e indiscussa competenza, nato e cresciuto culturalmente in Sicilia, anche se legato ad un partito che, per la sua storia, non apprezzo, piuttosto che uno dei tanti inconcludenti personaggi politici come quelli che, attualmente, dimostrano tutta la loro incompetenza in campo nazionale e che hanno il solo merito (sic!) di essere esponenti di una certa parte politica. Pertanto, mi riservo di giudicare, appena conosciuta, la persona e non l’area politica di riferimento (fatto questo, del tutto marginale).

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  5. mariella defrancesco 16 Maggio 2020 19:23

    Nello Musumeci dovresti chiedere scusa ai siciliani e soprattutto vergognarti!

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  6. La democrazia è esprimere il proprio libero pensiero e farsi rappresentare al governo ed in parlamento. Grazie a questo in Italia si è potuto formare anche un aborto di partito quale la Lega, benchè fondato su disprezzo, odio, volgarità e vilipendio delle istituzioni. Tutti i suoi “non valori”, non sono mai cambiati nè possono cambiare, anche se adesso ha furbescamente abbassato i toni e si è mascherato per ampliare il proprio elettorato e trovare voti anche nei meridionali brutti sporchi e cattivi . Ma comunque ci sono cittadini, che lo hanno votato anche qui al sud, a mio parere barattando per un proprio tornaconto dignità e coerenza, ma questo va accettato perchè in democrazia va comunque rispettata la propria espressione di volontà, giusta o sbagliata che sia. La scelta di farlo entrare nel governo della Sicilia è del Presidente della Regione, ed anche lui ha usato gli strumenti della democrazia. Ciò non toglie che per me sia una scelta vergognosa ed inaccettabile affidare a rappresentanti della lega il governo della mia terra, perchè chiunque rappresenti questo partito ne ha comunque condiviso brutalità, razzismo e nefandezze che la caratterizzano fin dalla sua formazione. E’ per questo che mai mi sentirò rappresentato da qualcuno che opera all’interno della Lega, fosse pure la persona più colta e preparata della mia Sicilia. Usiamo la democrazia per non permettere questo scempio.

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