Carlo D’Amore, 24 anni, rappresenterà l’Italia insieme ad altri 60 ragazzi
A rappresentare l’Italia all’Expo Dubai 2020 ci sarà anche un messinese. Si chiama Carlo D’Amore, ha 24 anni e ha già conseguito la laurea triennale in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali all’Università degli Studi di Messina.
La sua candidatura è stata accolta, insieme a quella di altri 60 ragazzi delle università italiane, su un parterre di ben 1580 candidati in tutta Italia che hanno inoltrato richiesta di partecipazione al Commissariato generale di Sezione dell’Italia per EXPO 2020 Dubai. L’esposizione universale, che avrebbe dovuto svolgersi negli Emirati Arabi tra ottobre 2020 e marzo 2021, secondo il programma originale, si terrà infatti quest’anno. Davvero interessanti e di scottante attualità i temi che si respireranno, da “opportunità a “mobilità”, a “sostenibilità”. Per sei mesi, Dubai si trasformerà in una vetrina mondiale in cui i 200 Paesi partecipanti presenteranno al mondo il meglio delle loro idee e progetti sui topic dell’Esposizione Universale.
È nata quindi l’iniziativa, da parte del Commissariato organizzatore del Padiglione Italia, di offrire agli studenti universitari iscritti agli Atenei associati alla Conferenza dei Rettori delle Università italiane, l’opportunità di coinvolgere anche i ragazzi. D’Amore, che ha da poco concluso il suo percorso Erasmus+ alla Ceska Zemedelska Univerzita di Praga e che vanta nel proprio curriculum numerose esperienze di studio sia in Italia che all’estero, non si è lasciato sfuggire l’ opportunità.
“Mi sono imbattuto in questa interessante possibilità quasi per caso – spiega Carlo – e quando hanno aperto la selezione, che già di per sé era abbastanza proibitiva per i criteri molto stringenti applicati, soprattutto in tema di competenze linguistiche e internazionali, ho inoltrato la mia candidatura. L’esperienza si articolerà in due periodi, io vi prenderò parte tra dicembre 2021 e marzo 2022”. Una volta a Dubai, i ragazzi del Padiglione Italia saranno chiamati a svolgere un variegato carnet di attività: accoglienza, informazione e supporto rivolti a diverse categorie di visitatori nazionali ed internazionali del Padiglione; presentazione pubblica, eventualmente anche in qualità di speaker, degli eventi a carattere culturale e formativo che si svolgeranno nel Padiglione Italia e molto altro.
Grandi aspettative e forte attesa per questa che si prospetta essere un’occasione di crescita e approfondimento davvero alta. Come ha scritto D’Amore nella propria lettera di accompagnamento alla candidatura, Expo 2020 “è un’esperienza unica e irripetibile, che favorisce la possibilità di mettersi in gioco interfacciandosi con professionisti provenienti da diversi contesti internazionali”. Sono previste anche attività di raccordo interno della rete dei partecipanti al Programma e di moderazione della discussione interna. Inoltre uno degli obiettivi del tirocinio per gli universitari coinvolti è anche quello di favorire il raccordo con le altre comunità di giovani operanti all’Esposizione, da affiancare a momenti di formazione interna per incentivare il cosiddetto team-building.
“Sebbene ancora manchino dei mesi alla partenza, stiamo già seguendo dei corsi online ad hoc per prepararci al meglio sul modo in cui svolgere questo importante e delicato lavoro di rappresentatività del nostro Paese, con particolare riferimento al supporto richiesto nelle visiting experiences”, conclude Carlo D’Amore. Pochissimi altri gli studenti siciliani selezionati tra i 60 candidati, tra cui un’altra studentessa di Messina ed alcuni afferenti agli atenei di Catania e Palermo.
Vittorio Tumeo
