Una donna ingegnere e il "cantiere" per soli uomini

Una donna ingegnere e il “cantiere” per soli uomini

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Una donna ingegnere e il “cantiere” per soli uomini

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sabato 13 Agosto 2022 - 09:59

Anche nella professione di ingegnere esistono ancora pregiudizi nei confronti delle donne. Bisogna superarli, nell'interesse di tutti

Ancora oggi ci chiediamo se esistono pregiudizi e discriminazioni nei confronti delle donne che svolgono un determinato lavoro. Ci interessiamo oggi della “Donna Ingegnere” nello svolgimento dell’attività di cantiere. Ruolo che per anni ha visto primeggiare la figura maschile. A tal proposito abbiamo sentito l’ingegnere Cetty Giannetto.

Da bambina mi spiegavano che ogni mestiere aveva il suo sesso.

Quando dicevo che volevo fare l’Ingegnere, quasi tutti replicavano che era un lavoro per soli uomini e che una donna poteva fare tante altre professioni ma non quella dell’Ingegnere che svolgeva la libera professione.

E’ passato molto tempo, ed eccomi qua.

Mi presento: sono l’ingegnera Cetty Giannetto di Scaletta Zanclea, libera professionista, iscritta all’Ordine degli Ingegneri di Messina con il n. 4339 e con tanta voglia di fare professione. E soprattutto di sconfiggere lo stereotipo del tecnico in giacca e cravatta.

Anche nei cantieri prevale il maschio

Come me, tantissime colleghe ogni giorno in cantiere si confrontano e soprattutto si scontrano con una logica che vede da sempre primeggiare la figura maschile del direttore dei lavori.

Per noi donne è difficile, ma non impossibile far comprendere che nel campo tecnico conta solo la competenza e non l’aspetto fisico.

I pregiudizi purtroppo esistono, anche se celati da un perbenismo e una cordialità che di fatto nascondono il fastidio per la presenza di una donna in un posto non suo.

Mi è capitato di presentare curriculum per lo svolgimento di lavori in cui era richiesta la figura di un direttore tecnico di cantiere.

La risposta da parte di tutte le imprese era sempre la stessa … Preferivano un uomo!

C’è qualche eccezione alla regola

Per fortuna ci sono anche casi opposti e ne cito uno per tutti.

In cantiere, un operaio, non condividendo quanto da me disposto, ha avuto modo di utilizzare “parole forti e pesanti”, ma non sessiste.

Paradossalmente, mi sono sentita trattata come un “ingegnere normale”.

Ci siamo scontrati e affrontati duramente, ma lealmente.

Ognuno nel rispetto solo dei propri ruoli, in una discussione tra “protagonisti del cantiere” a prescindere dal sesso.

Nonostante la donna, nel tempo abbia acquisito una posizione di rilievo non più secondaria nello scenario professionale e lavorativo, purtroppo ancora oggi esistono dei “tabù” da abbattere come avviene spesso nei cantieri edili.

Si è comunque dell’idea che occorre avere tanta pazienza e che talvolta “la tolleranza è una conquista dell’educazione e una sconfitta del pregiudizio” (E. Breda)

Cetty Giannetto

Per la foto ringraziamo Mikael Blomkvist.

2 commenti

  1. Mi chiedo avresti fatto anche ” l’ operaia” in un cantiere edile?
    Con la schiena piegata, sotto il sole cocente a svolgere lavori di molta fatica?
    Ho visto molto spesso nei cantieri ingegneri donne, ma mai un operaia manovale …..
    Chissà perché?…………
    Le donne vogliono occupare posti che sono sempre stati considerati lavori maschili, ma vogliono farlo occupando posti di comando…….e non di fatica, quelli si preferisce lasciarli agli uomini ….

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    1. Ma che osservazione è???

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