Il corrispettivo orario è di 7 euro e 75 centesimi ed è esente da imposte
MESSINA – E’ stato indetto, per l’anno accademico 2018-2019, il bando per il conferimento di 150 collaborazioni part-time degli studenti ai servizi generali dell’Ateneo. Il bando concretizza la volontà dell’Ateneo peloritano di offrire agli studenti, regolarmente iscritti, la possibilità di svolgere attività di collaborazioni a tempo parziale ai servizi generali dell’Università. Gli studenti che risulteranno idonei, sulla base dei criteri indicati nel bando, saranno collocati in una unica graduatoria ed assegnati alle strutture, secondo le linee guida dell’Amministrazione centrale, compatibilmente con le richieste delle strutture stesse.
Le collaborazioni
dovranno essere svolte soltanto all’interno dei locali dell’Università, o di
locali comunque utilizzati dall’Ateneo per la propria funzione. Ogni
collaborazione non potrà avere durata complessiva superiore a 150 ore
nell’arco di un anno accademico, né durata inferiore a complessive 20
ore. Il corrispettivo orario è di 7 euro e 75 centesimi ed
è esente da imposte.
Le attività collaborative si svolgeranno durante l’anno
accademico 2018-2019, salvo eventuali proroghe, con turnazioni periodiche
secondo le esigenze della struttura di competenza e quelle didattiche dello
studente collaboratore part-time. Per avanzare la candidatura è
stata predisposta una procedura informatica mediante la quale sarà
possibile presentare le domande e formulare della graduatoria. I candidati
dovranno seguire un apposito iter procedurale su piattaforma Esse3, accessibile
dalla propria Area riservata al link:https://unime.esse3.cineca.it/
Gli studenti potranno compilare le proprie candidature online
entro le 23,59 del 15° giorno successivo alla data di pubblicazione del
bando. Per informazioni è possibile rivolgersi all’indirizzo e-mail:agevolazionipremistudenti@unime.it.
Ulteriori requisiti e caratteristiche della collaborazione
part-time studentesca sono consultabili all’interno del bando pubblicato su www.unime.it.
Fa amaramente sorridere che la stessa istituzione universitaria metta al bando, nello stesso periodo, delle collaborazioni rivolte l’una a studenti per un compenso di 7,75€/H e l’altra a medici Veterinari, a cui tra l’altro vengono richieste elevate competenze per gestire un pronto soccorso notturno, a meno di 7€/H.
L’amarezza aumenta se poi si immagina le condizioni dei colleghi chiamati a prestare servizio in quelle condizioni, che conosco bene perché dalle stesse io stessa ho scelto di dimettermi Volutamente qualche anno fa (quando ancora non era un problema solo di compensi).
Donne che lavorano SOLE in una struttura immensa dislocata ai piedi di una montagna (in attesa che la tragedia diventi reale per poi affrontarla)…
medici che da SOLI devono badare alle terapie intensive, alle degenze e agli studenti di cui sono responsabili…
Medici che devono essere pronti e preparati nelle emergenze, ma devono anche fare ecografie, eseguire analisi di laboratorio, essere anestesisti e se è il caso secondi chirurghi, a volte CONTEMPORANEAMENTE (secondo quanto richiesto bando dal bando).
A volte senza strumenti, altre volte anche senza farmaci.
Medici che SOLI devono diventare anche segretari all’occorrenza, rispondere al telefono , avere a che fare con malintenzionati, orde di animalisti incattiviti da disposizioni spesso non chiare, gente che crede la struttura sia pubblica come in umana e dissente a pagare.
Per meno di 7€/h.
O 12,50€/h la notte di Natale.
Io Amo la mia professione, faccio parte di un ordine che sta dimostrando quanto abbia a cuore difenderla, ragion per cui mi auguro che questo bando non trovi terreno fertile tra i giovani colleghi più “bisognosi” così che finalmente qualcuno sia costretto a rivedere qualcosa.
E che, per una volta, l’Unione di categoria sia forte più delle istituzioni.