Unime. La richiesta: più peso al personale tecnico-amministrativo

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Redazione

Unime. La richiesta: più peso al personale tecnico-amministrativo

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mercoledì 30 Ottobre 2019 - 07:30

A formularla il coordinatore Nazionale della FLP Università Rosario Nicita, che è Senatore Accademico in rappresentanza del Personale tecnico-amministrativo, dei Lettori e Collaboratori Esperti Linguistici

MESSINA – Con due note inviate al rettore Salvatore Cuzzocrea, il coordinatore Nazionale della FLP Università Rosario Nicita chiede la modifica degli artt. 9, 10 e 26 dello Statuto dell’Università di Messina che regolano l’elezione del Rettore, e la composizione del Senato Accademico e del Consiglio di Dipartimento.

Maggior peso

“Tali proposte di modifica, inoltrate a seguito della costituzione della Commissione per le modifiche dello Statuto recentemente istituita dal Senato Accademico su iniziativa del Rettore, vanno nella direzione di un maggior peso negli organi di governo e per l’elezione del Rettore da parte del Personale tecnico-amministrativo, dei Lettori e Collaboratori Esperti Linguistici” si legge in una nota.

Scarsa presenza del personale tecnico-amministrativo

Rosario Niceta – che è Senatore Accademico in rappresentanza del Personale tecnico-amministrativo, dei Lettori e Collaboratori Esperti Linguistici – sottolinea la scarsa presenza del personale tecnico amministrativo negli organismi statutari.

Percentuale minima rispetto agli altri Atenei

In particolare evidenzia come lo statuto dell’Università Peloritana preveda nel Consiglio di Dipartimento: un rappresentante del personale tecnico-amministrativo qualora il numero di docenti afferenti al Dipartimento sia inferiore o pari a settanta; due qualora il numero sia maggiore di settanta e fino a centoventi; tre qualora il numero sia superiore a centoventi. Numeri che in percentuale corrispondono, in media, ad un tasso di circa il 2% rispetto ai professori e ricercatori afferenti nei dipartimenti, mentre nella quasi totalità degli atenei italiani la rappresentanza del personale varia dal 10% (Università di Bari, Milano, Palermo, Bologna, Federico II Napoli, ROMA TRE, Reggio Calabria) al 15% per le Università di Roma La Sapienza, Verona, Salento, Firenze e Perugia, fino ad arrivare al 20% del Politecnico di Torino ed al 25% dei docenti e ricercatori dell’Università di Torino.

Accento sulle norme statutarie

Nicita pone inoltre l’accento sulle norme statutarie che regolano l’elezione del Rettore e la composizione del Senato Accademico reclamando una maggiore pesatura del voto del personale T.A e dei Lettori/CEL (nella misura del 50 per cento del numero complessivo dei professori di ruolo e dei ricercatori a tempo indeterminato aventi diritto al voto) e l’aumento del numero da 3 a 4 dei rappresentanti del personale in seno al Senato;

Le dichiarazioni di Nicita

Resto fiducioso sulla condivisione delle modifiche prospettate da parte del Rettore che ha da sempre sostenuto la sua sensibilità rispetto alle richieste dei dipendenti dell’Università di Messina. Anche perché sono convinto che bisogna ritrovare l’entusiasmo, la motivazione e l’orgoglio di appartenere ad un Ateneo con potenzialità enormi. Ed i nostri obbiettivi potranno essere realizzati innanzitutto attraverso una revisione statutaria che riservi più spazio al personale tecnico-amministrativo ed ai lettori/CEL, perché il riconoscimento formale è il primo cardine di un rispetto e di un coinvolgimento effettivo nella comunità accademica”.

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