Autonomia, indipendenza e stabilità per gli avvocati degli enti pubblici

Autonomia, indipendenza e stabilità per gli avvocati degli enti pubblici

Autonomia, indipendenza e stabilità per gli avvocati degli enti pubblici

lunedì 12 Ottobre 2009 - 10:53

La figura dell’avvocato dipendente e, più in generale, dell’ ufficio legale degli Enti pubblici è diventata, nel corso degli ultimi anni, sempre più strategica di fronte alla crescita notevole dei contenziosi. Si rende necessaria,  pertanto, una apposita disciplina legislativa adeguata alle nuove caratteristiche delle amministrazioni e dell’attività professionale che  viene svolta dagli uffici legali pubblici.

Questi alcuni dei temi dei quali si è dibattuto oggi, nell’Aula Magna dell’Ateneo, nell’ambito del convegno “Contenzioso degli enti pubblici e uffici legali interni. Esperienze a confronto” organizzato dall’Ordine degli Avvocati di Messina, dall’Ufficio Legale dell’Ateneo peloritano e dall’Associazione Nazionale dei Legali delle Università italiane.

Intervenendo in rappresentanza del Rettore Tomasello, impegnato nella riunione del senato Accademico, il Prorettore vicario, prof. Giuseppe Calabrò ha evidenziato che “di fronte alla crescita del contenzioso degli enti pubblici si rende necessario avere un supporto tecnico, come l’ufficio legale, in grado di affrontare al meglio simili problematiche”.

L’avv. Francesco Marullo di Condojanni, presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Messina, ha spiegato che il convegno  costituisce un’iniziativa di formazione per tutti gli avvocati, e si inserisce nell’ambito delle iniziative di fattiva collaborazione da tempo intraprese con l’Università di Messina.

A conclusione del suo intervento, il presidente Marullo ha precisato che l’Ordine di Messina ha contribuito alla formulazione dell’art.21 della riforma delle professione forense il cui disegno di legge entro la fine del mese dovrebbe essere approvata dal Senato.

L’avv, Carlo  Vermiglio, vice presidente del Consiglio Nazionale Forense, ha ribadito la grande attenzione del Consiglio sul tema del convegno, e dopo avere sottolinenato “l’unicità  e l’indivisibilità dell’avvocatura”, ha espresso la contrarietà del Consiglio all’assegnazione di funzioni amministrative agli avvocati degli Enti, a tutela della loro prestazione professionale ed evidenziando, altresì, la crescente richiesta di iscrizione alle elenco speciale da parte degli avvocati dipendenti da enti pubblici .

A seguire, gli interventi programmati del prof. Giovanni Moschella, docente di Diritto Costituzionale della Facoltà di Economia dell’Università di Messina, che ha parlato su “L’autonomia degli Enti pubblici nella gestione del contenzioso”; dell’avv. Paolo Grasso, avvocato dello  Stato presso l’Avvocatura distrettuale dello Stato di Messina, che  ha relazionato su “Il ruolo dell’Avvocatura dello Stato: patrocinio obbligatorio e patrocinio facoltativo”;  dell’avv. Vincenzo Ciraolo, segretario dell’Ordine degli avvocati di Messina,  che ha trattato “Lo stato giuridico degli avvocati degli Enti pubblici” ; dell’avv. Vincenzo Reina, dirigente dell’Area legale dell’Università di Catania e presidente dell’Associazione nazionale dei legali delle Università italiane, che ha parlato di “Costituzione e organizzazione dell’Ufficio legale”; e dell’avv. Raffaella De Angelis,  avvocato dell’Università di Firenze e segretario del Comparto Ricerca e Università dell’Unione Nazionale Avvocati Enti pubblici, che ha concluso il convegno discutendo su “Indipendenza degli avvocati degli Enti pubblici ed autonomia delle avocature interne”.

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