Ieri il Senato accademico: disponibilità e collaborazione al prorettore Calabrò

Ieri il Senato accademico: disponibilità e collaborazione al prorettore Calabrò

Ieri il Senato accademico: disponibilità e collaborazione al prorettore Calabrò

venerdì 12 Dicembre 2008 - 20:28

Il rischio commissariamento inizia a preoccupare. Saitta: «Non si può più perdere tempo». Il deputato regionale Panarello: «Il rettore si dimetta»

Poco più di una riunione formale. O almeno questo ufficialmente è stata la riunione del Senato accademico dell’Università di Messina, svoltasi ieri pomeriggio poco dopo le 18. Una seduta convocata dal prorettore vicario Giuseppe Calabrò, il quale ha comunicato di aver assunto le funzioni del rettore Franco Tomasello, sospeso per due mesi dall’incarico.

Il Senato Accademico ha preso atto della comunicazione e «ha manifestato unanimemente la piena disponibilità a dare tutta la collaborazione possibile al Prorettore vicario nella prosecuzione dell’impegno al servizio dell’intera Istituzione con particolare riguardo alle esigenze ed alle attese degli studenti».

Ma è innegabile che lo spauracchio di un commissariamento dell’ateneo, ipotesi tutt’altro che remota qualora il ministro all’Università Gelmini decidesse di intervenire, inizia a preoccupare non pochi componenti del mondo universitario, tanto che qualcuno starebbe iniziando a prendere le distanze dal rettore. Difficile che nei prossimi giorni si assista a pieni attestati di solidarietà come quelli manifestati nelle passate settimane.

Ieri, intanto, c’è stato chi ha rincarato la dose nei confronti di Tomasello, come il docente ed ex vicesindaco Antonio Saitta: «Si tratta di provvedimenti giudiziari nei confronti dei quali il rettore ha tutto il diritto di difendersi – ha dichiarato colui che, secondo voci di corridoio, qualcuno vedrebbe bene come successore dell’attuale Magnifico – ma personalmente ritengo che rispetto alla propria posizione universitaria ci sia ben poco da discutere. Non si può più perdere tempo, Tomasello deve rassegnare le dimissioni, ne va dell’onore e della dignità di tutta la comunità accademica. Qualora non si decida di proseguire in tal senso, l’Ateneo rischia di essere ridicolizzato di fronte all’intero paese, visto che esistono tutte le possibilità che il Ministero intervenga chiedendo il commissariamento dell’ente».

Sul rettore e sulla sua delicata posizione è intervenuto anche Filippo Panarello, deputato regionale del Pd: «L’ennesima grave vicenda giudiziaria che coinvolge il Rettore, ripropone l’urgenza di atti che salvaguardino il prestigio e l’autorevolezza all’Università di Messina. Perciò tutti coloro che in questi giorni sono intervenuti sui problemi dell’Università, talvolta con pronunciamenti equivoci, farebbero bene a sollecitare le dimissioni di Tomasello dalla carica di Rettore. Senza volere emettere condanne preventive, solo un gesto netto e definitivo può sottrarre l’ateneo da una ulteriore fase di incertezza gestionale e di sovraesposizione mediatica negativa. Solo così si può restituire serenità e prestigio a chi vi studia e a chi vi lavora».

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