In ambiente universitario circola insistentemente questa voce, ma dalla Stretto di Messina Spa ‘fanno i vaghi’
Il ministro Altero Matteoli cambia programma ed annulla per la seconda volta in meno di due mesi la visita in città. La notizia non è ancora ufficiale, ma trapela con insistenza dall’ambiente universitario. L’arrivo del rappresentante del Governo Berlusconi era previsto per venerdì pomeriggio in occasione della stipula del Protocollo d’intesa tra l’Università di Messina, l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, la Società Stretto di Messina, il Project management Consultant Parsons Transportation Group, Sviluppo Italia Sicilia ed il Contraente generale Eurolink, società di progetto incaricata della realizzazione del Ponte sullo Stretto e costituita dall’Ati guidata da Impregilo.
Già due mesi fa, il senatore Matteoli aveva dato forfait all’ultimo momento: nonostante fosse stata organizzata nei minimi dettagli una cerimonia in pompa magna per il 15 luglio, il ministro aveva disdetto, solo 24 ore prima, la partecipazione all’evento che verteva sulla firma del Protocollo d’intesa e sulla inaugurazione della nuova sede degli Uffici di Eurolink presso l’Incubatore d’imprese, sito in Contrada Papardo.
Dai quartieri generali romani della Stretto di Messina Spa non confermano per il momento che la visita di venerdì è stata annullata , ma neanche smentiscono categoricamente. “Sino ad oggi , noi non ne sappiamo nulla”, afferma al telefono l’addetto stampa della società, Falciai.
Visto il precedente di luglio non è da escludere che l’ufficialità arrivi solo poche ore prima dell’evento.
Comprensibile la delusione che circola nell’ambito dell’Università, ansiosa di mettere la firma su quel Protocollo d’intesa che – come più volte ribadito dal rettore Francesco Tomasello – “ non implica un’adesione ideologica all’opera , ma rappresenta un’occasione unica per le professionalità che si sono formate all’Università di Messina ed un volano di sviluppo scientifico per il nostro territorio”.
Pare, tra l’altro, che i vertici dell’Ateneo si stiano muovendo per non far slittare la sottoscrizione della convenzione, indipendentemente o meno dalla presenza del ministro Matteoli, il cui ruolo sarebbe essenzialmente ‘scenografico’ e nulla di più.
Se, comunque, alla fine Matteoli decidesse di approdare in riva allo Stretto, troverà la ‘calda’ accoglienza dei no-pontisti, che hanno già annunciato la contestazione.
