Riforma Gelmini oggi la presentazione a Palazzo Chigi. Giorno 29 alla facoltà di Legge dibattito organizzato dall’associazione Neapolis

Riforma Gelmini oggi la presentazione a Palazzo Chigi. Giorno 29 alla facoltà di Legge dibattito organizzato dall’associazione Neapolis

Riforma Gelmini oggi la presentazione a Palazzo Chigi. Giorno 29 alla facoltà di Legge dibattito organizzato dall’associazione Neapolis

venerdì 23 Ottobre 2009 - 10:54

Un’università incentrata sul “merito” quella immaginata dal ministro Gelmini. Per saperne di più dibattito organizzato dall’associazione socio- culturale Neapolis dal titolo: “Università di Messina e cosiddetta riforma Gelmini: quale verità”. Ad intervenire docenti e rappresentanti degli studenti

Una riforma, quella dell’Università, che porta la firma del Ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, e che oggi verrà presentata a Palazzo Chigi dopo l’ultimo esame da parte del Consiglio dei Ministri. Un provvedimento che, secondo quanto dichiarato più volte dal rappresentante del governo, intende mettere la parola fine ai finanziamenti a pioggia per gli Atenei, dando invece spazio all’assegnazione dei fondi solo alle università più “virtuose”. Viceversa per quelle che chiuderanno i bilanci in rosso si prospetta il blocco dei finanziamenti ma anche delle assunzioni di nuovi docenti e ricercatori.

Un provvedimento che ha spesso visto momento di “frizione” tra il governo e i rettori di diverse Università Italiane, tra cui anche il rettore Franco Tomasello che in occasione della conferenza tenuta per la presentazione della nuova sala Senato (vedi articolo allegato) dichiarava: “La classifica redatta dal Miur rispetto agli Atenei da considerare virtuosi dovrebbe tener maggior conto della qualità della ricerca e della didattica, parametri che invece non vengono analizzati a fondo e in cui Messina è invece ad ottimi livelli. Gli Atenei del sud devono fare il doppio della fatica per mostrare tutte le loro qualità, poiché la classifica del Ministero è realizzata sulla base della struttura organizzativa del Politecnico di Milano e di Torino”.

Determinante ai fini dell’assegnazione del 7% del cosìdetto “Fondo Ordinario”, pari a 525 milioni di euro, saranno dunque la qualità dell’offerta formativa e i risultati dei processi formativi; la qualità della ricerca scientifica; la qualità, l’efficacia e l’efficienza delle sedi didattiche. E poi ancora lo «spessore» delle pubblicazioni realizzate da docenti e ricercatori, oltre che il livello delle lezioni svolte in aula. I due terzi del fondo ordinario saranno assegnati, non a caso, in base alla qualità della ricerca e un terzo in base alla qualità della didattica. Per chi non si adeguerà, limitandosi a svolgere didattica ed esami, scatterà il dimezzamento dello scatto biennale di stipendio e l’impossibilità di accedere a livelli di docenza superiori. Per docenti e ricercatori diventerà inoltre indispensabile realizzare pubblicazioni, sotto forma di libri, ma anche di articoli scientifici, il cui grado di qualità verrà comunque verificato ogni due anni da un’apposita Anagrafe nazionale (aggiornata con periodicità annuale da parte dello stesso Miur). La produttività scientifica sarà determinante: «coloro che nel precedente triennio non abbiano effettuato pubblicazioni scientifiche sono esclusi – si legge nel nuovo regolamento – dalla partecipazione alle commissioni di valutazione».

Di riforma Gelmini si discuterà ampiamente nel corso della tavolo rotonda organizzata per giovedì 29 nell’aula n°2 della facoltà di Giurisprudenza dove, a partire dalle 16.30, prenderà via il dibattito “Università di Messina e cosiddetta riforma Gelmini: quale verità?”. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione socioculturale “Neapolis” con il patrocinio dell’Ateneo peloritano. Il convegno sarà un’occasione di confronto e dibattito, tra le varie componenti della comunità accademica, sugli effetti della riforma del sistema universitario sull’Ateneo messinese. Nel corso della giornata di lavori, moderati dal dott. Danilo Ruggero Ruggeri, presidente dell’associazione “Neapolis”, interverranno il prof. Pietro Navarra, prorettore per le Politiche di bilancio e valutazione e Coordinatore dei centri autonomi non dipartimentali, il dott. Dino Costa, ricercatore del dipartimento di Fisica, Danilo Merlo e Mauro Prestipino, rappresentanti degli studenti al Senato Accademico.

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