La Snals interviene sui tagli agli Atenei del Sud ed attacca la Cisl

La Snals interviene sui tagli agli Atenei del Sud ed attacca la Cisl

La Snals interviene sui tagli agli Atenei del Sud ed attacca la Cisl

mercoledì 05 Agosto 2009 - 08:02

«Perchè, nonostante le rassicurazioni del Governo sul fatto che i tagli rientreranno in autunno, continuano ad attaccare il Governo?»

E’ inevitabile che i riflettori dell’opinione pubblica siano ancora puntati sui tagli che i ministri Maria Stella Gelmini e Giulio Tremonti hanno previsto per gli Atenei italiani, tagli che sono andati a colpire maggiormente le “poco virtuose” università del sud, almeno secondo le classifiche.

A tornare sul fatto il segretario provinciale e quello nazionale del sindacato Snals, rispettivamente Nello Pergolizzi e Santo Crisafi, in risposta dei rappresentanti del comparto universitario di Cgil, Cisl e Uil Di Renzo, De Luca e Filiciotto.

Proprio questi ultimi tre, qualche giorno fa, erano intervenuti sulle spiegazioni date dal rettore Francesco Tomasello sulla recentissima classifica del Miur per la distribuzione della quota premiale del FFO (il Fondo per il Funzionamento Ordinario) graduatoria che, come noto, vede ulteriormente penalizzate le prospettive per il Fondo di Funzionamento del nostro Ateneo per il biennio 2010-2011.

Dichiarazioni che non hanno convinto i sindacati, che ritengono opportuno sottolineare come «il combinarsi del pesantissimo taglio del FFO nazionale del 10% operato già dal Governo Nazionale con la infelice posizione del nostro Ateneo in una graduatoria Miur, stilata con criteri e modalità che debbono essere certamente resi più trasparenti e oggettivi, determinerà seri problemi per la posizione finanziaria dell’Ateneo: il bilancio dello stesso, rimanendo ferma l’attuale normativa, dovrebbe scendere da 177,5 milioni del 2009 a circa 140 milioni per il 2011».

Proprio su questi dati Pergolizzi e Crisafi sono in pieno scontro con Cgil, Cisl e Uil.

Posto che, scrivono, «la legge 133/08 ha previsto per il 2010 forti tagli per il Fondo di Finanziamento Ordinario delle Università, si sa pure che, per un accordo non scritto ma esistente tra CRUI e Governo, è stato concordato che con l’approvazione autunnale della riforma universitaria in itinere, la gran parte dei tagli rientreranno dando ossigeno a tutti gli Atenei. Ed in numerosi incontri sindacali nazionali ci è stato confermato il rientro di queste risorse».

E, prendendo atto del fatto che la Cgil ha sempre espresso contrarietà alle decisioni del governo, i rappresentanti Snals non si spiegano il perchè la Cisl, «che assieme al nostro sindacato – scrivono – ha revocato lo sciopero nazionale lo scorso novembre dopo un incontro con il Ministro Gelmini che ha promesso anche il rientro dei tagli» scrivere che «non ci si può affidare a improbabili ripensamenti da parte del Governo?».

Da queste considerazioni e da questi “accordi non scritti” nasce la positività della Snals nei confronti della questione: il sindacato ha fiducia nel fatto che il Governo manterrà i suoi impegni per il rifinanziamento degli Atenei e che verranno corretti i parametri che danneggiano le università meridionali.

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