Crimine digitale. All'Istituto Nautico il primo di una serie di incontri

Crimine digitale. All’Istituto Nautico il primo di una serie di incontri

Crimine digitale. All’Istituto Nautico il primo di una serie di incontri

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sabato 09 Aprile 2016 - 22:03

Una delle criticità più evidenti è caratterizzata dalla carenza di “educazione alla responsabilità” un concetto che allo stato attuale ha raggiunto il “minimo storico”. E’ compito quindi delle politiche scolastiche riappropriarsi dei compiti primari ai quali erano state devolute

L’Istituto Nautico Caio Duilio, su iniziativa della dirigente scolastica prof.ssa Maria Schirò, e con l’organizzazione curata dalla prof.ssa Rosamaria Serraino, ha promosso una serie di incontri sul “Digital crime”. Il primo degli eventi previsti si è tenuto ieri presso la Sala Consiliare della Provincia Regionale di Messina. Hanno reso possibile l’evento i relatori avv. Carmelo Scillia, noto penalista del Foro di Messina ed il dott. Giuseppe Mento, del Dipartimento Neuroscienze – Policlinico Universitario di Messina i quali hanno impresso all’argomento una innovativa metodologia di approccio, anticipando perfino le ultime linee guida del Miur.

L’avv. Scillia ha approfondito i profili di responsabilità e di imputabilità in cui i nostri giovani possono incorrere in mancanza di un uso consapevole e corretto della rete, con riferimento specifico ai reati tipici configurabili nell’utilizzo illegittimo dei social network (Facebook, Twitter, ecc.). Ha approfondito anche la delicata problematica relativa alla “prova informatica”, cioè alla particolare metodologia volta alla cristallizzazione ed acquisizione delle prove processuali nel campo specifico.

Il dott. Mento ha invece evidenziato come la crisi antropologica che coinvolge l’attuale momento del mondo occidentale riguarda essenzialmente diversi aspetti di carattere etico-morale e sociologico. Una delle criticità più evidenti è caratterizzata dalla carenza di “educazione alla responsabilità” un concetto che allo stato attuale ha raggiunto il “minimo storico”. E’ compito quindi delle politiche scolastiche riappropriarsi dei compiti primari ai quali erano state devolute e mettere in campo dei modelli competitivi che possano ribaltare in pochi anni un trend decisamente in caduta libera. Ne consegue che uno dei luoghi più idonei a riaffermare le identità culturali future è proprio la scuola.

Hanno contribuito alla buona riuscita dell’iniziativa gli stessi studenti dell’Istituto Nautico, mediante la realizzazione dei necessari supporti audiovisivi.

2 commenti

  1. Ottima l’organizzazione! Ancora migliore l’argomento, assolutamente attuale! Bravi!

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  2. Ottima l’organizzazione! Ancora migliore l’argomento, assolutamente attuale! Bravi!

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