Porta a porta commerciale e nuove regole: pronto il programma, ma troppi dubbi

Porta a porta commerciale e nuove regole: pronto il programma, ma troppi dubbi

Francesca Stornante

Porta a porta commerciale e nuove regole: pronto il programma, ma troppi dubbi

Tag:

mercoledì 07 Settembre 2016 - 14:55

Lungo confronto in V commissione consiliare tra consiglieri, assessore Ialacqua, Messinambiente e associazioni di categoria. Tutti favorevoli e fiduciosi hanno provato a capire se davvero è tutto pronto per partire a pieno regime dal 19 settembre. Si procederà per step. Nei prossimi giorni il calendario ufficiale.

L’ordinanza che fissa alcune nuove regole nel complicato mondo dei rifiuti messinesi ha già destato già tanto scalpore. L’ha firmata il sindaco Accorinti lo scorso 25 agosto e prevede novità importanti dal porta a porta per i commercianti al divieto di buttare la spazzatura il sabato sera. Oggi il provvedimento è finito al centro di una lunga commissione consiliare presieduta dalla consigliera Rita La Paglia che ha messo a confronto l’assessore Daniele Ialacqua, tutto il vertice di Messinambiente, i rappresentanti delle associazioni di categoria e i consiglieri di Palazzo Zanca. L’ordinanza entrerà in vigore il prossimo 19 settembre, ma i dubbi dentro e fuori dal palazzo sono purtroppo ancora tanti e oggi sono stati messi sul tavolo. Le preoccupazioni più grandi riguardano proprio gli esercizi commerciali e la domanda più ricorrente è stata: “Siete davvero pronti a partire a pieno regime già da quelle data?”. In realtà ci saranno degli step, Messinambiente sta lavorando a un cronoprogramma che prenderà il via prima di tutto dai mercati cittadini e dagli esercizi che fanno somministrazione di cibi e bevande, dunque bar, ristoranti, pub. Nei prossimi giorni verrà reso noto il calendario della raccolta, come già fatto per le utenze domestiche. Pian piano tutti si dovranno adeguare alle nuove disposizioni perché differenziare è un obbligo di legge, serviranno controlli serrati sul territorio, Messinambiente però dovrà essere in grado di garantire un servizio all’altezza anche delle esigenze delle diverse categorie commerciali. E questi punti verranno continuamente monitorati ed eventualmente modificati in corso d’opera. Insomma, gli obiettivi sono chiari, più impegnativo sarà il percorso per raggiungerli.

«Questa ordinanza segue normativa e disposizioni da tempo in vigore nel nostro paese, è una spinta in più per uscire da un sistema che si trascina da troppo tempo per arrivare a un sistema virtuoso. Recepisce intanto alcune delle cose buone che erano state previste nell'ordinanza regionale di giugno che diffidava i comuni affinché accelerassero il processo di separazione dei flussi dei rifiuti per diminuire la quantità che va in discarica. Messina si sta attrezzando in questo senso e l'ordinanza recepisce l'obbligo di fare la raccolta differenziata per le utenze non commerciali, tra l'altro già in vigore in città dal 2008. Altre disposizioni riguardano le utenze domestiche, aggiungendo il divieto di non conferire un giorno alla settimana. Una scelta dettata da esigenze locali perché dobbiamo ricordare che dipendiamo dalla discarica Oikos che nei giorni di domenica e festivi aumenta il costo del conferimento in discarica del 39%. Quindi avevamo l’esigenza di risparmiare proprio in quelle giornate. Non riesco a capire come un provvedimento di questo tipo possa essere stato letto in maniera negativa o come una vessazione nei confronti dei commercianti. Ci sarà una fase di assestamento ma l'obiettivo è agevolare anche i commercianti» ha spiegato l’assessore Ialacqua.

Alle perplessità già evidenziate nei giorni scorsi da consiglieri, cittadini e commercianti, ha risposto il liquidatore di Messinambiente Giovanni Calabrò: «Non partiamo da zero, eravamo pronti già quando avevamo fatto la riunione il 20 luglio, il mio motto è "mai si parte e mai si arriva", per questo il porta a porta commerciale deve partire, si deve iniziare. Non nascondo qualche timore per il carico di volumi che andranno a finire all'impianto di selezione a Pace, attualmente tarato per le quantità attuali. Per questo continuo a ribadire la necessità di attivare il nuovo impianto di Pace, costato 8 milioni di soldi pubblici. I giochetti politici su questo impianto devono finire, abbiamo necessità che venga messo in funzione perché l'impianto di Pace si rivelerebbe assolutamente insufficiente».

Una serie di consigli e suggerimenti sono arrivati dai rappresentanti delle associazioni di categoria. Alberto Palella, presidente di Confesercenti, ha dichiarato che da anni l’associazione auspica l’avvio della raccolta differenziata: «Di fronte alla data fissata del 19 settembre vogliamo essere propositivi ma se dichiarate di essere pronti dovrete dimostrarlo altrimenti sarebbe una vera débâcle. Ovviamente in corso d'opera si dovranno apportare dei correttivi, ci sono alcune categorie merceologiche che hanno esigenze particolari da attenzionare, noi siamo sempre disponibili al confronto e monitoreremo l'andamento per segnalare eventuali anomalie». A fargli da eco il collega Andrea Ipsaro Passione: «I pubblici esercizi in questa fase sono i più toccati. Siamo assolutamente favorevoli, è anche vero però che un pubblico esercizio non si può permettere di tenere i rifiuti in caso di mancata raccolta. Quindi vogliamo solo essere certi che nel momento in cui si parte sia davvero tutto pronto e a regime e che siano previsti anche i necessari controlli sul territorio».

Alessandro Allegra di Confartigianato ha chiesto, a nome dei commercianti, certezza sul mantenimento dei servizi: «Siamo fiduciosi, ma chiedo un maggiore controllo sulle modalità di conferimento dei rifiuti dei supermercati che a tutte le ore del giorno e della notte riempiono i cassonetti con cartone, pedane e rifiuti che dovrebbero essere smaltiti altro modo». Un problema, quello della grande distribuzione, messo in luce anche dal consigliere della II circoscrizione Raimondo Mortelliti.

Carmelo Picciotto, presidente di Confcommercio ha lanciato un appello affinché si collabori e si lavori in sinergia: «Per fare le cose insieme bisogna partire insieme e ragionare su come fare bene questa cosa senza creare ancora una volta divisioni, ricordando che i commercianti sono sempre cittadini. Condividiamo l'iniziativa però bisogna organizzarsi bene e siamo disposti a fare la nostra parte. Vogliamo capire se il 19 si partirà a pieno regime e in questo momento si temono soprattutto le sanzioni. Non ci possiamo aspettare che per carenze di informazione o organizzazione paghino i commercianti».

Non sono mancati gli interventi dei consiglieri comunali che hanno ampliato il discorso all’intera gestione rifiuti, cadendo anche in argomenti già dibattuti più volte ma purtroppo sempre attuali vista la condizione di perenne emergenza in cui versa la città. Il capogruppo di Forza Italia Pippo Trischitta ha voluto ricordare all’assessore Ialacqua che fino ad oggi il consiglio ha dato carta bianca sulle politiche dei rifiuti ma trovandosi di fronte ad un fallimento: «Aspettiamo solo che realizzate quello che dite. Abbiamo approvato una Tari da 48 milioni, avete la copertura totale di tutti i costi che sostenete perché pagano i cittadini. Il risultato è che questa giunta ci ha regalato una città di monnezza, siamo gli ultimi nella classifica di Legambiente. Da parte nostra non avete avuto nessuna opposizione da parte nostra quindi fate quel che dite». Ha provato invece ad approfondire alcune oggettive criticità di Messinambiente il consigliere Daniele Zuccarello: «C'è un problema organizzativo all'interno, dobbiamo capire cosa non funziona perché i rifiuti sono sempre la attorno ai cassonetti. Siamo tutti per la differenziata ma ci sono dei passaggi che ci fanno un po' paura, come il fatto che parta questo porta a porta in un momento in cui la città vive ancora problemi legati alla raccolta normale dei rifiuti. I commercianti hanno bisogno di capire cosa succederà dal 19 settembre, chi li ha informati? Chiedo di rimandare la data di avvio». Per l’esponente Udc Franco Mondello «questa ordinanza creerà dei seri problemi. Già il commissario ammette le difficoltà legate all'impianto di Pace. Siamo nelle condizioni di poterlo fare? Calabró parla di giochetti politici, ma se ci sono problemi nei rapporti con l'Ato che intervenga l'amministrazione e faccia chiarezza su tutto ciò che riguarda costi e gestione dei rifiuti. Per esempio che fine hanno fatto i debiti fuori bilancio maturati per costi extra di smaltimento in discarica? Saranno ancora i cittadini a doverli pagare nella Tari?». Domande anche dalla capogruppo Pd Antonella Russo: «Bisogna essere trasparenti, dare le necessarie informazioni. Il calendario è stato stilato? Avete tenuto conto delle diverse attività commerciali? Ci fornite in un vademecum per capire in che modo si potrà rispettare questa ordinanza nel giro di dieci giorni?», seguita a ruota dalla capogruppo Ncd Daniela Faranda che ha chiesto di conoscere quali provvedimenti sono stati attuati per fa funzionare questo sistema per esempio per attività che non possono tenere i rifiuti per due giorni.

Una raffica di interrogativi che però non hanno trovato risposta perché il tempo a disposizione era scaduto. I vertici di Messinambiente però annunciano che nei prossimi giorni programma e dettagli saranno presentati all’intera cittadinanza.

Francesca Stornante

16 commenti

  1. A proposito di SPAZZATURA. Questo commento è destinato a chi come mariedit ha pagato puntualmente TARSU, poi TARES, invece ai tanti messinesi malapagaturi, che pretendono la città pulita, dedico un detto popolare, in latino è più efficace, sine pecunia ne cantantur missae. Dalla delibera del 3 agosto del riaccertamento ordinario dei residui, di cui ho fornito il link, ELLER certifica che i malapagaturi della TARSU e TARES, dal 1/1/2001 al 1/1/2015, ci dovevano €80.849.432. L’ufficio tributi è riuscito a riscuotere nel 2015 €23.250.134, il 28,7%, Romolo DELL’ACQUA ha cancellato perché insussistenti €1.493.650, per cui al 31/12/2015 questi concittadini esemplari ci dovevano la bellezza di €56.105.642, che non sono noccioline ma euro.

    0
    0
  2. A proposito di SPAZZATURA. Questo commento è destinato a chi come mariedit ha pagato puntualmente TARSU, poi TARES, invece ai tanti messinesi malapagaturi, che pretendono la città pulita, dedico un detto popolare, in latino è più efficace, sine pecunia ne cantantur missae. Dalla delibera del 3 agosto del riaccertamento ordinario dei residui, di cui ho fornito il link, ELLER certifica che i malapagaturi della TARSU e TARES, dal 1/1/2001 al 1/1/2015, ci dovevano €80.849.432. L’ufficio tributi è riuscito a riscuotere nel 2015 €23.250.134, il 28,7%, Romolo DELL’ACQUA ha cancellato perché insussistenti €1.493.650, per cui al 31/12/2015 questi concittadini esemplari ci dovevano la bellezza di €56.105.642, che non sono noccioline ma euro.

    0
    0
  3. Vi ricordate la manifestazione contro RENATO ACCORINTI ad appena due mesi dall’inizio del suo mandato, riguardava la TARI che il sindaco doveva per forza di legge applicare, tassa inventata da Enrico LETTA del PARTITO DEMOCRATICO, nipote del più importante collaboratore di Berlusconi, FORZA ITALIA, infatti la gran confusione, non la chiamo caciara perché non mi va di irridere nessuno, ebbe la benedizione di quel partito. I partecipanti portarono le tessere elettorali, immagino per bruciarle, nessuno si presentò con i bollettini relativi alle TARSU e TARES pagate negli anni precedenti, infatti dimenticando in quel momento di aver votato Felice Calabrò, manifestarono nostalgia per Peppino Buzzanca, A MIA MU DICI.

    0
    0
  4. Vi ricordate la manifestazione contro RENATO ACCORINTI ad appena due mesi dall’inizio del suo mandato, riguardava la TARI che il sindaco doveva per forza di legge applicare, tassa inventata da Enrico LETTA del PARTITO DEMOCRATICO, nipote del più importante collaboratore di Berlusconi, FORZA ITALIA, infatti la gran confusione, non la chiamo caciara perché non mi va di irridere nessuno, ebbe la benedizione di quel partito. I partecipanti portarono le tessere elettorali, immagino per bruciarle, nessuno si presentò con i bollettini relativi alle TARSU e TARES pagate negli anni precedenti, infatti dimenticando in quel momento di aver votato Felice Calabrò, manifestarono nostalgia per Peppino Buzzanca, A MIA MU DICI.

    0
    0
  5. ….”porta a porta commerciale”? Mai visto in nessun altra città. Non sanno cosa fare e si sono inventati questa ciofeka, non la sanno estendere a tutti (è questa la verità). Comunque non li condanno, stanno dando il massimo, di più non sanno e non possono fare. Poi non sopporto leggere le interviste anche a parte dei consiglieri comunali del Consiglio Comunale con addosso lo scandalo gettonopoli più vergognoso d’Italia (isole comprese…), addirittura Zuccarello (quello di “io voglio questa..indennità delle commissioni non me ne frega niente…”) propone di rinviare anche questa (mah…..), proposta molto..innovativa, anzi al passo con la..immondizia che ci circonda..Pagella Accorinto e C.: voto – 35 (…quelli del sabato sera).

    0
    0
  6. ….”porta a porta commerciale”? Mai visto in nessun altra città. Non sanno cosa fare e si sono inventati questa ciofeka, non la sanno estendere a tutti (è questa la verità). Comunque non li condanno, stanno dando il massimo, di più non sanno e non possono fare. Poi non sopporto leggere le interviste anche a parte dei consiglieri comunali del Consiglio Comunale con addosso lo scandalo gettonopoli più vergognoso d’Italia (isole comprese…), addirittura Zuccarello (quello di “io voglio questa..indennità delle commissioni non me ne frega niente…”) propone di rinviare anche questa (mah…..), proposta molto..innovativa, anzi al passo con la..immondizia che ci circonda..Pagella Accorinto e C.: voto – 35 (…quelli del sabato sera).

    0
    0
  7. Ma la notizia dell’avvenuta riscossione del 2015 io non ricordo di averla letta da nessuna parte.

    0
    0
  8. Ma la notizia dell’avvenuta riscossione del 2015 io non ricordo di averla letta da nessuna parte.

    0
    0
  9. Caro ARCISTUFO se aspetti di vedere pubblicate alcune notizie campa cavallo che l’erba cresce. Ti ho fornito il link del riaccertamento ordinario dei residui (crediti e debiti) al 31 dicembre 2015 in altro articolo, te lo ripropongo, così a tempo perso farai il cronista di te stesso, fermo restando che le bravissime DANILA e FRANCESCA ci danno notizie su molti documenti contabili, ma ci vorrebbero più DANILA e FRANCESCA. A dire il vero toccherebbe ai Consiglieri Comunali informarci, ma come sai LOR SIGNORI sono a Palazzo Zanca a tempo perso. http://www.comune.messina.it/repository/archivio-atti/allegati/2016/Docs44905/558.pdf.

    0
    0
  10. Caro ARCISTUFO se aspetti di vedere pubblicate alcune notizie campa cavallo che l’erba cresce. Ti ho fornito il link del riaccertamento ordinario dei residui (crediti e debiti) al 31 dicembre 2015 in altro articolo, te lo ripropongo, così a tempo perso farai il cronista di te stesso, fermo restando che le bravissime DANILA e FRANCESCA ci danno notizie su molti documenti contabili, ma ci vorrebbero più DANILA e FRANCESCA. A dire il vero toccherebbe ai Consiglieri Comunali informarci, ma come sai LOR SIGNORI sono a Palazzo Zanca a tempo perso. http://www.comune.messina.it/repository/archivio-atti/allegati/2016/Docs44905/558.pdf.

    0
    0
  11. SARO GENCO ironizza sulla differenziata, cosa molto seria e complessa, la civile Milano in 20 anni non ha ancora superato il 50%, mentre va molto peggio nelle grandi metropoli europee, Parigi e Berlino sono ancora più sotto. Quale modello per Messina, città dalle dimensioni metropolitane, in attesa di colmare nelle scuole e università l’aspetto culturale? Bella domanda. Il modello milanese prevede un consistente parco di autocompattatori specializzati, la vedo dura, inoltre una modifica al regolamento edilizio nella direzione di destinare un locale alla differenziata, la vedo dura, forse si potrebbe realizzare per le utenze pubbliche e i condomini con spazi che non incidono sul traffico veicolare, per il resto tante isole ecologiche.

    0
    0
  12. SARO GENCO ironizza sulla differenziata, cosa molto seria e complessa, la civile Milano in 20 anni non ha ancora superato il 50%, mentre va molto peggio nelle grandi metropoli europee, Parigi e Berlino sono ancora più sotto. Quale modello per Messina, città dalle dimensioni metropolitane, in attesa di colmare nelle scuole e università l’aspetto culturale? Bella domanda. Il modello milanese prevede un consistente parco di autocompattatori specializzati, la vedo dura, inoltre una modifica al regolamento edilizio nella direzione di destinare un locale alla differenziata, la vedo dura, forse si potrebbe realizzare per le utenze pubbliche e i condomini con spazi che non incidono sul traffico veicolare, per il resto tante isole ecologiche.

    0
    0
  13. MessineseAttento 8 Settembre 2016 08:41

    Ma perché lei ancora nutre la speranza di leggere notizie positive sulla stampa cittadina? Il 2018 è sempre più vicino.

    0
    0
  14. MessineseAttento 8 Settembre 2016 08:41

    Ma perché lei ancora nutre la speranza di leggere notizie positive sulla stampa cittadina? Il 2018 è sempre più vicino.

    0
    0
  15. Mi ha preso per un sempliciotto?:-)
    Sbaglia, ma un modo per sottolineare certe cose va pur trovato.

    0
    0
  16. Mi ha preso per un sempliciotto?:-)
    Sbaglia, ma un modo per sottolineare certe cose va pur trovato.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007