Prg, CapitaleMessina attacca l'assessore regionale Croce ma incappa in una "polpetta avvelenata"

Prg, CapitaleMessina attacca l’assessore regionale Croce ma incappa in una “polpetta avvelenata”

Rosaria Brancato

Prg, CapitaleMessina attacca l’assessore regionale Croce ma incappa in una “polpetta avvelenata”

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mercoledì 06 Luglio 2016 - 22:02

L'associazione diffonde una nota dell'assessorato regionale che smentirebbe Croce. La lettera però è stata rettificata dalla stessa dirigente pochi giorni dopo, confermando le disposizioni sulla Valutazione ambientale.

Capitale Messina attacca sia l’assessore regionale Croce che l’assessore comunale De Cola ma incappa in una “polpetta avvelenata”.

Pomo della discordia la polemica scaturita all’assoggettabilità della Variante al Prg alla Vas (valutazione ambientale), decretata dall’assessore regionale al territorio Croce con il conseguente malumore dell’assessore De Cola che ha attribuito alla Regione i tempi lunghi per arrivare il provvedimento.

Il caso ha fatto registrare diversi interventi, da quello del dirigente Schiera “non abbiamo cercato scorciatoie” a quelli dell’Ordine degli architetti e degli ingegneri che chiedono l’avvio della procedura di confronto sulla Vas.

A bacchettare l’assessore Croce è adesso CapitaleMessina con una nota congiunta del presidente Pino Falzea e del portavoce Gianfranco Salmeri: “ Giusta la posizione di Croce, ma la lettera del suo assessorato lo contraddice". CapitaleMessina allega anche la lettera, senza sapere che c’è una missiva successiva che rettifica quanto scritto e che è stata firmata dallo stesso dirigente.

“Se Atene piange Sparta non ride- scrivono Falzea a Salmeri- Se il Comune di Messina si caratterizza per lentezza ed approssimazione nella gestione dei procedimenti burocratici, la Regione Siciliana non è da meno. Sulla diatriba sull'assoggettabilità o meno a VAS della Variante al PRG abbiamo sostenuto più volte, come anche hanno fatto gli ordini professionali, che non si può derogare (e non è giusto farlo per rispetto dei cittadini) all'assoggettabilità alla VAS. Lo ribadiamo: l'assessore De Cola, autoreferenziale come "more solito", ha percorso ostinatamente una strada che ha fatto perdere tempo prezioso con danni conseguenti alla salvaguardia ed all'economia del territorio. L’assessore regionale al Territorio Croce ha emanato un decreto che mette la parola fine alla questione e stabilisce la necessità dell'assoggettabilità alla VAS del piano urbanistico del comune, finalmente! Quello che per noi rimane un mistero è perché da un ufficio del suo Assessorato il 30 giugno scorso viene inoltrata al Comune di Messina la lettera ufficiale di notifica del Decreto stesso, firmata dal Funzionario Direttivo M. Antonietta Aiello, nella quale si comunica invece che la Variante del Comune è da escludere dalla Valutazione Ambientale Strategica. Quindi in totale contraddizione con quanto riportato nel Decreto.Chiediamo all'Assessore Croce di chiarire se vi è stato un improvviso mutamento di indirizzo nella formulazione del Decreto, chi e perché ha cambiato idea, ovvero se si tratta di un semplice errore di formulazione della lettera di invio”.

CapitaleMessina allega al comunicato proprio la lettera fermata dalla Aiello e datata 30 giugno “si notifica ad ogni effetto di legge il decreto assessoriale n°267/GAB del 29/6/2016 , per effetto del quale la variante indicata in oggetto è da escludere dalla Valutazione ambientale”.

Probabilmente chi ha diffuso la lettera del 30 giugno non si è accorto di quella successiva, di rettifica, sempre a firma della funzionaria Maria Antonietta Aiello, trasmessa il 5 luglio, (numero protocollo 14006 in riferimento alla nota prot.13689 del 30/6/2016): “si rettifica la dicitura da è da escludere a è da assoggettare alla Vas”.

Del resto era stato lo stesso assessore a dichiarare esplicitamente le decisioni prese in merito all’assoggettabilità della variante alla valutazione ambientale.

Nessun mistero quindi ma evidentemente la diffusione di una realtà parziale, ovvero senza la rettifica della dirigente ad un errore nella prima nota.

Ma CapitaleMessina chiede anche all’assessore Croce di spiegare “perchè ad una richiesta di esclusione inviata dal Comune nell’Agosto 2015 ed integrata nell’Ottobre 2015, si sia risposto ben 8 mesi dopo, dica con la chiarezza che spesso lo contraddistingue a chi devono essere imputate le responsabilità di tale intollerabile ritardo.I cittadini hanno il diritto di sapere, a nessuno è consentito giocare a scapito degli interessi vitali della città”.

L’assessore Croce ribadisce in risposta quanto dichiarato a Tempostretto nei giorni scorsi ( leggi qui l’intervista) e cioè che l’istanza del Comune volta a chiedere l’esclusione dalla Vas presentata ad ottobre era incompleta dal momento che gli ultimi pareri sono stati trasmessi nel marzo 2016. Sul punto anche il presidente dell’ordine degli architetti Giovanni Lazzari ha dichiarato che nell’ottobre 2015 gli uffici dell’assessorato hanno dichiarato d’aver ricevuto da Messina una documentazione deficitaria (leggi l’intervista). Ne consegue che ad ottobre l’assessorato non avrebbe potuto dare quella risposta che invece ha dato solo dopo aver ricevuto tutta la documentazione richiesta.

Rosaria Brancato

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