Viadotto Ritiro, si cerca una soluzione per l’affidamento diretto alla Ricciardello

Viadotto Ritiro, si cerca una soluzione per l’affidamento diretto alla Ricciardello

Marco Ipsale

Viadotto Ritiro, si cerca una soluzione per l’affidamento diretto alla Ricciardello

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mercoledì 05 Dicembre 2012 - 12:02

I lavori sarebbero dovuti essere a carico del Consorzio Autostrade che non avrebbe potuto far altro che indire una gara d’appalto. Tra procedure e lavori sarebbe passato un anno. Si chiederà al presidente della Regione, invece, che se ne possa occupare il Comune affidando i lavori direttamente alla Ricciardello tramite una variante al progetto degli svincoli

La procedura era stata definita nell’incontro del 25 settembre. L’unica incognita rimaneva quella della decisione dell’affidamento dei 3 milioni di euro per la prima fase di messa in sicurezza del viadotto Ritiro e la posa del giunto di collegamento col nuovo svincolo di Giostra. Le somme dovevano essere accreditate dalla Regione o all’Anas o al Comune o al Consorzio Autostrade. Si era scelta quest’ultima strada, ma ora ci si accorge che ci vorrebbe troppo tempo per essere attuata.

L’affidamento dei lavori al Consorzio Autostrade comporterebbe l’indizione di una nuova gara d’appalto che tra procedure d’affidamento e lavori veri e propri significava aspettare ancora da altri 8 a 12 mesi.

Stamane si è svolto al Comune un nuovo incontro con tutte le parti interessate: il commissario del Comune, Luigi Croce, il direttore regionale dell’Anas, Ugo Dibennardo, il commissario del Cas, Antonino Gazzara, il direttore generale del Cas, Maurizio Trainiti, l’ing. capo del Genio Civile, Gaetano Sciacca, ed il geometra dell’impresa Ricciardello, Cristiano Fogliani.

Alla fine del vertice, si è stabilito di richiedere un incontro al presidente della Regione, Rosario Crocetta, per definire la procedura corretta. L’obiettivo è quello che la somma di 3 milioni venga riaccreditata, invece che al Cas, direttamente al Comune, che potrebbe fare una variante suppletiva al progetto degli svincoli, in modo tale da poter affidare i lavori direttamente alla ditta Ricciardello.

E’ la procedura migliore ed è stata condivisa da tutti – dichiara l’ing. capo del Genio Civile, Gaetano Sciacca – . Ho ribadito la necessità di intervenire urgentemente su un viadotto a rischio crollo. E’ più opportuno che se ne occupi il Comune che da sempre si è occupato degli svincoli perché il Cas dovrebbe necessariamente impiegare più tempo. La Regione deve accreditare la somma di 2,7 milioni al Comune ed i lavori saranno poi affidati alla Ricciardello. Viceversa passerebbe un altro anno e non si può certo aspettare tanto. Poi si potrebbe creare incompatibilità tra un’altra impresa e la Ricciardello che tra l’altro dovrebbe stare ferma per così tanto tempo. Con l’affidamento diretto, invece, si avrebbe un notevole risparmio di tempo ed anche di denaro, visto che con la perizia di variante resterebbe anche lo stesso ribasso, vicino al 30 %, applicato dalla ditta per gli svincoli”.

Quali sono quindi adesso i passaggi successivi? “I soldi ci sono – spiega Sciacca – , non si deve far altro che trasferirli dalla Regione al Comune. Poi si potrà finalmente mettere in sicurezza il viadotto Ritiro, montare il giunto e finalmente aprire lo svincolo. Non dimentichiamo, però, che c’è anche una seconda fase ben più corposa, quella che riguarda l’intervento di messa in sicurezza totale del viadotto, per un importo di 54 milioni di euro. Sono somme dal Cipe, che viceversa andrebbero perse perché non ci sono progetti altrove. Se dopo due anni dall’apertura dello svincolo, questi lavori non verranno effettuati, si chiuderà fino alla loro realizzazione”.

Se la procedura è percorribile dovrà dirlo il presidente della Regione, Rosario Crocetta, al quale è stato richiesto un incontro per dirimere la questione: “Secondo me lo è – risponde Sciacca – . E’ vero che si tratta di somme della Regione su infrastrutture della Regione. Ma non lo è forse anche lo svincolo realizzato dalla Ricciardello? Se dello svincolo se n’è occupato il Comune, credo che si possa occupare anche della messa in sicurezza del viadotto che tra l’altro è collegata alla posa del giunto per lo svincolo. Il problema nasce dal progetto iniziale che non comprendeva la posa del giunto di collegamento. Penso e spero che il presidente Crocetta possa dare l’autorizzazione per fare finalmente questi benedetti lavori in un viadotto strategico per l’intera regione siciliana”.

(Marco Ipsale)

10 commenti

  1. Il viadotto è a rischio crollo e quasi tutti sono tranquilli! Aspettiamo ancora, quando poi succederà l’irreparabile assisteremo al solito balletto dello scaricabarile e nessuno, alla fine, verrà inquisito.
    E comunque quei pochi milioni di euro serviranno solo a mettere una pezza al grave degrado che interessa il viadotto in questione.

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  2. Pino 1962, sei a conoscenza di problematiche gravi del viadotto Ritiro…..non può essere recuperato? Rischia di crollare?
    Pino 1962, al fine di scongiurare gravi pericoli e salvaguardare l’incolumità pubblica ti prego di diffondere gli atti in tuo possesso, perizie o altro, che confermano la gravità delle tue affermazioni….

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  3. premesso che non capisco nulla dei finanziamenti e dei lavori,però una domanda mi sorge spontanea: se il viadotto è a rischio,non sarebbe stato più intelligente mettere prima in sicurezza il viadotto e poi costruire lo svincolo? chi sono i tecnici,gli amministratori e cosi via che hanno autorizzato questo mostriciattolo? quali interessi ci sono nel costruire prima le porte e poi la casa?

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  4. mondo.salvatore 5 Dicembre 2012 16:48

    sono un incompetente. però chiunque prima di comprare, con i suoi soldi, un’auto, si accerta sicuramente che ci sia anche il motore. è come quel pilota che si butta dall’aereo e si accorge dopo che ha dimenticato il paracadute. come lo stadio e i relativi parcheggi…..ma chi paga tutte queste incombenze? non c’è mai un responsabile….e pantalone paga.

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  5. Se il viadotto Ritiro è talmente ridotto male, fino ad essere a rischio crollo come dice Pino 62, i miei dubbi sono i seguenti :
    1 – Come mai sia il CAS che il Prefetto nonchè gli organi istituzionali preposti alla pubblica incolumità (Genio Civile in testa) non intervengono per chiuderlo, come è stato fatto per lo svincolo del Boccetta recentemente?
    2 – Come mai la magistratura messinese non interviene come è stato per esempio con le gallerie del Tindari ?
    3 – Come mai dovendo esserne a conoscenza dello stato della struttura il Buzzanca in maniera imperterrita ha continuato nella realizzazione degli svincoli compiendo l’ennesima farsa ai danni di una città dal dissesto, non solo idrogeologico, a dir poco allucinante?

    Scusatemi ma non trovo le risposte che mi soddisfano completamente perchè :
    1 – non può essere che viviamo, come dice Venditti in una canzone famosa, in un mondo di ladri
    2 – fare degli allarmismi facili facili non giova a nessuno, soprattutto se nella dannata ipotesi accadere l’irrimediabile
    non si possono trovare facilmente i colpevoli e perciò invito personalmente il buon Pippo 1962 se ha le prove di ciò che dice o li rende pubbliche oppure depositi una bella denuncia alla Procura della Repubblica.

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  6. Ma che fai, sfotti? Forse tu (e gli altri) non avete letto bene l’articolo dove “dichiara l’ing. capo del Genio Civile, Gaetano Sciacca – Ho ribadito la necessità di intervenire urgentemente su un viadotto a rischio crollo”.
    Quindi non sono io a dire che il viadotto è a rischio crollo anche se, per esperienza di tecnico, la cosa non è improbabile, data la vetustà visibile ad occhio nudo. Ho vissuto circa 10 anni in una delle tante palazzine proprio sotto l’inizio del viadotto (direzione Palermo) e posso dire che spesso si staccavano pezzi di cemento che andavano sopra le terrazze e giù nei parcheggi.
    Del resto si tratta di un viadotto che ha più di 40 anni ed è stato costruito con le tecniche dell’epoca. Anche i calcoli statici furono fatti con le normative del tempo.
    E prima di dar corso alla realizzazione del famoso svincolo Giostra-Annunziata, sarebbe stato opportuno fare le verifiche sismiche sul viadotto in questione: probabilmente si sarebbero risprmiate le decine di milioni di euro che stà costando quest’opera, ancora in stand-bye chissà per quanto altro tempo, e che ha contribuito (grazie al nostro ex Sindaco) al quasi default del Comune.

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  7. Salvatore il paragone è diverso.
    Compri un’auto e scopri che non puoi usarla per la strada fatiscente….Nessuno sapeva che il viadotto Ritiro, normalmente trafficato nei due sensi di marcia fino al completamento degli svincoli, era fatiscente.
    La regione, che gestisce il viadotto Ritiro, non ha mai ridotto la viabilità, per motivi di insufficiente manutenzione….Dopo il completamento degli svincoli, perfettamente a norma, la regione attraverso l’ufficio regionale del Genio civile ha informato comune di Messina ed opinione pubblica che non ha mai fatto la manutenzione al viadotto Ritiro e che gli svincoli, realizzati perfettamente, non potevano essere collegati al viadotto perchè la struttura non ha mai avuto manutenzione ed è fatiscente.
    Si disponeva improvvisamente ed imprevedibilmente la riduzione ad una sola corsia centrale del viadotto….
    Personalmente sono convinto che senza gli svincoli per il viadotto Ritiro tutto sarebbe continuato come prima senza manutenzione e senza limitazione alcuna……..

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  8. Anche per te, leggi la replica a Totonno.

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  9. Caro Pino 1962, il viadotto Ritiro è a pedaggio, i messinesi nonostante questa struttura sia collocata in pieno centro cittadino, non hanno alcuna voce in capitolo e pagano alla regione il transito……da Catania a Palermo non si paga nulla e forse la manutenzione è eseguita con regolarità.
    Prima del completamento degli svincoli il viadotto Ritiro è sempre stato regolarmente percorribile nei due sensi di marcia senza limitazioni….dopo il completamento degli svincoli, perfettamente a norma, la regione ha limitato il transito sul viadotto ad una corsia centrale….perchè ridotto in fatiscenza dalla mancata manutenzione…..
    Questa è la storia che tutti conosciamo……Ma tu parli di rischio crollo ed affermi che succederà l’irreparabile…..e che i pochi milioni saranno insufficienti a garantire la sicurezza del viadotto….il tuo commento porta alla conclusione che tu sai più di noi….Il tuo allarme deve essere comunque supportato da un minimo di riferimento…..affermi che le soluzioni, che credo siano in accordo tra comune, Genio civile, ect….in base ai rilievi dell’università di Messina, non sono valide e sicure e servono solo a mettere una pezza al grave degrado…..
    Siccome sul viadotto Ritiro ci passo spesso, ma anche per la pubblica incolumità sarebbe opportuno che chi è a conoscenza… dica e documenti.

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  10. “E’ la procedura migliore ed è stata condivisa da tutti – dichiara l’ing. capo del Genio Civile, Gaetano Sciacca – Ho ribadito la necessità di intervenire urgentemente su un viadotto a rischio crollo.”
    Totonno, ripeto, NON SONO IO A DIRE CHE IL VIADOTTO RITIRO E’ A RISCHIO CROLLO! Penso che l’Ing. Sciacca abbia riferito la verità, sulla scorta di una documentazione dettagliata.
    Mi pare anche logico che per una struttura complessa come questa i pochissimi milioni di euro che saranno disponibili (chissà quando) non basteranno a metterlo in sicurezza. Ed infatti ce ne vogliono ben 54, di milioni.
    Riguardo agli svincoli, che tu reputi costruiti perfettamente a norma, ho qualche dubbio. Tempo fa mi guardavo la scena in cui un mezzo del cantiere “spalava” letteralmente l’acqua, caduta dopo un temporale, che si era depositata nella caratteristica cunetta a circa metà del percorso dello svincolo direzione Palermo. Ho pensato a quale pericolo saranno soggetti i guidatori che, quando percorreranno la discesa senza accorgersi di questa invasatura, porteranno l’auto a fare una sorta di aquaplaning. Se ancora non lo ha fatto, è auspicabile che la ditta dell’appalto si adoperi per risolvere o mitigare il problema, che potrebbe portare a tragiche conseguenze.
    Naturalmente queste sono solo mie opinioni, più o meno condivisibili.

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