La Sogas: "A Reggio mai arrivate carte ufficiali sulla volontà di uscire dalla società"

La Sogas: “A Reggio mai arrivate carte ufficiali sulla volontà di uscire dalla società”

Rosaria Brancato

La Sogas: “A Reggio mai arrivate carte ufficiali sulla volontà di uscire dalla società”

giovedì 26 Luglio 2012 - 22:00

La Sogas ha scritto una lettera aperta a Tempostretto sulla vicenda legata all'Aeroporto dello Stretto. "A noi non è mai giunta notizia ufficiale di alcuna volontà di dismettere le quote- dichiara il presidente Porcino- anzi, Ricevuto ci ha rassicurato del contrario. In ogni caso, la nostra priorità sono i passeggeri messinesi ai quali vogliamo offrire un servizio sempre migliore"

Che l’Aula di Palazzo dei Leoni avesse deliberato per la dismissione dalla Sogas e che l’assessore Bisignano avesse avviato le procedure per cedere le quote, i destinatari del provvedimento non ne hanno mai saputo nulla. E’ quanto emerge scorrendo la lettera aperta che il presidente della Sogas ha indirizzato a Tempostretto in seguito alla vicenda dell’annullamento della conferenza stampa sul nuovo servizio di collegamento con lo scalo reggino.
“In merito ai rapporti interni alla compagine societaria afferenti al ruolo ed alla volontà del socio Provincia Regionale di Messina di dismettere totalmente le proprie quote- scrive Carlo Alberto Porcino- si ritiene di precisare che, almeno dagli atti ufficiali in nostro possesso, tale intenzione non ci risulta affatto. Anzi tutt’altro. Da parte del Presidente Ricevuto abbiamo sempre e solo ottenuto opportune rassicurazioni sulla permanenza nella compagine Sogas dell’Ente da Lui presieduto”.
L’eco delle dichiarazioni, dei voti, dell’iter avviato sul finire dell’estate 2011 non è arrivato dall’altra parte dello Stretto. E’ legittimo pertanto chiedersi che fine abbia fatto la procedura avviata (secondo quanto dichiarato dallo stesso Bisignano) per dismettere le quote. Mentre a Messina si discuteva e si votava, su proposta dell’Udc per uscire da quello che era stato definito un carrozzone, dall’altra parte dello Stretto non si faceva arrivare neanche una riga, quasi fossero soltanto discussioni tra pochi intimi destinate a restare nei cassetti.
Finora quindi “nulla di ufficiale è arrivato sul tavolo della Sogas” ed anzi Ricevuto ha sempre rassicurato sulla presenza dell’Ente nella società.
“Lungi pertanto da noi volerci occupare di quelle beghe della politica che alla Sogas non interessano affatto- continua Porcino-ciò che più conta, è che l’Aeroporto dello Stretto oggi offra ai passeggeri nuove destinazioni quali appunto Pisa, Torino, Bologna e Venezia che si aggiungono alle consolidate rotte su Roma e Milano.
Quello che più credo interessi a tutti i cittadini dell’Area dello Stretto ė che oggi il Tito Minniti gode di buona salute a differenza del recente passato”.
Come sottolinea il Presidente della società, per la prima volta l’Assemblea dei Soci ha approvato un bilancio 2011 leggermente in attivo.
“Sicuramente non si registrano ulteriori perdite come invece erroneamente riportato dalle dichiarazioni dell’esponente PD Pippo Rao. Qualora lo stesso Rao insieme a quanti altri esponenti politici volessero interessarsi e conoscere più da vicino la nuova realtà che caratterizza l’attuale fase manageriale in Sogas scoprirebbero un mondo nuovo rispetto al passato. Enac sta valutando la concessione di tipo ventennale sulla base di un piano industriale attento e scrupoloso, sulla base di un rigoroso risanamento dei conti ed una lotta agli sprechi grazie ad un mutato clima di fiducia con il personale ed i sindacati”.

Per Carlo Alberto Porcino a questo punto quel che più conta è l’utenza messinese alla quale destinare servizi di sempre maggiore qualità, indipendentemente da quel che deciderà o meno la Provincia.
“Si sta lavorando a 360 gradi e per l’Aeroporto dello Stretto che ci sia o meno la Provincia Regionale di Messina in società rimane comunque strategica l’utenza proveniente dall’area peloritana e dalle Isole Eolie. É naturale che sia così e non potrebbe essere diversamente. Vogliamo che il Minniti sia per i messinesi la scelta più vicina, più comoda e speriamo presto di poter dire anche più conveniente”.
Quanto alla nota diramata dalla Sogas in seguito all’annullamento della conferenza stampa da parte di Ricevuto
il Presidente della società sottolinea come si sia trattato di un modo per evidenziare la paternità del rinvio stampa certamente non ascrivibile alla Sogas.
“Dice il filosofo: La parola comunica il pensiero, il tono le emozioni. Evidentemente così non è stato ed allora speriamo stavolta di essere stati più chiari”.
Quanto accaduto, in sintesi, è accaduto solo all’interno di Palazzo dei Leoni e non influisce sulla determinazione della Sogas nel voler rendere l’Aeroporto dello Stretto lo scalo per entrambe le sponde.
La cosa che dovrebbe far riflettere è che finora a Messina si è discusso sul nulla perché di carte ufficiali sulla volontà dell’Ente di restare o meno in società, non è mai arrivato nulla sul tavolo del Presidente Porcino.
Per dirla sempre con filosofia: “verba volant, scripta manent” e di parole, a Palazzo dei Leoni sulla dismissione dalla società ne son volate davvero tante.
Rosaria Brancato

4 commenti

  1. Salvatore Vernaci 27 Luglio 2012 06:10

    E’ strano che un Ente locale disponga di uscire da una Società partecipata senza avviare l’iter procedurale fissato dalla legge e, soprattutto, senza comunicarlo formalmente agli altri Soci. Se non ricordo male, nell’anno 2010 la Amministrazione Provinciale aveva approntato una proposta di delibera avente ad oggetto “Piano di ricognizione delle partecipazioni possedute dalla Provincia regionale di Messina in Società di capitali” . In sostanza il Consiglio avrebbe dovuto effettuare una attività ricognitiva, verificando, per ogni società partecipata, la sussistenza dei requisiti di legge per il suo mantenimento o per la sua dismissione. Questa proposta rilevava che la Provincia di Messina aveva quote azionarie in ben 15 Società (notizie di Stampa parlavano di ben 38 società) partecipate, di queste la Provincia si limitava a dare gli indirizzi per proporre che n. 13 venissero dismesse e n. 2 mantenute. Le due Società che la Provincia intendeva mantenere erano: la SOGAS s.p.a. ed INNOVABIC s.r.l. Se, in seguito , il Consiglio Provinciale abbia deliberato la dismissione delle quote azionarie dalla SOGAS avrebbe dovuto seguire un iter, rigorosamente fissato dalla legge, a partire con un . provvedimento ad hoc di dismissione, che andava , trasmesso anche alla Corte dei Conti e comunicato, formalmente, al Consiglio di Amministrazione della Società. L’attivazione delle procedure di dismissione sarebbe dovuta avvenire secondo quanto stabilito dallo Statuto Societario e la cessione delle quote con procedura ad evidenza pubblica, tali da consentire il migliore risultato, come previsto dalle norme vigenti, al fine di evitare possibili svendite od occasioni di speculazione di privati tendenti ad un ribasso del prezzo di acquisto.
    Pertanto mi sembra inverosimile quanto riportato dall’articolo. Evidentemente non è stato avviato, o è stato revocato, l’iter di dismissione della compartecipazione della Provincia regionale di Messina dalla SOGAS.

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  2. SONO PIU’ COMICI DI TOTO’ E PEPPINO!!!

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  3. NANNI BUGIA, la sua leggenda varca lo stretto…

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  4. Sappiate che Nannare’ , e’come quello che se nasci tunnu nun po’ moriri quattratu e se nun senti a prima vuci vuo’ diri ca u riscussu nun ci piaci. Sotto .sotto gatta ci cova,perchè di fronte a tanto sperpero non ce’ altro a cui pensare.

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