CittadinanzAttiva: «Questo Consiglio Comunale non può deliberare il dissesto»

CittadinanzAttiva: «Questo Consiglio Comunale non può deliberare il dissesto»

CittadinanzAttiva: «Questo Consiglio Comunale non può deliberare il dissesto»

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domenica 12 Maggio 2013 - 07:47

CittadinanzAttiva interviene anche in merito alla sanzione ministeriale di € 7.052.209,00, che il Comune dovrebbe pagare per il mancato rispetto del patto di stabilità 2011, avallando la tesi della Corte dei Conti e cioè «che tale somma andava prevista e stanziata nel bilancio preventivo 2012»

I fatti dicono che il Comune è ormai vicino al fallimento. Solo un miracolo, infatti, potrebbe evitare ciò che ormai sembra scontato, il default. Come noto, la legge prevede che a dichiarare il dissesto sia il Consiglio Comunale, attraverso apposita delibera, su sollecitazione del prefetto. Sull’iter normativo che dovrebbe portare alla dichiarazione di fallimento conclamato dell’ente interviene con una nota di CITTADINANZATTIVA – Coordinamento dei Procuratori dei Cittadini, secondo cui l’attuale Consiglio Comunale non può deliberare il dissesto giacché, dopo la convocazione dei comizi elettorali, avvenuta il 25 aprile scorso, l’organo consiliare ha perso la possibilità di emanare atti che non siano urgenti ed improrogabili.

«Tali – si legge nel documento – sono solo quelli relativi ai casi in cui l'inattività comporti un danno per l'Ente o si configuri come un inadempimento di fronte a obblighi derivanti da leggi, provvedimenti amministrativi o comunque collegati a vincoli contrattuali. Una dichiarazione di dissesto deliberata dall’attuale Consiglio Comunale può essere impugnata da qualsiasi neo Consigliere comunale che riterrebbe lese le prerogative del nuovo Consiglio. (TAR – Catania 22 dicembre 2009, n. 2194)».

CittadinanzAttiva spiega, infatti, che «spetta al nuovo Consiglio Comunale deliberare il dissesto, oppure redigere e deliberare, come previsto dalla legge, un nuovo Piano di riequilibrio finanziario pluriennale, dopo aver eliminato i 15 milioni, per dieci anni, indicati come provenienti dall’AMAM e sostituendoli con un razionale taglio delle voci di spesa corrente e con un’accorta politica delle entrate, prevedendo, in particolare, il recupero effettivo dei tributi elusi ed evasi negli ultimi cinque anni; con la dismissione del patrimonio immobiliare; con la dismissione, parziale, delle quote negli organismi partecipati; ma, soprattutto, con un taglio netto e deciso dei costi della Politica».

CittadinanzAttiva interviene anche in merito alla sanzione ministeriale di € 7.052.209,00, che il Comune dovrebbe pagare per il mancato rispetto del patto di stabilità 2011, avallando la tesi della Corte dei Conti e cioè «che tale somma andava prevista e stanziata nel bilancio preventivo 2012», sottolineando altresì che andavano accertate «le responsabilità relative a tale sforamento ed il perché».

«Una volta individuate eventuali responsabilità, compito certamente non impossibile atteso che ogni delibera deve portare il parere di regolarità tecnica, di regolarità contabile e di “legittimità” implicita (art. 52 D.Lgs. 267/2000) – conclude il documenti – bisognava rivalersi applicando le previste sanzioni, a partire dal 2011 ».

13 commenti

  1. Non credo che ci siano i tempi x consentire a questo Consiglio di occuparsi della dichiarazione di dissesto, tuttavia se ciò fosse possibile il provvedimento sarebbe largamente motivato da urgenza ed indifferibilità per i danni economici che ogni giorno che passa si riflettono sul deficit del Comune. Infatti, interessi, rivalutazione monetaria e spese corrono sui debiti già contratti dall’Ente ed a ciò si aggiunge l’ignavia nella ristrutturazione dei servizi indispensabili e nella gestione (o meglio non gestione) del patrimonio e delle entrate….. Continuando a far passare il tempo senza interventi le situazioni patologiche non possono che peggiorare, ecco perchè è urgente fare il necessario! Ringraziamo chi ha amministrato fino ad oggi, il fallimento ha nomi e cognomi, e rendiamoci conto che si deve cambiare registro urgentemente!!!!

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  2. francocrisafulli 12 Maggio 2013 09:08

    Certo ..bisogna essere prudenti, con il dissesto non si può scherzare, meglio prima aspettare la diffida del Prefetto.

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  3. Doveva essere dichiarato già da dicembre 2012, ma ciò non è stato fatto, nonostante la sussistenza di tutti i presupposti. L’intero consiglio comunale ha rinviato una decisione improcastinabile e quello che lascia perplessi è che oggi, nonostante la totale incapacità, vogliano valutarne la possibilità. Come hanno approvato i bilanci di tutti questi anni e che correttivi sono stati apportati? La cosa buffa è che proprio gli stessi partiti che hanno creato i disastri di cui leggiamo (PDL e PD), oggi si propongono a risolutori di quello che hanno creato. Spero che i messinesi stavolta ragionino e nella cabina elettorale votino con coscienza. Un ulteriore conferma di pdl o pd non potrà fare altro che peggiorare ulteriormente quanto causato sinora ed a quel punto meglio cambiare regione o forse stato.
    Che venga dichiarato questo dissesto e così avremo parecchi incandidabili. O forse si preferisce farlo dopo le elezioni?

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  4. Ritengo che qualora l’attuale Consiglio Comunale si rifiutasse di approvare una eventuale delibera di “dissesto finanziario” proposta dal Commissario si assumerebbe la responsabilità dei maggiori danni patrimoniali ed economici finanziari, facilmente calcolabili in ossequio alla norma integralmente, di seguito, riportata, arrecati all’ente: “Conseguenze della dichiarazione di dissesto
    1. A seguito della dichiarazione di dissesto, e sino all’emanazione del decreto di cui all’articolo 261, sono sospesi i termini per la deliberazione del bilancio.
    2. Dalla data della dichiarazione di dissesto e sino all’approvazione del rendiconto di cui all’articolo 256 non possono essere intraprese o proseguite azioni esecutive nei confronti dell’ente per i debiti che rientrano nella competenza dell’organo straordinario di liquidazione. Le procedure esecutive pendenti alla data della dichiarazione di dissesto, nelle quali sono scaduti i termini per l’opposizione giudiziale da parte dell’ente, o la stessa benché’ proposta è stata rigettata, sono dichiarate estinte d’ufficio dal giudice con inserimento nella massa passiva dell’importo dovuto a titolo di capitale, accessori e spese.
    3. I pignoramenti eventualmente eseguiti dopo la deliberazione dello stato di dissesto non vincolano l’ente ed il tesoriere, i quali possono disporre delle somme per i fini dell’ente e le finalità’ di legge.
    4. Dalla data della deliberazione di dissesto e sino all’approvazione del rendiconto di cui all’articolo 256 i debiti insoluti a tale data e le somme dovute per anticipazioni di cassa gia’ erogate non producono piu’ interessi ne’ sono soggetti a rivalutazione monetaria. Uguale disciplina si applica ai crediti nei confronti dell’ente che rientrano nella competenza dell’organo straordinario di liquidazione a decorrere dal momento della loro liquidità’ ed esigibilità’). A questo punto è logico chiedersi se sono prevalenti gli interessi del Comune e quindi dei cittadini oppure quelli dei politici che hanno concorso a determinare questo stato di “dissesto finanziario”. . Dovrebbe essere la magistratura, non solo quella contabile, a decifrarne le responsabilità. Secondo le mie conoscenze lo sforamento del patto di stabilità e la conseguente sanzione è stato determinato da una operazione illegittima concretizzatasi con l’utilizzo di fondi propri dell’ente per pagare lavori pubblici la cui titolarietà .da assegnare al Ministero alle infrastrutture, per cui il Comune è “ente appaltante”. (potrebbe trattarsi di peculato per distrazione, oggi abuso d’ufficio, di competenza, eventualmente, della magistratura ordinaria),

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  5. DICO LA MIA. La disciplina del piano di riequilibrio, crea un raccordo tra la Corte dei Conti e le misure di risanamento, sia nella fase costitutiva, in quanto il piano deve essere approvato dalla Sezione di controllo,sia nella fase di sviluppo e attuazione. Il limite naturale a tale prevalenza della procedura di riequilibrio rispetto a quella di dissesto guidato, è rappresentato dalla delibera di accertamento del perdurare dell’inadempimento da parte di Palazzo Zanca delle misure correttive e della sussistenza
    delle condizioni di cui all’art. 244 del Testo Unico.
    Dopo il suddetto provvedimento la Corte, assolto il suo compito di accertamento della situazione di dissesto, procede alla trasmissione della delibera per avviare la fase esecutiva affidata al Prefetto. In tale fase è esercitato il potere sostitutivo degli organi di governo del Comune, sia ordinari, sia straordinari, competenti nella materia, che sottrae ai medesimi il potere di ogni iniziativa.

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  6. francotomasello 12 Maggio 2013 10:53

    tutti al rogo.
    francotomasello

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  7. ART.12 COSTITUZIONE, la bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.In questi anni, riferendomi ai Consiglieri Comunali della commissione POLITICHE FINANZIARIE, ho scritto di BELLE ADDORMENTATE di Palazzo Zanca, naturalmente non c’è in me nessuna intenzione di offendere le persone, ma il modo con cui hanno esercitato la loro funzione pubblica, questo SI. In quella commissione non ci devono stare degli sprovveduti, questo vale a futura memoria, bastava scorrere i documenti contabili degli ultimi cinque anni, per comprendere la condizione di squilibrio finanziario del nostro Comune, i seguenti indicatori ci hanno avvertito in ogni esercizio finanziario : 1) ripetuto utilizzo dell’anticipazione di tesoreria; 2) disequilibrio consolidato della parte corrente del bilancio; 3) anomale modalità di gestione dei servizi per conto di terzi; 4) aumento non giustificato di spesa degli organi politici istituzionali; 5)la montagna di residui attivi in proporzione alle entrate proprie. I miei link sono li a dimostrarlo, ma noi messinesi non contiamo niente per lor signori.

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  8. Anch’io DICO LA MIA: Non credo proprio che il commissario Croce proporrà al consiglio la proposta di delibera di pronuncia del dissesto ma penso che rimanderà il tutto al sindaco subentrante. Ma Saja quando parla dell’utilizzo di fondi propri dell’ENTE per pagare lavori pubblici la cui titolarità era del Ministero alle Infrastrutture si riferisce a quei 20 o 25 milioni di euro stornati per gli svincoli? Se fosse così, colui che ha provocato il dissesto è già bene individuato!

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  9. CITTADINABZATTIVA COME MAI NON SIE ATTIVATA PRIMA, PER SCIOGLIERE I NODI CHE DICE..
    LA VERITA E SOLA UNA MANGIAMANGIA E FINITO PER TUTTI…
    BUFFONI DALLA DESTRA DEL CENTRO E DI SINISTRA,
    SE. I CITTADINI SI COSTITUISSERO PARTTE CIVILE E VI CITEREBBERO PER DANNI A TUTTE LE COALIZIONI E GRUPPI POLITICI, COSA NE PENSATE……

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  10. Pensate che molti dei Consiglieri Comunali co-responsabili del dissesto si ripresentano come se nulla fosse io mi indigno ma purtroppo non credo che molti nostri concittadini se ne rendano conto anche perchè manca una stampa di qualità e libera…

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  11. SI STA ORMAI CERCANDO DI PARARE IL …. ALLA NUOVA AMMINISTRAZIONE CHE USCIRA FUORI DALLE URNE FACENDO SLITTARE DA MESI QUELLO CHE E SOTTO GLI OCCHI DI CHI COME ME NON VA IN GIRO AD ELEMOSINARE I VOTI PER IL PROPRIO “PADRONE” CON L ENNESIMA PROMESSA DI CAMBIAMENTI… QUALSIASI AMMINISTRAZIONE ARRIVERA SERVIRA COME SEMPRE A SISTEMARE IN POSTI DI COMODO I PROPRI “PROTETTI” LASCIANDO IL RESTO DELLA CITTA’ NELLA ….. CHE IN QUESTI ANNI CI HA FATTO RIDICOLIZZARE AGLI OCCHI DI TUTTI E SENZA CHE NESSUNO DELL OPPOSIZIONE ABBIA FATTO LA VOCE GROSSA…. IL DISSESTO NON VERRA DICHIARATO PERCHE SERVIREBBE SOLO A BRUCIARE IL NUOVO SINDACO MA SI CERCHERA DI TAMPONARE L ABISSO IN CUI CI HA LASCIATO BUZZANCA STRANGOLANDO ANCORA DI PIU DI TASSE LA CITTADINANZA

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  12. Hai azzeccato, mi riferuivo proprio agli svincoli

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  13. CittadinanzaAttiva avrà pure delle persone “fisiche” e non soltanto un ente “astratto”…
    Chi è che scrive?
    Chi sono ordunque lor signori?

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