L’Irccs sta ultimando gli interventi sulla sicurezza al Piemonte. Rilevate alcune criticità?

Lunedì 17 nascerà ufficialmente l’Irccs-Piemonte, quel Polo di riabilitazione le cui radici sono state piantate nel dicembre 2014, nella trasferta di un gruppo di deputati messinesi (Picciolo, Formica, Germanà, Garofalo) dal ministro Lorenzin per presentare quello che all’epoca sembrava solo un sogno.

Alla cerimonia saranno presenti tutte le autorità, ma nel frattempo nel nosocomio di viale Europa si sta lavorando per predisporre tutto per la “nuova vita” del plesso ospedaliero.

L’Irccs, che gestirà appunto il Polo, su disposizione del direttore generale Aliquò sta provvedendo al completamento dei lavori di adeguamento normativo.

“In particolare, continuano gli interventi per l’adeguamento alla normativa antincendio disposti con somma urgenza. Numerose, finora, le azioni portate avanti in tal senso. Sono già state infatti posizionate oltre 30 delle 45 porte necessarie all’adeguamento antincendio e sbloccate le uscite di sicurezza. Realizzati inoltre gli impianti di rilevazione fumi e, ancora, l’uscita di sicurezza del reparto di Medicina d’urgenza da tempo prescritta ma non ancora realizzata.Si sta provvedendo infine alla installazione della nuova segnaletica interna e al ripristino degli ascensori”.

Stando alla lettura degli interventi che l’Irccs sta realizzando alcune domande sorgono spontanee, soprattutto alla luce del fatto che il Piemonte non è mai stato chiuso e che pertanto è in attività sia pure come previsto dalla legge 24 e dall’accorpamento con il neurolesi.

Gli interventi che l’Irccs sta effettuando sul fronte sicurezza fanno venire un dubbio: finora al Piemonte la normativa in materia era stata disattesa o applicata parzialmente?

Se si stanno installando 45 porte,si stanno realizzando uscite di sicurezza e impianti di rilevazione fumi e ripristinando gli ascensori, un dubbio sulle condizioni del plesso fino a poche giorni fa può anche venire.

Probabilmente questa situazione può anche aver causato qualche piccola divergenza o dissapore tra il direttore generale dell’Irccs Angelo Aliquò, molto attento al rispetto della normativa, ed il manager del Papardo Michele Vullo, che fino al passaggio del Piemonte al Neurolesi aveva a carico la gestione del nosocomio.

Nei giorni scorsi, con la delibera 658 pubblicata sul sito del Papardo, è stato affidato un incarico all’avvocato Marco Parisi. “In seguito alla riunione avvenuta presso l’assessorato regionale alla salute il 20 settembre-si legge nel provvedimento- avente ad oggetto la sicurezza della struttura del Piemonte, con nota protocollare 56138 del 26 settembre la direzione generale del Papardo trasmetteva alla direzione dell’Irccs le note del 3 agosto 2015, del 5 agosto 2015 con le quali veniva riscontrato quanto specificatamente richiesto dalla direzione generale di questo ente con nota del 31 luglio 2015”.

In sostanza Vullo in quella sede spiegava d’aver richiesto l’applicazione di specifici interventi in materia di sicurezza nel luglio 2015 come risulterebbe dalle note del mese successivo. In seguito alla riunione tenutasi il 20 settembre a Palermo dall’assessore Gucciardi, il Dg Vullo il 26 invitava quindi il collega Aliquò dell’Irccs “a segnalare le difformità e criticità riscontrate agli organismi competenti che contrastano con quanto affermato nelle note dello scorso anno. Ritenuto quanto emerge dalle relazioni richieste dalla Direzione generale di questa Azienda, alla luce delle difformità e delle criticità strutturali riscontrati, potrebbero contenere elementi patologici tali da dover procedere e valutare la formalizzazione di apposita azione davanti all’Autorità Giudiziaria competente, conferiamo l’incarico all’avvocato Marco Parisi”.

Il legale esterno dovrà quindi valutare la possibilità di un ricorso all’Autorità giudiziaria. Evidentemente le criticità emerse nelle scorse settimane sul fronte sicurezza sono tali che il Dg Vullo vuol cautelarsi in tutte le sedi competenti.

Il direttore generale dell'Irccs Angelo Aliquò in una nota indirizzata a Tempostretto chiarisce che non c'è alcun dissidio o dissapore con il collega Vullo con il quale anzi sta operando in piena sintonia per il completamento degli interventi in tema di sicurezza.

Rosaria Brancato