Secondo un sondaggio Swg, il presidente dell'Ars potrebbe insidiare a Schifani la presidenza. La Vardera punta sulla sua popolarità come alternativa
Mancano due anni alle regionali in Sicilia. E. mentre il centrosinistra continua a rimanere vittima delle sue divisioni interne, in primis il Pd, il centrodestra non entusiasma ma conserva il vantaggio sufficiente per rinvincere le elezioni. La novità è che il presidente dell’Ars ed esponente di Fratelli d’Italia, Gaetano Galvagno, appare come leader in ascesa. E potrebbe essere preferito dagli elettori come candidato della coalizione al posto di Renato Schifani, reduce da un sondaggio che lo vede come presidente della Regione meno apprezzato dai cittadini. E sempre un sondaggio Swg, commissionato da Ismaele La Vardera e il suo movimento “Controcorrente”, ora delinea questo quadro: Schifani insidiato da Galvagno e l’ex Iena come possibile rivelazione (sull’argomento approfondimento a cura del quotidiano “La Sicilia” con la firma di Mario Barresi).
Se “Controcorrente” viene dato al 6%, un 27% d’indecisi rivela che la vittoria del centrodestra in Sicilia potrebbe essere rimessa in discussione qualora Partito democratico e Movimento Cinquestelle decidessero cosa vogliono fare “da grandi”. E dedicassero i due anni che mancano alle urne per preparare un programma all’altezza delle necessità della regione.
Sul piano dei leader, invece, il gradimento di Galvagno è superiore a quello di Schifani. E quest’ultimo è a pari merito con il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, fondatore, con Lombardo e Miccichè, del movimento centrista Stella del Sud. Sul piano della fiducia, però, ancora Schifani si mantiene in testa. E come alternativa a chi governa l’ex Sud chiama Nord La Vardera risulta il più gradito.
Lo Giudice: “De Luca doveva essere inserito nei leader”
Ma, al di là del gioco mutevole dei sondaggi, è un dato di fatto che il personaggio La Vardera potrebbe rafforzare un centrosinistra debole. Quanto a Sud chiama Nord, ormai sembra scontato l’inserimento nel centrodestra. E il coordinatore Danilo Lo Giudice si lamenta per l’assenza di De Luca tra i leader: “Un sondaggio (commissionato) sul gradimento dei leader politici siciliani in cui stranamente non viene inserito Cateno De Luca? Ora va bene che ormai siamo abituati a leggere di tutto e di più. Va bene che i sondaggi sono ipotesi di voto e come tali vanno presi. Ma se non inserisci De Luca in un sondaggio inerente l’apprezzamento dei leader siciliani, significa che “ti piace vincere facile”. Ma ovviamente questo non lo troverete scritto da nessuna parte”.
De Luca punta alla sopravvivenza politica della sua “creatura” mentre il centrosinistra non si sveglia
Uscito di scena come possibile candidato alla presidenza, De Luca ha ormai come obiettivo una nuova sopravvivenza politica per il suo movimento politico. Nel frattempo, il centrodestra dorme sonni tranquilli se a sinistra si persevera nel rassegnarsi alla marginalità. Vedremo se la “bella addormentata” si sveglierà.

…le sorprese non mancheranno