L’esterno offensivo fa il punto sulla settimana di lavoro in vista del derby di domenica prossima. In città sale la febbre mentre la squadra deve mantenere la concentrazione per affrontare al meglio gli avversari sul campo

La città, nonostante i suoi problemi, è già in clima partita. 12mila 308 biglietti venduti fino a giovedì sera, con l’obiettivo di arrivare almeno a 15mila domenica. Messina-Catania sarà comunque una festa, perché un pubblico simile non si vedeva dall’ultima stagione di serie A, otto anni e mezzo fa. In quella stagione il picco massimo fu toccato nella partita contro il Milan, 17mila 521 paganti. Fu la quarta sconfitta consecutiva, poi diventarono sei, prima di collezionare 2 soli punti nelle ultime 5 partite. Un totale di 2 punti nelle ultime 11 partite che portarono il Messina dall’avere un punto di vantaggio sulla zona retrocessione all’inevitabile epilogo. Il San Filippo, nella sua storia, ha ospitato il massimo della sua storia in un’altra partita di campionato contro il Milan, il 2 febbraio 2005, con 37mila 582 paganti.

Chiuso l’excursus storico e l’aspetto dei tifosi in festa, è bene concentrarsi sulla partita di domenica perché quanto sarà festa lo deciderà anche il risultato finale. “Per la città è una grande gara, sentiamo il clima – afferma l’esterno offensivo Dario Barraco –, ma per noi sono importanti anche le altre. Poi per i nostri tifosi cercheremo di dare ancora qualcosa in più, se lo meritano, speriamo di ringraziare nel modo migliore i tanti che verranno a sostenerci. Siamo comunque felici di aver riportato questo entusiasmo, dopo la scorsa annata negativa, vuol dire che stiamo costruendo qualcosa di importante”.

Il rischio da evitare è che la squadra senta troppo la pressione psicologica del derby. “La partita ha un sapore particolare – prosegue Barraco – ma noi lavoriamo seriamente dall’inizio della settimana con la stessa concentrazione e umiltà che ci ha contraddistinto sinora. Il Catania, a detta di tutti, è una grande squadra ma la nostra mentalità è quella di mettere tutto in campo e sappiamo di potercela giocare con chiunque. Non so se sia la più forte del campionato, l’ho vista solo nelle immagini, credo sia alla pari con Foggia, Casertana e Lecce”.

Per Barraco sarà un derby soprattutto con il catanese Russotto, suo compagno di squadra nella prima parte della scorsa stagione a Catanzaro. “Io sono romanista, lui laziale, domenica scorsa ha vinto la mia squadra, speriamo che anche questa domenica… In ogni caso i derby sono partite particolari, per Messina-Catania parla la storia, se poi si vince è la ciliegina sulla torta. Il più sentito nella mia carriera è stato Latina-Frosinone, poi ne ho giocati altri regionali come Trapani-Siracusa o Lecce-Foggia”.

Ma un’eventuale vittoria contro il Catania cambierebbe la stagione? “Ancora siamo solo ad un terzo di campionato – conclude Barraco – e non si possono tirare le somme. E’ ovvio che s’inizierebbe ad impossessarsi dell’idea di essere forti ma noi dobbiamo continuare con la stessa mentalità a prescindere da questo risultato”.

(Marco Ipsale)