Una triste e brutta campagna elettorale:tanto livore e pochi programmi

Una triste e brutta campagna elettorale:tanto livore e pochi programmi

Rosaria Brancato

Una triste e brutta campagna elettorale:tanto livore e pochi programmi

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venerdì 03 Novembre 2017 - 08:00

L'asticella si è alzata troppo, passando anche su tragedie personali. Ma il gioco a chi è più puro si è rivelato anche un boomerang. Io andrò a votare e rispetto chi non vota come me.

Stasera i comizi di chiusura, poi, domani, scatta, per legge, il silenzio elettorale.

Si conclude quella che è stata la peggior campagna elettorale degli ultimi anni, scandita da tanto odio, livore, rimpalli di accuse e pochi, pochissimi programmi.

L’ho già scritto nella rubrica domenicale (leggi qui) e lo ribadisco, stiamo disegnando una Sicilia orrenda, stiamo dando uno spettacolo “impresentabile”.

Nulla è stato risparmiato, neanche le tragedie personali, l’asticella della violenza verbale in nome dell’audience si è alzata pericolosamente di giorno in giorno.

Abbiamo visto di tutto: alle accuse di avere in lista gli impresentabili puntuale arrivava la replica agli incapaci, agli imbecilli. Un terreno scivoloso che si è rivelato un boomerang, perché come diceva Pietro Nenni “a fare a gara a fare i puri troverai sempre uno più puro che ti epura”.

Stando alle cronache di questa triste campagna l’elettore dovrebbe scegliere tra chi ha distrutto la Sicilia finora, chi è impresentabile, chi la distruggerà domani per incapacità. Un bel quadro. Certo che poi il 52% dei siciliani non vuole andare alle urne, certo che il 26% non sa che domenica si vota.

Nulla di ciò che abbiamo visto in questi due mesi somiglia ad un confronto politico tra programmi, idee, proposte. E’ un ring dove vince chi picchia più duro, chi sputa meglio sui social, chi rovista nei cassetti degli altri e non va per il sottile. E se non trova spazzatura la va a cercare nel cassonetto del vicino di casa.

Abbiamo visto candidati del centro-destra arrestati (come Antonello Rizza, ormai ex sindaco di Priolo), condannati in primo grado (come il milazzese Carmelo Pino), abbiamo visto la black list dei 5stelle con l’elenco degli impresentabili e dei candidati “amici e parenti di” ma poiché la corsa ad additare gli impresentabili è appunto un terreno scivoloso anche il M5S negli ultimi giorni ci è incappato. Così, ad esempio, c’è l’assessore designato Angelo Cambiano (ex sindaco sfiduciato di Licata), che è stato rinviato a giudizio per abusivismo, o il candidato catanese Gionata Ciappina che è stato condannato (Cancelleri ieri ha dichiarato: ci ha mentito, è fuori). C’è infine la polemica lanciata da Claudio Fava sul caso dei cugini Giacomo Li Destri: uno candidato nei 5Stelle, l’altro indagato. Il fatto è che scavando le sabbie mobile le trovi.

Si scopre che i 5stelle chiedono l’intervento dell’Osce perché non si fidano degli elettori siciliani, però in compenso confermano come assessore designato quell’Angelo Parisi che twetta di voler bruciare vivo Rosati.

E Cancelleri lo difende derubricando la frase di Parisi come “tweet infelice” e aggiunge “parliamo di questo e non di Berlusconi indagato?”, gettando la palla in tribuna e ripetendo come un mantra quel che abbiamo sentito per un mese intero.

Non è bella una campagna elettorale quella basata su chi è il meno impresentabile degli altri. A mio giudizio ci sono altre “modalità” per essere impresentabile.

A mio avviso ad esempio è impresentabile anche chi per 20 anni ha ricoperto una poltrona senza fare nulla o peggio facendosi i suoi comodi. E’ impresentabile anche un incapace. E’ impresentabile chi promette e non mantiene, chi usa il bisogno degli altri.

Queste sono macchie che non spunteranno mai sul casellario giudiziario.

Ma secondo me è impresentabile anche chi usa l’odio e la rabbia del popolo siciliano alla fame.

Ho visto sui social solo fiumi di livore, tifoserie accanite e neanche uno che provasse a vedere, scoprire nell’altro una persona, un cittadino che ama la stessa terra come l’ama l’altro ma vota semplicemente per un partito diverso.

Non mi piace quest’odio sociale. Lo dirò fino alla noia.

Non mi è piaciuto che Cancelleri per giustificare il voto dei 5stelle a favore dell’elezione di Musumeci a presidente della Commissione Ars antimafia abbia fatto riferimento al lutto che lo ha colpito, alla perdita del figlio. Parimenti non mi è piaciuto chi ha usato questa frase in direzione opposta.

L’asticella si è alzata troppo, passando sopra tragedie personale ma anche vite e storie politiche, carriere, battaglie. Nulla è stato sottratto al fango.

La Sicilia farà scuola, spero solo non la faccia come esempio di campagna elettorale.

Andrò a votare perché sono convinta che la scelta non sia tra impresentabili, indecenti, gente che ha distrutto l’isola, gente che la distruggerà.

La scelta tra i migliori c’è ed è in qualsiasi schieramento. E chi va a votare lo sa. Non voterò un impresentabile di nessuna delle categorie che ho citato. La scelta c’è.

Andrò a votare perché amo la mia terra.

Andrò a votare e rispetterò chi non la pensa come me. Rispetto anche chi non va a votare, chi non ha votato nel 2012 e chi non lo farà domenica per la prima volta.

Rispetto chi voterà con rabbia o con disperazione, chi con speranza e chi in cambio di un piatto di lenticchie.

Penso che la democrazia sia questo, il rispetto dell’altro.

Rosaria Brancato

6 commenti

  1. dott.ssa Visto il livello dei contendenti l’unica cosa che ci si poteva aspettare è: Lo schifo.

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  2. Biagio Magaudda 3 Novembre 2017 08:53

    E’ molto importante “andare a votare”, chiudere gli occhi e turarsi il naso favorisce quei politici che da trent’anni vedi in tv, che hanno fatto il bello e cattivo tempo, e hanno ridotto l’Italia in questo stato:
    :- Raccomandarsi per essere assunto a MESSINA da una società interinale di MILANO, (sistema Caporalato Pugliese)con contratti bimestrali ma senza diritti, .. (indennità di turnazione, notturno, festivo, magari fai servizio di mansioni superiore, .. i sindacati guardano da altra parte….. chiamali … e sarai licenziato.
    – Raccomandarsi per avere il lavoro precario in un supermercato, (orario 8,00- 21,00) con uno stipendio medio di euro 800.
    L’alternativa senza bisogno di raccomandazione EMIGRARE.
    Dopo ever letto, V O T A.

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  3. – Stimo chi si presenta con quello che ha fatto e che ha dimostrato di saper fare, e non solo in politica.
    – Con questo non intendo limitare la scelta del voto a personaggi “navigati”, ma sicuramente non voterò chi fa promesse che poi non potrà mantenere.
    – Non rispetto chi voterà per avere un tornaconto personale – e sono i più.
    -Il voto va dato a chi a con te/me affinità di pensiero, cultura, programmi condivisibili, comunque candidati che stimi e in cui ti riconosci.
    Per questo voterò …………………………….. (il candidato lo sa già).

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  4. Biagio Magaudda 3 Novembre 2017 09:28

    Continua ….
    Tanto .. i nostri politici sono sistemati, hanno il loro stipendio, hanno delle belle indennità e dei rimborsi che lo fanno lievitare di molto, hanno la loro bella pensione, “scusate si chiama vitalizio, gli tocca dopo 5 anni, e non come i comuni mortali dopo 70 anni”.
    Poi, …. avete mai visto figli, parenti o persone vicine ai politici . .disoccupati?
    Riflettete ma andate a Votare.

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  5. MessineseAttento 3 Novembre 2017 10:00

    Non capisco come Musumeci ed il suo padre/padrone Berlusconi, si azzardino a parlare d’odio, quando fino a ieri sera erano seduti a tavola con Salvini, che ha fondato un’intera carriera politica (ormai ventennale) cercando nemici verso cui istigare le masse ignoranti. Sì, ignoranti! È noto, infatti, il profilo tipo dell’elettore di Salvini (che poi è pressoché identico a quello di Berlusconi) e, di certo, non si può affermare che siano persone realizzate professionalmente e di cultura, anzi!! Purtroppo, l’ignoranza non è solo rappresentata dalla casalinga di Voghera, esempio magistrale di salviniana, ma è anche di quei siciliani che si prostrano ad un frullato politico di cui fa parte anche chi ci ha denigrato nel modo più becero possibile!

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  6. Concordo con lei dottoressa quando dice che andrà a votare, ma rispetta chi non la pensa come lei. anche questa è la mia filosofia, vedo che in molti non fanno così e sicuramente questi tempi carichi d’odio hanno portato questo modo sbagliato di intendere la politica in molti soggetti. Non concordo quando dice che rispetta chi vende il suo voto per un piatto di lenticchie , per me chi vende il proprio voto è sullo stesso piano degli impresentabili. Che non sono come dice lei solo i condannati ma anche tutte le categorie elencate da lei.

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