"Rispetto per il silenzio chi sta morendo di fame di lavoro ed ha altre priorità rispetto allo scendere in piazza. I veri "visionari" non spaventano le persone sventolando vecchi fantasmi". Così su facebook la capogruppo Pd dopo la manifestazione pro Accorinti

“Riflessione di una cittadina che ricopre, temporaneamente, un ruolo pubblico.

Cento, mille, diecimila persone, non credo importi il numero. Anche fossero state solo dieci, sono cittadini messinesi che hanno manifestato il loro punto di vista, sono scesi in piazza, ci hanno messo la faccia e meritano rispetto ed ascolto. Non si può affrontare il voto sulla mozione di sfiducia non pensando anche a loro. Io credo, inoltre, che meritino altrettanto rispetto tutti gli altri cittadini che non hanno visto in questi ultimi anni la realizzazione della promessa "rivoluzione", anzi hanno visto una città che si allontana sempre di più dalle caratteristiche di città semplicemente "normale". I rappresentanti istituzionali non possono non interpretare i silenzi, la delusione, la rabbia, l'apatia di migliaia e migliaia di cittadini, che ormai sono disillusi, e non credono più che si possa invertire rotta. Questi cittadini non li smuovi dalle loro abitazioni, dai loro quartieri, dalle loro case popolari, perché non vedono nessun motivo per farlo. Hanno altre priorità rispetto allo scendere in piazza: devono cercare una soluzione al problema che li accomuna quasi tutti: trovare una alternativa alla pensione del nonno che campa l'intera famiglia… nemmeno la buca per strada interessa più, nemmeno i quartieri al buio e le montagne di spazzatura all'angolo della loro via; i loro problemi sono ancora più grandi: devono trovare i soldi per poterla produrre quella spazzatura, per poter prima andare a fare la spesa, per pagare tributi comunali, che in questa città sono tra i più alti d'Italia. Sì, perché il cittadino messinese, quello che non abita nel salotto buono della città, sta morendo di fame per mancanza di lavoro. A quei cittadini non puoi chiedere una opinione pro o contro, devi dar loro almeno la speranza che qualcosa cambierà sul serio, senza suscitare l'ennesima sensazione che li stai prendendo in giro, come per decenni sono stati effettivamente presi in giro. Devi togliere lo stato di bisogno dei tuoi concittadini se vuoi che essi siano liberi! Liberi di pensare, liberi di scegliere …La netta demarcazione tra chi è capace ma disonesto e chi è perbene ma poco avveduto non porta da nessuna parte. Le divisioni non portano da nessuna parte ! I messinesi devono essere uniti e lottare insieme per riconquistare uno standard qualitativo degno dell'essere cittadini! I nemici, se nemici sono, stanno fuori dalla Falce, non dentro le nostre strade. E forse la vicenda dell'autorità portuale qualcosa in questo senso ce la sta insegnando…Incitare le folle a gridare che tutti quelli che non la pensano come me hanno il marcio dentro, non è esercizio di onestà intellettiva. Non bisogna spaventare la gente dicendo loro che c'è il rischio del ritorno al passato. Se si è davvero sicuri di aver impresso una svolta , di aver lasciato un'impronta di cambiamento, allora a testa alta si può dir loro che si è costruito il ritorno al futuro… I veri "visionari" questo fanno, non spaventano certo le persone sventolando vecchi fantasmi… La storia ci insegna che niente può tornare più esattamente come prima. E ci sta insegnando, anche in questi giorni, un'altra cosa: il clientelismo non è solo un fatto materiale, ma anche e soprattutto un fenomeno culturale! Infine: chi è veramente per la legalità, chi sbandiera il rispetto delle regole, non può non rispettarle esso stesso, e prima degli altri!

Ci sono strumenti democratici che, piaccia o no, sono previsti dalle leggi dello Stato; la loro applicazione non è sovvertimento della volontà popolare. Le leggi si applicano e si osservano sia quando ci fanno comodo, sia quando ci fanno rischiare di perdere la sedia sotto il deretano… Chi pretende di insegnare il rispetto della legalità, queste cose le sa, e certamente non cerca di impedirle!

Antonella Russo

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