Ponte, in vista dell’apertura dei cantieri si “ridisegna” la viabilità di Messina. Il Comune dice la sua

Ponte, in vista dell’apertura dei cantieri si “ridisegna” la viabilità di Messina. Il Comune dice la sua

ELENA DE PASQUALE

Ponte, in vista dell’apertura dei cantieri si “ridisegna” la viabilità di Messina. Il Comune dice la sua

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giovedì 20 Ottobre 2011 - 16:57

Tre rotatorie in zona nord, parziale chiusura di via Circuito e via Margi, copertura del Torrente Annunziata: queste alcune delle osservazioni mosse dal Ufficio Grandi Opere e dal Dipartimento viabilità del Comune al Piano di Viabilità presente nel Progetto definitivo ed emerse durante la seduta della IX commissione

L’Europa non finanzierà il Ponte, ma ai diretti interessati, poco importa. Gli espropri vanno avanti, le scadenze di inizio lavori, secondo le ultimissime dichiarazioni “a favore di camera”, verranno rispettate. Nell’estate del 2012, dunque, via ai cantieri. Che certo non verranno magicamente “calati” dell’alto, ma al contrario stravolgeranno del tutto l’attuale assetto viario di Messina. Il Piano relativo alla nuova viabilità cittadina, in particolare nella fase di cantierizzazione, è stata nei mesi scorsi oggetto di analisi da parte dell’Ufficio Grandi Opere diretto dall’ing. Caminiti, che ad aprile ha inoltrato la “pesante” documentazione all’attenzione del dirigente del dipartimento viabilità, l’ing. Manna. Effettuate le opportune valutazioni, i rappresentanti comunali, in un relazione datata 14 luglio, hanno presentato a Eurolink e Stretto di Messina una serie di controdeduzioni al Piano viabilità inserito nel progetto definitivo, che sono state oggetto di confronto in due successivi incontri tra Comune, General Contractor e Sdm, rispettivamente il 29 settembre e il 18 ottobre.

A “relazionare” sugli ultimi sviluppi durante la seduta della IX commissione viabilità di questa mattina, proprio l’ing. Caminiti: assenti, nonostante gli inviti estesi dal presidente Carreri, sia l’assessore Capone che l’ing. Manna. «Alcuni aspetti progettuali su cui abbiamo mostrato delle perplessità – esordisce il responsabile dell’Ufficio Grandi Opere – sono stati affrontati, discussi e condivisi, altri saranno oggetto di ulteriore analisi. I principali interventi in vista dell’apertura dei cantieri riguarderanno ovviamente la zona nord».
Tra le proposte che il Comune ha sottoposto a Eurolink e SdM e sulle quali è necessario trovare un accordo, si parte dalla realizzazione di tre rotatorie: quella di Papardo che l’amministrazione ha concordato di poter realizzare tramite convenzione con il privato proprietario dell’adiacente area in cui dovrebbe sorgere un centro commerciale e di cui sarà fornito una schema planimetrico alla Stretto di Messina; rotatoria sulla Nuova Panoramica per accedere al nuovo svincolo di Torre Faro, per cui però si rende necessario uno studio per approfondirne la fattibilità; e poi ancora rotatoria tra il rettilineo di Granatari e la nuova viabilità di collegamento alla Panoramica, anche in questo caso progetto da corredare con ulteriori verifiche. A queste si aggiunge la trasformazione in rotatoria dell’intersezione via SS. Annunziata- via Fante- viale Annunziata. «I cantieri – specifica Caminiti – interesseranno le aree soggette ad espropriazione, ad eccezione di una parte di via Circuito e via Margi, che serviranno comunque per il passaggio dei mezzi di cantieri. I materiali, infatti, giungeranno via mare e attraverso un pontile che verrà realizzato in corrispondenza dello sbocco del canale che affaccia sul Circuito verranno trasportati nelle zone dei lavori». La chiusura delle due strade in questione, così come nel caso degli altri tratti stradali interessati dagli interventi, avverrà però solo dopo che Sdm ed Eurolink presenteranno un piano di viabilità alternativa che dovrà essere condiviso dagli enti locali

Il maggiore impatto viario riguarderà dunque la zona nord, ma un piano di viabilità alternativa, ancor in fase di elaborazione, interesserà anche il viale Italia, in pieno centro città, per l’area di cantiere funzionale alla realizzazione della fermata ferroviaria, sotteranea, del viale Europa: sarà però necessario individuare una viabilità alternativa diversa da quella attualmente progettata: quest’ultima, infatti, prevede l’utilizzo di una strada larga 3.20 regolamentata a senso unico alternato mediante apposito impianto semaforico. Soluzione considerata però decisamente poco opportuna, visto il già normale afflusso veicolare della zona.

Aspetti viabili da tenere in considerazione sono anche quelli relativi alla zona sud. Condizione imprescindibile per l’avvio dei lavori della stazione di Contesse è, secondo Eurolink, il completamento dei nuovi approdi di Tremestieri, per evitare l’ulteriore sovraccarico del centro città. Interventi che, secondo le prospettive dell’ing. Di Sarcina, ricorsi permettendo – quasi certi pur se ancora non notificati – dovrebbe avvenire tra il dicembre 2015 e il dicembre 2016. Tali scadenze sembrano però “aggirare” il problema, poiché le operazione di scavo per la stazione dovrebbero iniziare tra l’autunno 2016 e la primavera 2018, dunque ad approdi terminati. Forse.
Da mettere in conto, anche se la speranza è che il problema venga risolto prima, il ripristino della bretella di San Filippo, attualmente interdetta al traffico dei tir, che rappresenterebbe uno dei principali snodi di collegamento dei mezzi impegnati nel trasporto dei materiali presso il cantiere di Contesse. Per agevolare i flussi di traffico tra le richieste avanzate dall’Ing Caminiti è compresa anche la creazione di una rotatoria tra la bretella San Filippo e la via Celi, che sostituisca l’attuale impianto semaforico.

Interventi importanti, alcuni dei quali (rotatoria Papardo, rotatoria Nuova Panoramica, bretella San Filippo) come specificato dallo stesso Caminiti, sono da considerare “indispensabili” e dunque da ridiscutere nella prossima conferenza di servizi. Così come indispensabile sarà l’ultimazione degli svincoli Giostra-Annunziata di cui la SdM prevede l’inserimento nell’Atto Integrativo all’Accordo di Programma del 2003, con finanziamento non a carico del Comune, specificando però che “si tratta di attività che si svolgeranno in parallelo alle opere del Ponte”. Opera che deve invece essere considerata propedeutica, ovvero da realizzare precedentemente all’avvio del cantiere riguardante la stazione Annzunziata, è la copertura dell’omonimo torrente, per snellire il passaggio dei tir: “a tal proposito – si legge nel documento – è necessario prevedere ciò nell’Atto integrativo; in caso contrario si ribadisce quanto espresso nel parere dell’ing. Manna relativamente al transito dei mezzi sulle vie Leopardi, Fiore e Campo Italia”.

Tanta carne al fuoco che i componenti della IX commissione, aggiornata alla prossima settimana, intendono analizzare a fondo. Il Piano viabilità costituisce uno degli aspetti più importanti della lunga fase di lavori che attende Messina, non solo in termini logistici ma anche di vivibilità. L’ente locale dovrà fare valere il proprio peso, stavolta nel vero interesse della città, altrimenti costretta nell’eterno limbo dei cantieri. (ELENA DE PASQUALE)

6 commenti

  1. Ma ci pensate? 30 anni in queste condizioni?

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  2. A me basterebbe veder finiti i lavori dei marciepiedi in centro.

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  3. Evviva ipponte!!! Voglio proprio vederli quei messinesi che sbuffano quando vedono una transenna per strada, a patire disagi chissà per quanti decenni

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  4. sono abbastanza giovane da vedere come andrà a finire, anche se già lo so. vista la partenza… sto tenendo il conto di quanto finora è costato il ponte sullo stretto… già bei milioncini di euro, senza nemmeno mettere un bullone a terra. ma questa è l’italia e questi siamo noi, gli italiani.

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  5. Incrociamo le dita e speriamo che iniziano i lavori…questa può essere l’unica via di sbocco per l’economia della nostra città, altrimenti tante famiglie per sopravvivere saranno costretti a trasferirsi altrove

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  6. Io dico solo una cosi: Siamo a mare!!!!!!!

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