I venti vincitori del concorso della Polizia Municipale non sono più disposti ad attendere

I venti vincitori del concorso della Polizia Municipale non sono più disposti ad attendere

I venti vincitori del concorso della Polizia Municipale non sono più disposti ad attendere

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venerdì 23 Marzo 2012 - 02:08

In un lungo comunicato i cittadini vincitori di concorso spiegano le ultime complicate vicende giudiziari che rischiano di ritardare ulteriormente l’inizio della loro attività

Sono stanchi, e lo ripetono, a chiare lettere, per l’ennesima volta. Loro sono i venti vincitori del concorso per agente di Polizia Municipale che ormai da dicembre attendono invano di essere assunti. L’ultimo disperato appello giunge al termine dell’ennesimo nulla di fatto “sentenziato” dal Tar del Lazio proprio ieri. Eppure la saga di ricorsopoli non si ferma. Di seguito riportiamo il comunicato dei venti (quasi) agenti. La speranza è l’ultima a morire. Anche a Messina.

La kafkiana vicenda riguardante il concorso per l’assunzione dei 20 vigili, prosegue inesorabile, tra assurdità, paradossi, trame oscure, “indifferenza istituzionale” ed acclarata malafede. Oggi siamo davvero stanchi. Stanchi di vedere e di renderci conto che in questa città tutto funziona al contrario di come funziona nel resto del Paese. Stanchi di vedere quotidianamente i diritti dei comuni cittadini calpestati da oscuri interessi di bottega. Stanchi di vedere lo stato comatoso in cui è stata ridotta la nostra terra, e conoscendone la nobile storia e le antiche tradizioni, sentire che tutto al più ci è forse concesso solamente di indignarci. Stanchi di essere trattati con sufficienza e pressapochismo, se non anche con sprezzante spregio delle regole. Questa è la città in cui tutto è permesso a discapito degli altri e della collettività, in quanto la collettività, a differenza di quanto accade altrove, accetta impassibile, insensibile ed indolente ogni aberrazione che il primo passante di turno per diletto vuole effettuare. Grazie ai media ed ai trasporti, le distanze con le altre realtà sono sempre più brevi, questo permette a tutti di ben comprendere come le cose funzionano dall’altra parte dello stretto e non solo. Chiediamo quindi sinceramente: “chi ci rappresenta, chi rappresenta?” I trascorsi, relativamente alla nostra vicenda sono ormai risaputi, anche se quotidianamente si arricchiscono di nuovi accadimenti, che leggendo in chiave unitaria, hanno necessità di ben poche spiegazioni ed interpretazioni. Nei fatti, abbiamo davvero “digerito” di tutto in questi anni, dall’inizio sino alle più recenti vicende; abbiamo assistito a pseudo conferenze, ascoltato chi ci propinava di tutto, chi mentiva sapendo di mentire, abbiamo registrato un “guinness da palma d’oro” … Messina infatti ha l’unica Amministrazione che attende costantemente che si materializzi un ricorso e che un giudice lo accolga emanando un qualche provvedimento sospensivo. Eppure certamente conoscono bene “Lor Signori Amministratori” il perché dell’esistenza in sede Amministrativa dei ricorsi cautelari e delle richieste di sospensiva … Se tutte le Amministrazioni fossero così profondamente “pro-ricorsi” come la nostra, sarebbe certamente impossibile anche “respirare” nella “ricorsopoli Italiana” che caratterizza ormai ogni azione Amministrativa. Tuttavia, imperterriti e sprezzanti continuano a rimanere immobili in assenza di alcun provvedimento sospensivo … potreste dire a noi ed a tutta la collettività che rappresentate “il perché”? Forse sarebbe più utile, per qualche motivo a noi poco chiaro, che arrivasse davvero un provvedimento sospensivo? Volete che smettiamo di difendere (peraltro a caro prezzo) i nostri interessi magari propiziando noi stessi con la nostra omissione un tale provvedimento? Se è risaputo che domandare è lecito e rispondere è cortesia, siamo purtroppo consapevoli che anche tali domande, certamente “lecite”, rimarranno purtroppo senza risposta, a riprova di una profonda ed inaccettabile “scortesia” istituzionale. Forse però sbagliamo in quanto da aspiranti uomini di Legge, continuiamo a non rassegnarci alle ingiustizie, affrontando ricorsi, spese, schiaffi morali ed ancora più grave, indifferenza quotidiana dall’Amministrazione che dovrebbe tutelarci e rappresentarci, come almeno avviene in una “normale città”. A tal proposito, a beneficio della collettività, informiamo che l’ennesimo ricorso trattato il 21.03.2012, presso il TAR del Lazio, si è concluso con un ennesimo nulla di fatto … e non solo! Come più volte abbiamo manifestato, non riusciamo a nascondere le nostre “perplessità” relative alle varie vicissitudini che caratterizzano questi ricorsi, tra presunte incompatibilità, “strane” tempistiche nei depositi, nomi noti, motivazioni addotte dai ricorrenti ed azioni incomprensibili, quali ad esempio quelle accadute ieri. Ci chiediamo, e vi chiediamo: Perché se un cittadino, manifesta la propria legittima contrarietà rispetto ad un procedimento amministrativo mediante un ricorso al TAR Catania, in quella sede viene condannato al pagamento di una somma di denaro (oltre a quanto ovviamente speso per il ricorso stesso), non pago ma sempre più battagliero, affronta nuove spese per ricostituirsi al TAR del Lazio, e poi lì, una volta giuntovi, rinuncia alla sospensiva? Certamente un tale comportamento avrà una sua “raffinata logica”, che però noi “gente comune”, francamente non capiamo, ma siccome vorremmo elevarci culturalmente, con la voglia di crescere che ci ha sempre contraddistinti, saremmo ben grati a chi volesse spiegarcela. Ovviamente, avendo conosciuto nei fatti la poca propensione al dialogo dei nostri interlocutori, sappiamo che le risposte ai nostri quesiti difficilmente ci arriveranno. Vogliamo però evidenziare che dal punto di vista legale porteremo certamente avanti in tutte le sedi competenti le nostre battaglie. Esigiamo, che se qualcuno tra i coinvolti a qualsiasi titolo, abbia “malauguratamente” compiuto anche solo un piccolo dettaglio non perfettamente allineato alle procedure ed alla normativa, ne paghi caro il prezzo, come forse a Messina, aggiungiamo “purtroppo”, nessuno ha mai saputo o voluto fare. Siamo più agguerriti che mai, per la tutela di un “sacrosanto diritto”, visto che “a differenza di qualche altro”, abbiamo “vinto un regolare ed impegnativo concorso” in una città che non ne bandiva da anni. Chiediamo infine che termini immediatamente questo assurdo ed inaccettabile immobilismo e che si proceda subito con la stipula dei contratti. Annunciamo inoltre che stiamo organizzando a partire già dai prossimi giorni un presidio permanente in Comune. Manifestiamo la nostra solidarietà alle altre emergenze (tante e non solo occupazionali) e chiediamo una volta per tutte che l’Amministrazione dia delle risposte concrete ai propri cittadini, diversamente, diteci, “chi ci rappresenta, chi rappresenta?”.

3 commenti

  1. sarà per questo che non ho voluto nemmeno partecipare?

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  2. Questa vicenda infinita,nella quale i legttimi vincitori del concorso sono stati loro malgrado invischiati,presenta molti lati oscuri che precludono ai predetti di approdare al posto che gli compete e che atteggiamenti,giuridici e non,cercano di vanificare o,per lo meno, allungarne considerevolmente i tempi, al fine di inseguire una più che probabile perdita di efficacia e validità dell’OPCM con la quale,ad hoc,venivano stanziate le somme per la copertura dei 20 posti a tempo determinato.Prima si sono criticate le clausole del bando e quindi si è criticato il Prefetto,poi si è fatto ricorso al TAR Catania(dimostratosi incompetente),poi si è fatto ricorso al TAR Lazio invocandone la sospensiva,poi i legali dei ricorrenti rinunciano alla sospensiva rimandando tutto al merito,poi viene subdorato un possibile conflitto di interesse in capo ad uno dei difensori dei ricorrenti.Sembra che il tutto venga studiato a tavolino come una partita a scacchi!!Qualsiasi Amministrazione,diversa da quella messinese, avrebbe proceduto all’assunzione in attesa dell’esito del ricorso!!!!

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  3. sietetuttimafiosi 26 Marzo 2012 16:55

    la polizia municipale a messina è vergognosa non riesce a risolvere problemi che affliggono la citta da anni potrebbero riempire di multe tutte le auto in sosta in doppiafila quasi ovunque in citta ,il reparto decoro che dovrebbe occuparsi di smaltimento dei rifiuti delle ditte edili scaricate su montagnette ,per non parlare dei rom che colonizzano zone in pieni centri urbani tutti soldi che entrerebbero nelle casse comunali che dicono essere bisognose di soldi e allora perche non trovano metodi leggittimi per farli mah..

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