Il primo cittadino incontra i genitori in municipio. La minoranza presenta una interrogazione. INTERVISTA AL SINDACO FRANCILIA
FURCI SICULO – Non si placano le polemiche sul servizio di mensa scolastica. Questa mattina il sindaco, Matteo Francilia (nella foto), ha incontrato i genitori dei bambini nell’aula consiliare per fare luce su una serie di dubbi sollevati nei giorni scorsi in una lettera dai rappresentanti. Alla riunione era presente anche la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo di Roccalumera (del quale Furci fa parte), Mirella Guta.
E’ stata fatta chiarezza su un punto in particolare. Il servizio mensa del Comune riguarda solo gli alunni delle scuole dell’Infanzia del Centro e della frazione Grotte ed una sola classe della Primaria, quella a tempo pieno con 40 ore. La copertura finanziaria c’è solo per loro. Per tutte le altre classi delle elementari (circa 120 bambini) non ci sarà mensa. Come peraltro specificato attraverso una lettera inviata in municipio dalla ditta. Il tentativo di fornire un pasto a tutti gli scolari, è andato a vuoto. Da domani, quindi, nei giorni di rientro, i bimbi porteranno nello zaino il panino.
La protesta dei genitori per la situazione venutasi a creare, si è levata alta, anche attraverso i social. I consiglieri di minoranza Paolo Mascena, Agatino Pistone, Sandro Triolo e Rosaria Ucchino, hanno presentato una interrogazione al sindaco e al presidente del Consiglio comunale, Carmelo Maccarrone.
“L’amministrazione – scrive l’opposizione – è in carica dal giugno del 2018, per cui, vi erano tutti i tempi tecnici necessari per programmare per tempo il servizio mensa, così importante per le famiglie e in modo particolare per i bambini che frequentano: l’asilo nido, le scuole dell’infanzia di Furcicentro e Grotte e per gli alunni della prima classe della scuola primaria di Furci.
Da quanto si apprende dai genitori e dai social network – si legge inoltre nell’interrogazione – in fase di avvio del servizio si sono verificati numerosi disagi per i cittadini che, si sono ritrovati nella deregulation più totale, senza avere ne supporto, ne chiarimenti da parte dell’amministrazione, se non tramite avvisi estemporanei sul profilo personale del sindaco, che nulla ha a che vedere con la comunicazione istituzionale”.
