Bimbi abusati e "venduti" dai genitori, otto indagati a Taormina

Bimbi abusati e “venduti” dai genitori, otto indagati a Taormina

Alessandra Serio

Bimbi abusati e “venduti” dai genitori, otto indagati a Taormina

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mercoledì 20 Novembre 2013 - 18:45

Drogava e violentava la figlia piccolissima e la vendeva agli "amici", per almeno dieci anni, con la complicita' della moglie. Una storia di violenze da incubo, oggi al vaglio della magistratura. Indagato il padre, uno spacciatore già noto, e altri parenti

Otto persone, un intero nucleo familiare e un contorno di amici "poco raccomandabili", indagati per violenza sessuale aggravata di gruppo. Vittime una ragazzina che oggi ha sedici anni, devastata psicologicamente, ed un bimbo che avrebbe subito pesanti abusi sessuali fin da neonato. E forse anche il fratellino della ragazza, nato con un deficit, dovrebbe il suo ritardo alle violenze che la mamma ha subito, quando lui era ancora in grembo. Sono queste le coordinate di una inchiesta condotta dal pm Anna Maria Arena che ha registrato qualche giorno fa la chiusura dell'incidente probatorio. Ora la Procura dovrà tirare le fila degli accertamenti e capire se chiedere il rinvio a giudizio o archiviare il caso.

Una storia di violenze che ha come sfondo Castelmola dove il padre della ragazza, un pregiudicato per spaccio e altri reati, con la complicità della madre vendeva la bambina, e abusava di lei. Il primo episodio risale al 2004 quando un novantenne, ora deceduto, venne sorpreso nudo, in compagnia della bimba ancora piccolissima, dai Carabinieri. La ragazzina venne sottratta al nucleo familiare e andò ad una famiglia affidataria, e da lì ad una comunità perché il suo disagio era ingestibile. Seguita dagli esperti e "disintossicata" dai molti farmaci che le erano stati somministrati, ha cominciato a raccontare di festini nei quali circolava droga e di abusi di ogni genere, perpetrati dal padre e dagli amici del padre, tutti soggetti sempre sotto la lente degli investigatori. E racconta che anche il fratellino, piccolissimo, aveva subito la stessa sorte.

Il racconto ad un certo punto, già diversi anni fa, arriva anche all'attenzione della magistratura, che chiede ma non ottiene i provvedimenti cautelari per gli otto indagati. Le accuse, infatti, sono basate sul solo racconto della ragazza, lievemente schizofrenica. In una prospettiva processuale, spiega il Giudice per le indagini preliminari nel dire no agli arresti, la ragazzina verrebbe distrutta e le accuse non reggerebbero. Si apre così l'incidente probatorio con la perizia dell'esperto medico, che deposita le sue conclusioni qualche giorno fa: è vero, la ragazzina è devastata, forse presenta tratti di schizofrenia, ma ci sono pochi dubbi che lo sia proprio per via delle violenze subite, delle quali c'è più di una traccia. "La ragazza, che ora ha 16 anni, è in comunità e si sta riprendendo, per quel che è possibile. Il bimbo più piccolo, il cuginetto, è segnato per sempre. Il fratellino ha altri problemi.

Purtroppo la giustizia non è intervenuta come sarebbe stato opportuno, altrimenti la storia avrebbe avuto un altro epilogo e forse oggi questi orchi sarebbero in carcere" spiega l'avvocato Cinzia Fresina, legale delle vittime. "C'è ancora tanto da fare sotto il profilo della preparazione del personale della giustizia perché gestiscano questi casi come sarebbe opportuno". (Alessandra Serio)

Un commento

  1. E magari vogliono lasciarli liberi! Che razza di schifo!

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