Teatro, il Cda accoglie le dimissioni del sovrintendente Saija e boccia l'Arena di Furnari

Teatro, il Cda accoglie le dimissioni del sovrintendente Saija e boccia l’Arena di Furnari

Rosaria Brancato

Teatro, il Cda accoglie le dimissioni del sovrintendente Saija e boccia l’Arena di Furnari

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martedì 03 Maggio 2016 - 22:07

Saija resterà fino al 31 maggio per l'approvazione dei bilanci. Stop alla riedizione dell'Arena di Furnari. Scontro tra Cgil e Cisl e l'ex sovrintendente: "Sua la responsabilità del fallimento, non scarichi le colpe sui dipendenti dell'Ente".

Il Cda ha accolto le dimissioni del sovrintendente Saija ed ha bocciato la proposta dell’Arena di Furnari 2016.

Una lunga seduta anche quella di ieri, ultima di una serie di riunioni burrascose, scandite dalle vicende legate alla programmazione e non solo. Nel prendere atto delle dimissioni del sovrintendente il Cda ha anche accolto con favore la sua disponibilità a restare fino all’approvazione dei bilanci, prevista entro il 31 maggio secondo la tabella di marcia individuata. I consiglieri hanno sottolineato i grandi risultati registrati con la gestione di Saija, volti alla rinascita dell’Ente, nonché l’impegno che ha sempre profuso per dare slancio alle iniziative.

Lo stop invece è arrivato per la proposta del bis dell’Arena di Furnari, che è stata in fondo la miccia che ha appiccato l’incendio, progetto sul quale il sovrintendente ha puntato tutte le sue carte considerandolo l’unico modo per migliorare il saldo negativo delle entrate. Ma le perplessità fin qui emerse da parte dei consiglieri, nonché una situazione economica che anche dall’analisi del trend della programmazione presentata da Saija il 18 aprile non è florida (con la previsione di oltre 600 mila euro di perdite difficilmente ammortizzabili con progetti ancora poco concreti), sono rimaste tutte. Troppo rischioso puntare sulla riedizione di un esperimento, l’Arena di Furnari, che se anche ha dato i suoi frutti sotto il profilo artistico non ha dato gli esiti previsti quanto a incassi. Troppo alto il rischio d’impresa ipotizzato dallo stesso Saija (circa il 48%) rispetto ai costi che superano il milione di euro. Il no del Cda riguarda poi la scelta d’investire su Furnari tralasciando ipotesi legate ai siti cittadini. Infine la programmazione in cartellone, 10 spettacoli più “commerciali” e nessuna produzione dell’Ente, non ha avuto il pieno consenso di un Cda che vuol invece valorizzare le risorse del territorio e avere più una vocazione volta a “fare cultura” più che a fare “cassetta”. I malumori legati ai ritardi nei pagamenti per la stagione 2015 da parte di artisti, maestranze e fornitori sono andati ad aggiungersi ad un clima già poco sereno.

Se la seduta del Cda è servita anche a chiarirsi le idee sulla priorità da dare ai bilanci, le scintille si sono invece registrate sul fronte sindacale, con la Funzione pubblica Cgil che attraverso Clara Crocè e Rosa Raffa sin dalla tarda mattinata ha alzatole barricate in difesa dei dipendenti. La Cgil già nei giorni scorsi, nell’immediatezza della delibera 17 aveva chiesto un incontro urgente con il sovrintendente e stigmatizzato lo spirito e le conseguenze del provvedimento. “Auspichiamo irrevocabili le dimissioni del sovrintendente Saja. Vergognose le dichiarazioni sui lavoratori- hanno scritto Crocè e Raffa- Il sovrintendente nel puerile tentativo di addossare la responsabilità del fallimento sui lavoratori dimentica di dire che le scelte sono state operate in modo unilaterale. Se la macchina amministrativa non funziona la responsabilità è ascrivibile soltanto a lui”. La FpCgil ha quindi ribadito la posizione assunta sin dai mesi scorsi a proposito della mancata concertazione con i sindacati sulle questioni riguardanti il personale, come ad esempio il corso di formazione “trasformatosi in selezione con tanto di commissione giudicatrice”, fino all’istituzione degli uffici temporanei, prevista dalla delibera 17, posti sotto il coordinamento di Saija “ultimo di una serie di atti che contribuiscono a dare il comando nelle mani di uno solo”.

Non si è fatta attendere neanche la nota della Cisl Funzione pubblica, per voce del segretario generale Calogero Emanuele che ha definito le dichiarazioni del sovrintendente nei confronti dei dipendenti: “Strumentali e farneticanti. Tutte le criticità emerse negli ultimi anni non possono essere assolutamente addebitate ai dipendenti. L’accusa che all'interno dell'Ente mancano le professionalità capaci di poter gestire il sistema è pretestuosa. Ricordiamo all’ex Sovrintendente tutti i tentativi che ha posto in essere cercando di superare le relazioni sindacali, adottando unilateralmente atti che tra le righe nascondono strategie mirate solo a sminuire le professionalità e le risorse umane che per un ventennio hanno saputo assicurare programmazione e attività di gestione”.

Gli attacchi alla scarsa funzionalità e competenza degli uffici, messi nero su bianco anche nella delibera 17, non sono andati giù alle organizzazioni sindacali ed anche la Cisl chiede infine un incontro urgente con il Cda per “ripristinare le verità e soprattutto restituire dignità e rispetto alla forza lavoro”.

Rosaria Brancato

10 commenti

  1. Antonio Arena 4 Maggio 2016 03:28

    ok!

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  2. Antonio Arena 4 Maggio 2016 03:28

    ok!

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  3. giuseppe bonanno 4 Maggio 2016 07:05

    finalmente , eliminata anche quest’altra xxxxxxxxxxxxxx

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  4. giuseppe bonanno 4 Maggio 2016 07:05

    finalmente , eliminata anche quest’altra xxxxxxxxxxxxxx

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  5. Hombre de barro 4 Maggio 2016 08:32

    Adesso é via libera oer i moschettieri dei NUTRIMENTI TERRESTRI ed il loro mecenate Tibetano!
    “Nel Paese degli orbi, chi ne ha uno fa il sindaco”
    E la saga continua…

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  6. Hombre de barro 4 Maggio 2016 08:32

    Adesso é via libera oer i moschettieri dei NUTRIMENTI TERRESTRI ed il loro mecenate Tibetano!
    “Nel Paese degli orbi, chi ne ha uno fa il sindaco”
    E la saga continua…

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  7. I SINDACATI possono blaterare quello che vogliono, ma buona parte delle responsabilità sono anche loro, questo difesa ad oltranza di lavoratori spesso indifendibili è una zavorra sulle partecipate del Comune, compreso l’ente Teatro finanziato dalla Regione Siciliana

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  8. I SINDACATI possono blaterare quello che vogliono, ma buona parte delle responsabilità sono anche loro, questo difesa ad oltranza di lavoratori spesso indifendibili è una zavorra sulle partecipate del Comune, compreso l’ente Teatro finanziato dalla Regione Siciliana

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  9. Immagino che la parola censurata sia STRONZATA (a proposito, Tempostretto, va bene non imitare l’ANSA che fa scrivere di tutto ma da qui a censurare anche parolacce entrate nel gergo comune ce ne vuole …).
    Bene, non sono d’accordo perché l’idea era buona, la cornice era splendida ed adattissima alla stagione estiva. Se è fallita è perché, non si ha il coraggio di investire in un progetto industriale (ammesso che qualcuno abbia idea di cosa sia…)

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  10. Immagino che la parola censurata sia STRONZATA (a proposito, Tempostretto, va bene non imitare l’ANSA che fa scrivere di tutto ma da qui a censurare anche parolacce entrate nel gergo comune ce ne vuole …).
    Bene, non sono d’accordo perché l’idea era buona, la cornice era splendida ed adattissima alla stagione estiva. Se è fallita è perché, non si ha il coraggio di investire in un progetto industriale (ammesso che qualcuno abbia idea di cosa sia…)

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