La delibera Ato torna indietro, dubbi sulla copertura finanziaria

La delibera Ato torna indietro, dubbi sulla copertura finanziaria

Danila La Torre

La delibera Ato torna indietro, dubbi sulla copertura finanziaria

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martedì 18 Dicembre 2012 - 16:59

Il Piano Economico Finanziario dei servizi per l’anno 2012 presentato dalla società d’ambito costerà al Comune più di 42 milioni di euro ed i consiglieri comunali vogliono essere sicuri di essere “coperti”

I punti “oscuri” della delibera sui debiti del Comune nei confronti dell’Ato3 (vedi correlato) sono tanti, ma ce n’è soprattutto uno che ha messo in allarme i consiglieri comunali. Il dibattito in commissione bilancio, che si è svolto alla presenza dirigente alle partecipate Antonino Cama, autore della delibera, del commissario liquidatore dell’Ato 3 Michele Trimboli e del commissario liquidatore di Messinambiente Armando Di Maria, ha lasciato senza risposta il quesito posto dai consiglieri circa la copertura finanziaria del Piano Economico Finanziario dei servizi per l’anno 2012 presentato dalla società d’ambito.

Come specificato nel provvedimento proposto dal commissario straordinario di Palazzo Zanca, Luigi Croce , l’attuazione del suddetto piano costerà al Comune la somma di euro 42.417.262,45: la spesa sarà coperta, per una parte, con l’importo che si prevede di incassare dalla Tarsu, pari a euro 31.720.000,00, per l’altra parte, con risorse iscritte nel bilancio di previsione 2012, per una cifra complessiva di euro 10.697.262,45. I rappresentanti del Civico Consesso hanno chiesto maggiori approfondimenti sulle due voci, per capire innanzitutto se dalla tassa sulla spazzatura si incasserà realmente quel “bottino” da 31 milioni di euro e soprattutto se il bilancio redatto dal ragioniere generale Ferdinando Coglitore e al dirigente responsabile del bilancio Giovanni Di Leo e non ancora firmato da Croce (vedi correlato) prevede lo stanziamento nei confronti dell’Ato di quei quasi 11 milioni di euro necessari a colmare la differenza tra le previsioni di spesa della società d’ambito e i costi a carico di Palazzo Zanca.

Su quest’ultimo aspetto, abbiamo provato a girare la domanda direttamente ai due dirigenti, che non hanno però fornito alcuna risposta in merito. «Ma se non abbiamo ancora un bilancio di previsione», è la sola esclamazione di un Coglitore visibilmente contrariato, il quale ha lasciato intuire che, sul documento contabile di previsione, c’è aria di tempesta con il commissario, “ostinato” nel non voler apporre la propria firma e pronto a partire alla volta di Palermo per ottenere un provvedimento ufficiale sui 40 milioni di euro promessi dal presidente della Regione, Rosario Crocetta.

Tornando alla delibera sull’Ato, che ingloba anche il Piano di Rientro dal debito della durata di dieci anni, oltre a vizi “sostanziali” sono stati riscontrati anche vizi formali, essendo l’atto sprovvisto del parere del Collegio dei revisori dei conti, che invece, in base a precise disposizioni della Regione, deve essere obbligatoriamente allegato. Il presidente della I commissione consiliare, Giuseppe Melazzo, ascoltati i colleghi, ha deciso di rinviare la delibera alla Presidenza del Consiglio per tutti gli adempimenti del caso. I lavori della commissione sono stati aggiornati a lunedì 24 dicembre e all’ordine del giorno ci sarà ancora il provvedimento proposto da Croce, che non vuole perdere l’opportunità di chiudere la partita con l’Ato, usufruendo dell’ anticipazione da parte della Regione, prevista dalla normativa regionale per consente agli enti locali di spalmare in più anni il debito pregresso nei confronti delle società d’ambito. (Danila La Torre)

4 commenti

  1. ma 42 milioni di euro per cosa??? per il solito servizio?? no grazie, rivedete il piano previsionale…

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  2. chiudete tutto… non se ne può più…

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  3. ART.21 COSTITUZIONE. Chi è il dott. Antonino CAMA? Dirige il dipartimento Rapporti con le Aziende e/o società a partecipazione comunale,per questo incarico ha solo 5 addetti. Il Piano degli Obiettivi di Gestione gli assegna 5 OBIETTIVI da realizzare,che non comportano oneri agiuntivi di spesa,alcuni di questi senza attinenza con le competenze gestionali.Senza oneri,lo sono gli OBIETTIVI dei 2 dipartimenti dell’Area Risorse Interne,che dirige ad interim,insomma un DIRIGENTE OCULATO,che cura le relazioni sindacali e la gestione giuridica del personale,insomma centra molto con i contratti decentrati,progressioni, premialità, per questo impegno,dirige ben 47 dipendenti. Il PEG di competenza 2011 gli assegna risorse consistenti per il dipartimento,cui è chiamato in Commissione, pari a 64.277.247, ne impegna 55.691.290, e in pagamento solo 3 voci, ATO(34.201.307), ATM(13.013.935), QUOTE 2011 INTERESSI TRANSAZIONI TIRRENO AMBIENTE ALTECOEN MESSINAMBIENTE(146.618) per un totale di 47.361.861. I RESIDUI PASSIVI accumulati sono 8.329.428, quasi il 15% delle somme impegnate. E’ oculato,infatti non spende un centesimo per gli altri interventi di spesa. I link sono del PEG 2011.
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    http://img703.imageshack.us/img703/6/cama3.png
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    http://img10.imageshack.us/img10/425/cama5.png
    http://img27.imageshack.us/img27/6237/cama6.png
    Il “povero” Antonino CAMA, cosa volete che dica alla Commissione e a Luigi CROCE sulle aziende partecipate? Gli studi e il curriculum lo vedrebbero bene all’Area Cordinamento Economico Finanziaria, dove c’è bisogno di aria fresca e ocultata, e li avrebbe molto da dire.

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  4. ART.21 COSTITUZIONE. Ho sempre consigliato di non scommettere un centesimo di euro sui numeri di Palazzo Zanca, purtroppo,
    siamo costretti a ragionare su questi. Due sono le cifre che ci danno, 42.417.262,45 per il piano economico finanziario e 31.720.000 per la previsione finale di competenza del bilancio di previsione 2012. Quella del link è la tabella del TREND ENTRATA-SPESA dal 2009 al 2011,ricavata dalla Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria, relativa anche alla NETTEZZA URBANA. Sintetizzo le variazioni percentuali tra gli anni interessati. Le ENTRATE per la NETTEZZA URBANA del 2010 furono – 04% rispetto al 2009( fu un’anno nero per Romolo DELLL’ACQUA ), mentre nel 2011 furono + 13% rispetto al 2010,(fa il boom il dirigente sostituito),in questi giorni il dott.Giovanni BRUNO, si è impegnato per un + 11.6% rispetto al 2011, ecco come nasce la cifra 31.720.000. Ricordo a Giovanni BRUNO, che l’evasione ha percentuali ben più consistenti dell’11,6% di chi paga puntualmente. La SPESA per la NETTEZZA URBANA diminuì nel 2010 dello – 0,2% rispetto al 2009, mentre nel 2011 ebbe un’impennata di + 15% rispetto al 2010(qualcuno dovrebbe spiegarci perchè), la previsione che fanno in questi giorni è di + 8,3% rispetto al 2011(ci dovrebbero dpiegare il secondo perchè), da questa si genera la cifra di 42.417.262. Per calcolare queste percentuali e portarle a conoscenza dei messinesi, mariedit, che ha la terza elementare, quella di una volta però, ci ha messo pochi secondi, gli scienziati di palazzo Zanca ci ragionano da tempo, forse farebbero meglio a utilizzare il loro tempo, a rivoltare con un calzino organizzazione del lavoro e risorse strumentali.
    http://img443.imageshack.us/img443/5111/tarsu0.png

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