Accorpamenti Camere di Commercio. Un altro presidio da difendere a denti stretti

Accorpamenti Camere di Commercio. Un altro presidio da difendere a denti stretti

Accorpamenti Camere di Commercio. Un altro presidio da difendere a denti stretti

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martedì 05 Agosto 2014 - 07:36

“Ci opporremo con tutte le nostre forze per impedire l’ennesimo scippo – afferma il deputato regionale Giuseppe Picciolo -. La sede provinciale della camera di commercio di Messina non può essere sacrificata sull’altare di equilibri geo-economici che non rispondono a criteri di sviluppo dell’area metropolitana”. Sulla stessa linea anche il presidente di Confesercenti, Giovanni Calabrò

La forza dei numeri sottesa al potere della politica. Come sempre. Potrebbe accadere per l’Autorità Portuale così come per la Camera di Commercio. Il porto di Messina è più importante rispetto a quelli di Catania e Augusta ma, nella logica dell’accorpamento, il potere decisionale potrebbe finire altrove. Stesso discorso nell’ambito delle imprese. Le nove Camere di Commercio saranno ridotte a tre e la provincia di Messina è la terza regionale per numero di imprese, dopo Catania e Palermo. Eppure la terza sede potrebbe finire ad Agrigento. “Un’eventualità da non prendere sottogamba, se è vero che la Città dello Stretto ha già pagato un prezzo salatissimo con la cessione di “asset” fondamentali per la vita di una comunità che si appresta a rivestire il ruolo di area Metropolitana – ha affermato il deputato regionale Giuseppe Picciolo – . Non lasceremo che si rinnovi sulla pelle dei messinesi l’ennesimo scippo ad una città già mortificata e beffata nel passato con l’esproprio di Marisicilia, dell'Ospedale Militare, delle officine delle Ferrovie dello Stato e da ultimo dell'Autorità Portuale, per fare solo alcuni esempi. Vorremmo quindi conoscere i criteri in base ai quali verrebbero accorpati i nove enti camerali siciliani e se questi non fossero rispondenti alla reale potenzialità del territorio o peggio rispondessero ad i soliti criteri lobbisti chiederemo al Governo della Regione la destituzione di coloro che, a tutti i livelli, si saranno resi protagonisti di un nuovo massacro mirato del martoriato tessuto imprenditoriale messinese. Mi domando – ha concluso il deputato regionale del Patto dei democratici per le riforme – che senso ha l'istituzione della Città Metropolitana di Messina se la stessa viene sistematicamente svuotata di tutte quelle funzioni e competenze minimali idonee a qualificarne ruolo e funzione? Un appello pertanto va rivolto all’intera deputazione regionale locale ed al commissario della Camera di Commercio di Messina per evitare che la nostra Città continui a recitare il ruolo della ‘Bella addormentata’”.

In precedenza, era stato l’ex assessore provinciale Michele Bisignano a lanciare l’allarme. Sulla stessa linea, anche il presidente provinciale di Confesercenti, Giovanni Calabrò. “Le amare considerazioni fatte da Bisignano trovano pieno riscontro in delle indiscrezioni captate dall’ultima riunione di Unioncamere regionale che ha stilato un proprio documento in cui si “tagliano” sei delle nove Camere di Commercio siciliane e delle tre rimanenti certamente due saranno Catania e Palermo mentre per la terza, contrariamente a quanto ottimisticamente indicato, la candidatura di Messina non è prevista mentre molto verosimile è l’opzione Agrigento. Indipendentemente dalla riforma del Governo Renzi che ha colpito tutte le Camere di Commercio a livello nazionale e su cui ancora c’è un acceso dibattito, la riduzione delle Camere di Commercio prevista in Sicilia ha un sapore politico prettamente locale. Difatti mentre in tutte le altre regioni la riduzione delle Camere di Commercio è stata significativa ma non troppo, in Sicilia abbiamo avuto il dato più eclatante con una riduzione di circa il 70% delle Camere di Commercio”.

Eppure i dati del registro imprese siciliane parlano chiaro e cioè che a fronte di un totale di n. 523.418 aziende, le prime tre Camere di Commercio in Sicilia sono in ordine:

-Catania con n. 114.803 imprese (attualmente commissariata);

-Palermo con n. 109.176 imprese (regolarmente insediata);

-Messina con n. 69.291 imprese (attualmente commissariata).

“Evidentemente – prosegue Calabrò – se a Messina non si vuol dare la dovuta dignità è giusto che se ne parli ma è altrettanto giusto che chi si nasconde dietro ad una becera operazione di ulteriore esproprio del nostro territorio abbia il coraggio di metterci la faccia non mortificando ulteriormente le giuste aspirazioni di un territorio sempre più alla mercè degli altri nonostante i meriti ed i numeri. Per ultimo sembra che proprio le singole Camere di Commercio in autunno dovranno decidere sugli accorpamenti . Le decisioni su questo adempimento, che presumibilmente porterà alla chiusura del nostro Ente Camerale, toccheranno all’attuale commissario ad acta visto che all’orizzonte non si intravede il benchè minimo segno da parte dell’Assessorato alle Attività produttive di voler ripristinare gli organismi camerali di legge. Ritengo infine quale già componente dell’ultimo consiglio camerale di Messina di rivolgere un pressante invito alla politica che parla messinese di farsi carico di questo ulteriore fardello in nome di una città e di una provincia ulteriormente vilipese e beffeggiate”.

6 commenti

  1. Sono convintamente persuaso, certo, sicuro, favorevole alla rottamazione di questo inutile e costoso carrozzone sulle spalle delle imprese e dei cittadini, servito soltanto, con l’appoggio dei sindacati degli imprenditori e dei commercianti, a raccogliere consenso nelle urne per scintillanti carriere politiche, qualcuna finita in tribunale.

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  2. Sono convintamente persuaso, certo, sicuro, favorevole alla rottamazione di questo inutile e costoso carrozzone sulle spalle delle imprese e dei cittadini, servito soltanto, con l’appoggio dei sindacati degli imprenditori e dei commercianti, a raccogliere consenso nelle urne per scintillanti carriere politiche, qualcuna finita in tribunale.

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  3. C’è qualcuno che sappia spiegare la concreta utilità per i comuni cittadini di questa struttura? Posso capire scuole e ospedali, ma la camera di commercio…a che serve?? Chiudetela, accorpatela, cancellatela!! E salvate piuttosto i servizi essenziali utili a tutti i comuni cittadini.

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  4. C’è qualcuno che sappia spiegare la concreta utilità per i comuni cittadini di questa struttura? Posso capire scuole e ospedali, ma la camera di commercio…a che serve?? Chiudetela, accorpatela, cancellatela!! E salvate piuttosto i servizi essenziali utili a tutti i comuni cittadini.

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  5. Non viene abolita la camera di commercio ma accorpata a Catania…..i messinesi pagheranno, sempre e comunque, secondo le richieste e le esigenze dei catanesi…….per avere servizi, documenti, moduli ecc…i messinesi dovranno recarsi a Catania.Come un qualsiasi paesello di provincia.
    Matiedt…non e’ una conquista ma un ulteriore imposizione ed umiliazione di Messina e dei messinesi, ridotti al rango di paesucolo…..
    Governo regionale e nazionale ormai hanno capito che i messinesi sono cittadini inermi e passivi e che subiscono in silenzio qualsiasi ingiusta depredazione……i catanesi possono chiedere e prendersi qualunque ufficio, struttura ….ect….di Messina….sanno gia’ che tranne qualche quaquaraquio nessuno muoverà’ un dito…….certo se si accorpava la disastrosa e deficitaria autorità portuale di Catania a quella eccellente di Messina i catanesi avrebbero fatto ferro e fuoco…perche’ non e’ facile togliere il lavoro, anche in strutture passive….nessuno accetta in silenzio il massacro della propria città, del lavoro, del futuro dei loro figli, dei servizi indispensabili per la salvaguardia del benessere delle famiglie…nessuno……tranne i messinesi….Messina e’ una città, fantasma…….dal 1999 ad oggi sono stati 15 anni di depredazione, che continua ancora oggi….Messina sara’ desertificata…..del resto se il catanese chiede ill distretto militare e se lo prende, se chiede il Comando navale regionale e ne diventa padrone, se chiede il compartimento postale ed e subito concesso ,ne approfitta perr arraffare tutto e di più’……si porta tutto a Catania …pane e lavoro…..tanto pane e lavoro…….strutture realizzate a Messina in secoli di storia sono ottenute in brevissimo tempo e pronte all’uso dai catanesi…..secoli di storia, di lavoro e di sacrifici dei padri dei padri messinesi magicamente diventano…..catanesi.

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  6. Non viene abolita la camera di commercio ma accorpata a Catania…..i messinesi pagheranno, sempre e comunque, secondo le richieste e le esigenze dei catanesi…….per avere servizi, documenti, moduli ecc…i messinesi dovranno recarsi a Catania.Come un qualsiasi paesello di provincia.
    Matiedt…non e’ una conquista ma un ulteriore imposizione ed umiliazione di Messina e dei messinesi, ridotti al rango di paesucolo…..
    Governo regionale e nazionale ormai hanno capito che i messinesi sono cittadini inermi e passivi e che subiscono in silenzio qualsiasi ingiusta depredazione……i catanesi possono chiedere e prendersi qualunque ufficio, struttura ….ect….di Messina….sanno gia’ che tranne qualche quaquaraquio nessuno muoverà’ un dito…….certo se si accorpava la disastrosa e deficitaria autorità portuale di Catania a quella eccellente di Messina i catanesi avrebbero fatto ferro e fuoco…perche’ non e’ facile togliere il lavoro, anche in strutture passive….nessuno accetta in silenzio il massacro della propria città, del lavoro, del futuro dei loro figli, dei servizi indispensabili per la salvaguardia del benessere delle famiglie…nessuno……tranne i messinesi….Messina e’ una città, fantasma…….dal 1999 ad oggi sono stati 15 anni di depredazione, che continua ancora oggi….Messina sara’ desertificata…..del resto se il catanese chiede ill distretto militare e se lo prende, se chiede il Comando navale regionale e ne diventa padrone, se chiede il compartimento postale ed e subito concesso ,ne approfitta perr arraffare tutto e di più’……si porta tutto a Catania …pane e lavoro…..tanto pane e lavoro…….strutture realizzate a Messina in secoli di storia sono ottenute in brevissimo tempo e pronte all’uso dai catanesi…..secoli di storia, di lavoro e di sacrifici dei padri dei padri messinesi magicamente diventano…..catanesi.

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