Pronti a scendere in piazza anche i lavoratori Teseos e Clinica Santa Rita

Pronti a scendere in piazza anche i lavoratori Teseos e Clinica Santa Rita

Pronti a scendere in piazza anche i lavoratori Teseos e Clinica Santa Rita

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mercoledì 26 Dicembre 2012 - 12:29

Le Funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil: «E’ necessario dare risposte ai lavoratori . Nella cooperativa Teseos 23 lavoratori a rischio licenziamento , alla Clinica Santa Rita persi più di 50 posti di lavoro»

Domani, giovedì 27 dicembre, non protesteranno solo i lavoratori dei servizi sociali, ma anche quelli della cooperativa TESEOS e della Clinica Santa Rita. A partire dalle ore 9,00 assemblea e sit- in davanti all’ASP di Messina.

La cooperativa TESEOS è una delle tre cooperative socie di SSR, la società di cui l’ASP è proprietaria per il 51% , che gestisce i servizi riabilitativi . La cooperativa in questione ha già inviato ai sindacati la nota di convocazione per stabilire i criteri per la messa in mobilità di 23 lavoratori dal primo gennaio 2013 .

«Abbiamo richiesto un incontro al neo Assessore alla Salute Lucia Borsellino – ma a tutt’oggi , non abbiamo avuto alcuna risposta», dichiarano i Segretari Generali di FPCGIL CISL FP e UILFPL Clara Crocè Calogero Emanuele e Giuseppe Calapai.

«Ma quello che fa ancora più rabbia – continuano -è il mancato confronto con l’ASP di Messina .Il Commissario Magistri rifiuta ogni confronto con le OO.SS. su temi così delicati e importati come la salvaguardia dei posti di lavoro e il diritto all’assistenza alle fasce più deboli della nostra popolazione».

Ancora più drammatica la situazione allaClinica Santa Rita: «a causa della chiusura della Clinica disposta dall’ex Commissario dell’ASP 5 Poli , per presunte carenze igienico sanitarie e per carenza delle risorse per poter garantire l’assistenza – spiegano i tre segretari sindacali – sono stati collocati in cassa integrazione in deroga fino al mese di ottobre del 2012, più di 50 lavoratori che adesso si ritrovano senza nessun ammortizzatore sociale .La cassa integrazione, infatti, è stata concessa fino al mese di ottobre, in quanto nel frattempo è subentrato il fallimento dell’ATI Hospital , la società che gestiva la struttura».

«Chiediamo – concludono Crocè, Emanuele e Calapai -di conoscere quali iniziative abbia intrapreso l’ASP considerato che l’aggregato di spesa destinato alla Santa Rita è stato spalmato su altre strutture , senza prendere in considerazione il problema occupazione dei lavoratori».

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