Sappiamo tutti che il Comitato Referendario contro la privatizzazione dell’acqua (http://www.acquabenecomune.org/) ha avviato in tutta Italia la campagna per la raccolta delle firme, necessarie alla presentazione dei tre referendum per l’abrogazione delle norme che sanciscono la privatizzazione e la gestione imprenditorialistica dell’acqua pubblica, a cuasa delle quali si avrebbero riflessi molto rilevanti sul piano della compensazione tariffaria del servizio idrico e sulla possibilità di ingiustificabili profitti sull’acqua bene comune.
Come in tantissime città d’Italia, nelle quali si sono costituiti diversi gruppi, anche oltre ogni tipo di appartenenza politica, che sono impegnati nella raccolta delle firme, anche a Francofonte ha preso il via la raccolta iniziata Venerdì sera nella centralissima piazza Dante col banchetto del circolo “Mille Papaveri Rossi” di Rifondazione Comunista (http://prcfrancofonte.altervista.org/). Nonostante il brutto tempo sono state tante le persone che hanno firmato e che hanno voluto essere informate sulla problematica, dimostrando un profondo interesse sulla questione. La raccolta delle firme proseguirà Domenica mattina presso la sede del Circolo Mille Papaveri Rossi a Francofonte.
Molti hanno persino chiesto se all’iniziativa avesse aderito il primo cittadino di Francofonte, giusto per capire quale sia la posizione politico-amministrativa del governo locale rispetto alla delicatissima questione della gestione delle risorse idriche della città, della quale è nota la ricchezza di acqua potabile nel sottosuolo. In realtà il Consiglio Comunale di Francofonte in data 17/2/2010 con deliberazione n.17 (http://www.comune.francofonte.sr.it/public/dc10/ccn17-10.pdf) ha approvato un ordine del giorno col quale ha riconosciuto l’acqua come bene comune ed il servizio idrico integrato privo di rilevanza economica.
Tuttavia si ha notizia che a partite dal 2013 il Comune di Francofonte consegnerà la gestione del servizio idrico all’A.T.O. n.8 di Siracusa, che dovrebbe affidare la gestione finaziaria e tecnica ad una ditta o consorzio privato. La questione consiste quindi nel ricomporre la gestione pubblica dell’acqua, seppur nell’ambito del servizio idrico integrato o meglio ancora se direttamente esercitata dal Comune.
La problematica della cosidetta privatizzazione dell’acqua nasce a seguito dell’emanazione della DIRETTIVA 2006/123/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO, relativa ai servizi nel mercato interno, meglio conosciuta come Direttiva Bolkestein, per mezzo della quale in pratica si attribuisce il carattere di rilevanza economica alla maggior parte dei servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni e conseguentemente se ne autorizza l’organizzazione di tipo imprenditoriale con attribuzioni di ordine economico e finalità di realizzazione dei profitti in termini di accumulazione finanziaria. Ma vi era già stato un preoccupante precedente con il Decreto del Ministero dell’Ambiente del 22 Novembre 2001, col quale veniva consentito l’affidamento a terzi del servizio idrico integrato.
Nel frattempo anche un’associazione spontanea, nata a Francofonte qualche anno fa, che ha aderito all’iniziativa, sarà impegnata a raccogliere le firme con un proprio banchetto Mercoledì prossimo all’interno del mercato settimanale e per tutto l’arco di tempo pevisto per la campagna referendaria. Si tratta del “Comitato per i Diritti dei Cittadini” con in testa il fondatore Giuseppe Messina, già noto in città per avere sostenuto nel 2002 una strenua battaglia contro la costruzione di un inceneritore nelle campagne di Francofonte ed attualmente per avere portato alla ribalta la gravissima situazione ambientale e sanitaria del comune della provincia siracusana, con riguardo agli innumerevoli decessi legati a gravi patologie tumoralie e ad altri fattori, presumibilmente dovuti ad un levato ed irresponsabile tasso di inquinamento ambientale nel circondario. Giuseppe Messina ha informato a tal proposito gli organi Ministeriali e l’A.S.P. di Siracusa, oltrechè il Tribunale dei Malati, suscitando particolare interesse.
Inoltre ha aperto su facebook una pagina sulla questione socio-sanitaria ed ambientale, raccogliendo numerosi consensi ed adesioni (http://www.facebook.com/album.php?aid=-3&id=100000479613984#!/pages/Comitato-per-i-diritti-dei-cittadini-di-Francofonte/338410389271?ref=ts).
Nello Russo
