Il M5S organizza lo "sfiducia day". Sui femminicidi chiede: "Che fine ha fatto la legge?"

Il M5S organizza lo “sfiducia day”. Sui femminicidi chiede: “Che fine ha fatto la legge?”

Rosaria Brancato

Il M5S organizza lo “sfiducia day”. Sui femminicidi chiede: “Che fine ha fatto la legge?”

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giovedì 24 Ottobre 2013 - 15:39

La legge regionale sulla violenza contro le donne è ferma al palo da mesi e le somme sono rimaste inutilizzate. Il M5S presenta un'interpellanza per sollecitare la giunta Crocetta a varare le linee guida e ad utilizzare le risorse. E il fine settimana sarà dedicato allo "sfiducia day", con gazebo e banchetti informativi in tutta l'isola

In Sicilia la legge sulla violenza contro le donne c’è, ed anche le risorse, ma è ferma ai box. A denunciare l’ennesimo paradosso della Regione è la deputata a 5stelle Claudia La Rocca, che si chiede che fine abbiano fatto sia le linee guida della normativa regionale, che soprattutto i fondi stanziati per il 2012, ormai destinati ad essere persi per mancato utilizzo. Il M5S ha presentato un’interpellanza all’Ars, prima firmataria la deputata La Rocca, per potere capire almeno i tempi per indire i bandi per usare le risorse a disposizione.

“La legge, finora rimasta ai box, prevedeva uno stanziamento di 450 mila euro nel 2012 per i 6 capitoli previsti- si legge in una nota del Movimento- una cifra quasi ridicola se si pensa che per l'avvio di un solo centro antiviolenza occorrono dai 50 ai 70 mila euro l'anno”.

Inizialmente, proprio per non disperdere le pur esigue somme, il Forum permanente contro le molestie aveva stabilito che per il primo anno gli stanziamenti sarebbero stati utilizzati per i centri delle province di Catania e Palermo in via sperimentale, ma la giunta Crocetta non ha approvato le linee guida della legge, pertanto le somme sono rimaste ferme.

"Si possono anche fare le leggi più belle del mondo – afferma Claudia La Rocca – ma ci devono anche essere le condizioni perché le stesse siano applicate. In questo caso le criticità sono doppie, perché non solo le somme finora stanziate sono lontane da quelle realmente necessarie, ma queste risorse attualmente non hanno ancora visto sviluppi concreti. Sarebbe stato utile partire almeno con i progetti sperimentali previsti per Palermo e Catania per il 2012, in modo da applicare il medesimo modello nelle altre province negli anni successivi, invece di ritrovarci ancora al gradino zero”.

In fondo le somme stanziate sono veramente ridicole rispetto alla drammaticità del femminicidio e lascia perplessi un ritardo così incomprensibile soprattutto da parte di una giunta che si vanta di essere “innovativa”, nonché ben rappresentata al femminile. La normativa è importante soprattutto ai fine dell’assistenza e della prevenzione, lasciare senza fondi i centri che si occupano di violenza contro le donne significa togliere un pezzo di speranza, spegnere anche le piccolissime fiammelle che possono illuminare l’oscuro percorso di quelle donne che, tra mille difficoltà, denunciano e alzano la testa.

Intanto il M5S lancia lo sfiducia day: sabato e domenica il popolo dei 5stelle si mobiliterà con gazebo, banchetti informativi e volantini in tutte le piazze dell’isola per informare i siciliani sulle ultime vicende dell'Ars, dove martedì prossimo si discuterà la mozione di sfiducia al presidente della Regione, Rosario Crocetta, presentata dal Movimento 5 Stelle.

“Sarà consegnato materiale che illustra il percorso che ha portato la base del Movimento a chiedere la sfiducia al governatore, bravissimo nei proclami, molto meno ad affrontare e a risolvere i veri problemi della regione. Il via libera alla mozione presentata dai deputati 5 Stelle è arrivato tramite una votazione on line i cui risultati hanno fatto registrare percentuali bulgare: oltre il 90 per cento dei votanti infatti si è espresso per la sfiducia a Crocetta”.

Rosaria Brancato

Un commento

  1. anche Crocetta una delusione, dalle riforme annunciate non realizzate, al bluff sui risparmi con la finta chiusura delle province. Dobbiamo dirlo noi a Crocetta che la prima cosa da chiudere sono i vari consorzi sparsi ancora nell’isola e dove ha nominato tanti bei commissari ai quali alla stessa stregua dei suoi predecessori continua ad elargire prebende, senza badare ai costi tanto meno ai benefici.. Basta non ne possiamo più, occupatevi di quello di cui veramente necessita alla gente. Un bella sveglia anche ai dipendenti che continuano a dormire e a far perdere soldi.

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