“Zotto Tango”, esaltante performance del celebre ballerino argentino

“Zotto Tango”, esaltante performance del celebre ballerino argentino

giovanni francio

“Zotto Tango”, esaltante performance del celebre ballerino argentino

domenica 24 Marzo 2019 - 12:22

“Per me il tango è un atto d’amore: verso la forma espressiva del tango, rispetto all’identità di un popolo intero, quello argentino, e verso la donna”. Queste parole di Miguel Angel Zotto possiamo parafrasarle nel senso che l’atto d’amore il famoso ballerino l’ha fatto al pubblico messinese del Vittorio Emanuele, regalando uno spettacolo che gli amanti del tango, e non solo, non potranno dimenticare. Per la stagione musicale del Teatro Vittorio Emanuele sabato 23 (con replica il 24 marzo alle ore 17,30), è andato in scena lo spettacolo “Zotto Tango”, un vero omaggio al tango di cui il celebre ballerino – uno dei primissimi al mondo in questo genere – oltre che magistrale interprete è stato autore delle coreografie, curate nel minimo dettaglio.

Quattro coppie di tangheri si sono esibite danzando le più celebri composizioni di tango, ora insieme, ora alternandosi, a volte con scambi di partner, indossando splendidi abiti di eleganza raffinata e sensuale insieme. Una delle coppie, come è ovvio, formata da Miguel Angel Zotto e Daiana Guspero, prima ballerina della compagnia argentina TangoX2, di cui Zotto è insegnante e direttore artistico, ha attirato maggiormente l’attenzione del pubblico, ipnotizzato dalla bravura straordinaria della coppia. Raramente (forse mai) si era vista a queste latitudini una esibizione così intensa di questo genere di danza, nato nei vicoli di Buenos Aires nel finire dell’800’, per accompagnare con la danza canzoni tristi o felici degli immigrati in Argentina provenienti da ogni paese. Solo successivamente, con la Milonga, il Tango si trasformò in quella danza sensuale (ove l’uomo conduce la donna) che tutti conosciamo.

I ballerini hanno sfoggiato tutto il repertorio di passi di tango, anche i più difficili e i più rapidi, con una perfezione tecnica senza eguali. Ha colpito in particolare la naturalezza con cui Zotto esegue ogni passo di danza, come se il tutto fosse spontaneo, improvvisato, senza far percepire allo spettatore l’enorme studio e fatica che c’è dietro. Molto eleganti le coreografie, ove a quadri corali, con tutti i ballerini in scena, si sono alternate esibizioni di una singola coppia, a turno, o di due o tre coppie insieme. Diverse volte i ballerini hanno lasciato il posto all’esibizione solo strumentale di uno straordinario quartetto di musicisti (pianoforte, contrabbasso, violino e l’immancabile bandoneon), che hanno eseguito in maniera energica, trascinante, ma anche intensa e sentita, brani fra i più famosi del repertorio del tango, fra cui lo splendido “Adios Nonino” un capolavoro che Piazzolla scrisse per ricordare il padre morto. Fra i brani di Piazzolla ricordiamo anche la intensa e delicata esecuzione di “Oblivion” elegantemente danzata da una delle coppie. Lo spettacolo non poteva che chiudersi col celeberrimo “Libertango” sempre di Piazzolla, un tango di difficile esecuzione per i ballerini, per via della rapidità con cui devono eseguire i passi.

La resa, da parte delle quattro coppie insieme, è stata straordinaria. Ovazioni da parte del pubblico – non molto numeroso per la verità, ma gli assenti hanno veramente avuto torto – strepitosi (e meritati) applausi anche per i quattro musicisti, inevitabile e doveroso il bis concesso, “La Cumparsita”, il celeberrimo tango di Carlos Gardel, con cui la compagnia ha concluso in bellezza una performance imperdibile per gli appassionati di tango.

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