Federica Messina ha sempre desiderato per il suo quartiere uno spazio per bambini, anziani e persone con disabilità
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – E’ un sogno che si avvera quello di Federica Messina. La 18enne messinese ha sempre desiderato per il suo quartiere uno spazio per bambini, anziani e persone con disabilità. E presto diventerà realtà.

“La piazza di tutti” vince il bando di Democrazia partecipata
A Camaro sorgerà “La piazza di tutti”. E’ questo il nome che la giovane studentessa ha dato al suo progetto. Ha partecipato al bando di Democrazia partecipata 2025 e l’ha vinto. Lo spazio verde di via Suor Maria Francesca Giannetto sarà riqualificato. Una villetta, confinante con la III Municipalità, molto frequentata dagli abitanti del quartiere e dai bambini delle due scuole vicine.

“Orgogliosa di dare il mio piccolo contributo per il bene della città”
La giovanissima Federica si è diplomata lo scorso anno al liceo classico “La Farina” ed ha da poco intrapreso un percorso di studi universitario a Catania. Messina però resta sempre nel suo cuore, quando può nel weekend torna dalla famiglia ed è felice di aver dato il suo piccolo contributo per rendere la città più vivibile. E soprattutto di averlo fatto nel quartiere in cui ha sempre vissuto. “Camaro sta cambiando, ci prova. Non tutti gli abitanti sono come vengono dipinti”, commenta Federica.

Spazio di aggregazione accessibile, inclusivo e sicuro
“Il quartiere necessita di uno spazio di aggregazione che sia realmente accessibile, inclusivo e sicuro. La piazza non deve essere soltanto un luogo fisico, ma un laboratorio di comunità, capace di generare specialità, educazione e senso di appartenenza. Il progetto si fonda sui principi di democrazia partecipata, della sostenibilità e inclusione sociale“, questo si legge nella premessa del progetto presentato da Federica Messina. Il costo stimato della riqualificazione è di 110.000€.

Cosa prevede il progetto di riqualificazione
“Ci saranno spazi verdi, i giochi e le panchine. Poi un piccolo vialetto e verranno inseriti dei giochi inclusivi per bambini con disabilità motorie e cognitive“, racconta Federica. “Ma non solo, ho previsto dei qr code da posizionare su alberi e arredi per aiutare chi ha difficoltà cognitive“. Insomma “La piazza di tutti” che la giovane studentessa ha disegnato sarà proprio aperta a tutti. “Nessuno dovrà sentirsi escluso, anzi chiunque voglia entrare dovrà sentirsi a casa”, aggiunge Federica. “Lo spazio, inoltre, potrà essere a disposizione delle scuole vicine per promuovere attività sociali, scolastiche ed educative all’aperto. La piazza potrà essere utilizzato come una vera e propria aula all’aperto”, spiega l’ideatrice del progetto.

Inclusione e accessibilità
Lo spazio sarà accessibile a persone con mobilità ridotta. Saranno realizzate pendenze minime e rampe per carrozzine e deambulatori, pavimentazione antiscivolo e percorsi tattili per non vedenti. Ma sono previste anche panchine ergonomiche e bagni pubblici accessibili. Inoltre, per promuovere l’inclusione educativa, sono previsti percorsi sensoriali (tattili, uditivi e visivi) per bambini e ragazzi con disabilità.

Il suo sogno d’inclusione diventerà realtà
Il suo sogno d’inclusione diventerà realtà. La giovane messinese abita a pochi metri dalla piazza. Dalla finestra della sua cameretta ha sempre visto quello spazio trascurato e le è sempre dispiaciuto. Ecco perché ha immaginato di dargli un nuovo volto. E quando ne ha avuto la possibilità ci ha semplicemente provato. “Ho partecipato su suggerimento di mio padre ma non avrei mai immaginato di vincere. Sono molto sorpresa e orgogliosa di poter fare qualcosa per la mia città“, racconta.
“Uno spazio costruito insieme diventa bene comune”
Federica crede davvero nel potere della rinascita. Rafforzare il senso di comunità e di appartenenza del territorio è la chiave per ridurre il rischio di atti vandalici. “La piazza di tutti rappresenta una concreta occasione di rinascita urbana e sociale, frutto della collaborazione tra cittadini, istituzioni e realtà associative. La sua forza risiede nel principio che uno spazio costruito insieme diventa bene comune, rispettato e custodito da tutti”, scrive nel suo progetto.

L’albero di limoni in ricordo di Paolo Chillè
All’interno della piazza è stato piantato un albero di limoni in ricordo di Paolo Chillè, morto a soli 28 anni in seguito ad una lunga malattia. Ad un mese dalla sua scomparsa, nel 2020, fu organizzato un evento per ricordare il giovane proprio in questa piccola area verde a pochi passi dalla III Municipalità. Il presidente Alessandro Cacciotto, infatti, ha già pensato di mettersi in contatto con la famiglia per coinvolgerla nel progetto di riqualificazione che interesserà l’area nei prossimi mesi.


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